Alla vigilia del quarto anniversario della marcia fascista su Roma,
ormai il regime aveva svelato la sua natura totalitaria modificando
strutturalmente ogni apparato statale. Non solo. È con
l'assassinio del socialista e antifascista Giacomo Matteotti che il
Fascismo getta definitivamente la maschera e si presenta per quello che
in realtà è e vuole essere, un regime dittatoriale colluso,
corporativista e senza scrupoli. Da quel momento tutto il Paese
viene sottoposto ad una progressiva fascistizzazione dalla quale non
resta immune neppure il calcio, che nell'estate del 1926 viene
profondamente riformato attraverso quella che poi passerà alla storia
come “Carta di Viareggio” e della quale abbiamo già in passato avuto
modo di parlare.
Eppure quell'estate del 1926 rimarrà nella storia per
altri due momenti che nulla c'entrano tra loro ma che curiosamente quasi
vanno a sovrapporsi CONTINUA A LEGGERE SU CALCIOMERCATO.COM
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