venerdì 31 maggio 2019
L'Expo di Parigi del 1937 e il Bologna dominatore del calcio europeo
Gli anni'30 per il Bologna di Arpad Weisz sono stati anni di grandi successi, sia nazionali che internazionali. Dopo aver vinto due Coppe dell'Europa Centrale e due scudetti consecutivi, nella tarda primavera del 1937 il Bologna viene invitato a partecipare al torneo dell'Esposizione internazionale di Parigi che viene ricordato come il primo torneo internazionale ufficiale al quale abbia mai partecipato una squadra professionistica inglese di First Division.
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lunedì 27 maggio 2019
Biblioteca di football perduto
Cos’è
che a tanti di noi (si dice troppi) fa amare il calcio e seguirlo
sovente a dispetto delle sue innumerevoli e innegabili brutture?
Cos’è, che però, ancora, ci fa fremere e insieme interrogare
dietro alle emozioni che questo gioco, nei suoi gruppi, nelle sue
figure ogni volta suscita? Perché, per dirne una, personalmente
riesco ad accendermi dalla quarta serie austriaca
(First
Vienna) alle categorie meno contemplate a cui televideo stesso non
arriva? Forse per una necessità, un desiderio estremo di
appartenenza e condivisione nella guida del corpo, questo veicolo
bellissimo di acrobazia e raccordi incontro a cui una sola palla,
persa o data bene, batte sempre nel segno di una fantasia antica a
ricordarci nell’inarrivabilità della nostra condizione la
possibilità del compimento, la sua sorpresa sempre- e allora la
nostra stessa gioia. Ma questo in fondo è una consonanza che è un
po’ nelle corde dello sport tutto, avrei da obiettarmi da solo.
Ed
è vero. Di più, forse, nel mistero che ha in sé ogni cosa bella,
una delle risposte è nella nitida semplicità dei suoi elementi che
da subito, come un osso al suo cane, ci richiama dai primi passi a un
sorriso che nella ribattuta vara l’incontro (la letizia
caracollante del piccolo afgano nella simil maglia di Messi ogni
volta me lo ricorda). Incontro e insieme che diventa poi, in quella
risonanza a ricucire il presente che fa la storia e il tempo,
racconto di noi stessi all’interno di quella stessa storia e quel
tempo nella parte dovuta per determinazione con gli altri.
Conoscenza
e assenso al mondo che, nella mia piccola fratina, ho voluto allora
riportare in poesia certo dell’intimo legame che unisce il verso
alla metrica del campo. In questo, nel perché, ritenendo altresì
sufficiente racchiuder l’eco nel breve arco che passa dalle prime
sfocate sensazioni ai primi ritorni di appassionato e di adolescente
nel coro delle sue partecipazioni.
In
fondo di più è mania. Di più è segreto.
(Introduzione
dell'Autore)
Il
calciatore è un fingitore
Gian Piero Stefanoni
Edizioni:
www.LaRecherche.it
martedì 21 maggio 2019
IL SECOLO GRANATA
Il campionato di Seconda
Categoria del 1923/24 vede la Reggiana di Agazzani, Vacondio, Sereno
e del fuoriclasse oriundo Felice Romano vincere il suo girone
conquistando così il diritto di partecipare al girone finale valido
per la promozione in massima serie.
Per la trasferta in
programma domenica 8 giugno 1924 a Mantova il periodico della
Reggiana Il Mirabello fa le
cose in grande e organizza un treno speciale avvertendo nel numero
del 18 maggio che“ la formazione del treno sarà
possibile se le adesioni raggiungeranno il numero di 400”
L'esodo
reggiano, come riporta Mauro Del Bue nella sua enciclopedica storia
della Reggiana fu massiccio, ben 500 reggiani raggiunsero la città
virgiliana con ogni mezzo ma coloro che non arrivarono in treno
vennero fatti oggetto di atti di violenza da parte dei tifosi
mantovani.
Interessante,
infine, riportare la notizia che alla fine l'organizzazione del treno
– il cui costo del biglietto andata e ritorno era di 22 lire –
produsse un deficit al giornale di ben 1.800 lire!
Comunque
sia, al termine delle finali, la Reggiana ottenne la sua prima
promozione in massima serie.
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venerdì 17 maggio 2019
1915, il campionato nel caos e il calcio come strumento di propaganda. Un secolo dopo, è cambiato qualcosa?
Le “radiose giornate” di maggio del 1915, quando l'Italia – più o meno
consapevolmente, più o meno convintamente – stava per entrare nel primo
conflitto bellico, sono state anche le giornate più burrascose del
campionato di calcio italiano, di quel torneo che ancora oggi suscita
discussioni e reclami.
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lunedì 13 maggio 2019
Bloomer, leggenda del Derby County: dalla nazionale alla prigionia durante la Grande Guerra
E' stato il più prolifico marcatore inglese dell'epoca dei pionieri, Steve Bloomer ha legato il suo nome indissolubilmente al Derby County, squadra con la quale ha giocato – e segnato – per quasi vent'anni, con una breve ma significativa parentesi al Middlesbrough. Ma Bloomer, tra i primi veri fuoriclasse del football britannico, è stato tanto altro, anche un discreto giocatore di cricket nel quale si mette in luce durante i suoi anni di prigionia in Germania.
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