Chi è stato
ragazzino tra gli anni'70 e '80 ben difficilmente non ha avuto in
casa almeno un modellino di autovetture della azienda italiana
Bburago, tra i leader a livello mondiale in questo genere di
produzione.
Per il 1982 la
Bburago replica l'iniziativa del 1978 per i precedenti Mondiali e
viene proposto un modellino su misura dedicato al mondiale spagnolo
con l'abbinamento tra la Fiat Ritmo e la mascotte di Spagna'82,
Naranjito.
Pomeriggio
azzurro. L'Italia affronta i campioni del mondo in carica: l'attesa è
finita e finalmente si gioca, tra timori e speranze. E finalmente
l'Italia vince. Tanto è lo stupore che Mario Soldati scomoda pure
Eraclito parafrasandolo nel suo diario spagnolo: “Chi non si
aspetta l'inaspettabile non lo raggiungerà mai!” Dopo un primo
tempo di leggera marca argentina, nel secondo il contropiede italiano
esalta alcune ottime parate di Zoff e le reti di Tardelli e Cabrini.
È la partita della rinascita azzurra, del durissimo duello tra
Gentile e Maradona. Dell'ottima condizione fisica degli Azzurri e
delle scelte azzeccare di Bearzot.
Si riaccende
l'entusiasmo tra i sostenitori azzurri!
Prima giornata
della seconda fase del Mondiale. Delle 24 squadre di partenza
continuano il torneo in 12 – 10 europee e 2 sudamericane – divise
in 4 gironi da tre. In questa prima giornata si scatena Boniek che
grazie alla sua tripletta affonda il Belgio, mentre la Francia regala
spazzi di calcio-champagne contro l'Austria.
Topolino durante
il periodo dei mondiali spagnoli esce con una storia ambientata nel
mondo del calcio. Divisa in due parti, l'avventura
poliziesco-calcistica con Topolino e Gambadilegno è presente nei
numeri 1386 e 1387 in del 20 e 27 giugno 1982, di origine francese
(titolo originale: On a volé la coupe!) su soggetto di Patrice
Valli, disegni di Claude Marin e sceneggiatura di Michel Motti.
Primo giorno di “sosta” al
Mondiale, la Nazionale si allena lontana da occhi, orecchie e
taccuini e allora in Italia si va a caccia di pronostici e opinioni.
Ironico come sempre il cabarettista Beruschi: “Ma sì, diciamo
che è stata una bella gita, ci siamo allenati, abbiamo visto come si
fa a prendere pochi gol. Speranze per il futuro? Bè, gli azzurri
hanno la speranza di trascorrere le ferie al mare con le mogli, di
incassare lauti ingaggi l'anno prossimo...ma se sperano di non
prenderle con l'Argentina e il Brasile, allora vuol dire che credono
ancora alla Befana”. È una vera e propria “caccia”
all'opinione quella che mettono in atto i giornali italiani. Tra le
altre vengono messe in evidenza le parole del “kaiser”
Beckenbauer: “E' in un girone troppo difficile per lei . E ha
giocatori troppo antichi. (…) Germania e Inghilterra si esaltano
con le difficoltà, voi le patite troppo. E questa volta non ci
saranno, qui, per voi, tempi supplementari, come in Messico contro di
noi. Quando io giocai con il braccio al collo, e in Italia riusciste
a non accorgervene” .
Fa molto discutere il risultato di
Germania Ovest – Austria, un 1 a 0 che permette ad entrambe di
centrare la qualificazione ai danni della grande sorpresa Algeria.
Vincono i tedeschi, passano gli austriaci e gli algerini sono
furibondi tanto che i loro supporters al termine dell'incontro
tentano anche un'invasione di campo. Fatto è che agli austriaci
andava bene anche perdere 1 a 0 e così è stato in una partita che
dopo la rete tedesca non ha più detto nulla.
Così si legge, senza giri di parole,
su La Stampa: “(...) Una della più sporche e organizzate truffe
dello sport di tutto il mondo e di tutti i tempi è stata messa in
atto, con risultato ufficiale positivo, ieri a Gijon, nelle Asturie
(...)”.
Passerà alla storia come il “Patto
di non belligeranza di Gijon” e già dall'edizione successiva del
1986 la F.I.F.A. deciderà di far giocare in contemporanea le ultime
partite dei gironi.
In Italia è il giorno dello sciopero
generale che CGIL, CISL e UIL indicono contro la disdetta unilatera
di Confindustria della scala mobile. È anche il giorno per godersi
il passaggio del turno della Nazionale e per preoccuparsi delle
avversarie che l'Italia dovrà affrontare nel gruppo di Barcellona:
l'Argentina campione del mondo in carica e il Brasile dei funamboli
fuoriclasse che hanno messo in mostra il miglior calcio della prima
fase.
Così la comitiva azzurra lascia Vigo
per trasferirsi a Barcellona, ma proprio prima di salire sulla
scaletta dell'aereo c'è il tempo per nuove polemiche. Bearzot
risponde piccato in merito alle interrogazioni parlamentari
riguardanti i premi previsti per il passaggio del turno: “(...)
Questi parlamentari farebbero bene a pensare ai loro affari. Ai loro
lauti stipendi, ad esempio, certamente maggiori dei nostri”.
Non solo. Viene anche annunciato il silenzio stampa di tutti i
giocatori dell'Italia: d'ora in poi avrebbe parlato soltanto il
capitano, Dino Zoff.
Intanto esce di scena una delle
sorprese del torneo: l'Honduras contro la Jugoslavia ha due risultati
su tre, ma all'88° minuto è il rigore di Petrovic ad estrometterla
dal Mondiale.
Alle 17,15 l'Italia si gioca il
passaggio alla seconda fase del Mondiale contro la rivelazione
Camerun, con il vantaggio di due risultati su tre. Basterà il
pareggio per la qualificazione, ma buona parte della stampa italiana
sommerge di critiche la Nazionale. Tre partite, tre pareggi, due reti
segnate, due subite. Tra gli altri, così si legge su La Stampa:
“ Con un estremo segno di pudore, per fortuna, nessun azzurro ha
avuto un gesto di gioia alla fine della partita”.
Partono anche le interrogazioni
parlamentari: quella del socialista Santi del 22 giugno riguarda la
notizia del premio di 60 milioni che verrebbe concesso ad ogni
Azzurro nel caso di passaggio del turno, chiedendo se sia giusto “che
il denaro pubblico, perché tali sono le entrate del Coni, possa
essere speso per una partita di calcio”.
La partita tra Polonia e Perù è la
prima gara del Gruppo A a non finire in pareggio; vince, largamente,
la Polonia con una sorta di “passaggio di consegne” tra il
fuoriclasse Lato, al suo ultimo gol “mondiale” e l'astro nascente
Boniek che realizza la sua prima rete ad un Mondiale.
Francia Kuwait. Forse non servirebbe
aggiungere altro tanto è diventata famosa questa partita, tanto se
ne è scritto: uno dei momenti indelebili di questo mondiale.
La
Francia e il Kuwait si incontrano a Valladolid alle 17.15 con i
campioni d'Asia in carica che in classifica sopravanzano i francesi
grazie al pareggio – inaspettato – nell'esordio contro la
Cecoslovacchia. Il fatto, arcinoto, vede come protagonista assoluto
Ii capo della Federazione kuwaitiana, Fahad Al-Ahmed Al-Jaber
Al-Sabah, fratello dell'emiro del Kuwait. Questi al quarto gol della
Francia non si trattiene e inizia a scendere i gradoni della tribuna,
diretto in campo. Qua inizia a protestare in modo molto energico con
l'arbitro, asserendo che il gol francese sarebbe stato viziato da un
fischio proveniente dagli spalti. Partita sospesa, una cinquantina di
persone in campo tra giocatori, fotografi, militari e arringa del
capo della Federazione kuwaitiana. La scena sarebbe piuttosto buffa
se non fosse che l'arbitro, il russo Stupar, incredibilmente
“accoglie” la tesi dei kuwaitiani e annulla la rete francese.
La FIFA manderà a casa subito dopo
l'arbitro Stupar, mentre di Fahad Al-Ahmed Al-Jaber Al-Sabah in
Occidente ne sentiremo parlare ancora otto anni dopo, quando verrà
ucciso dalle milizie irachene nell'agosto del 1990, durante
all'inizio dell'invasione irachena del Kuwait.
Divampano le polemiche per la direzione
arbitrale del danese Sorensen nell'incontro tra Spagna e Jugoslavia.
Sotto 0 a 1, l'arbitro fischia un rigore a favore della Spagna per un
fallo commesso abbondantemente fuori area. Lopez Ufarte si presenta
sul dischetto, sbaglia il rigore e l'arbitro lo fa ribattere. Juanito
non sbaglia e pareggia la partita che poi le Furie Rosse riusciranno
a vincere per 2 a 1 con gli jugoslavi furibondi.
Le
polemiche e le perplessità non si placano attorno alla Nazionale,
nonostante lo sciopero dei giornalisti che lascia l'Italia senza
quotidiani per due giorni.
Primo imputato proprio il Commissario
Tecnico Bearzot che viene “punzecchiato” ancora una volta dal
Presidente federale Sordillo, non nuovo a frecciate velenose: “Non
sono un tecnico, ma quando si toglie una punta generalmente si è
destinati a subire”.
Nel frattempo nello stesso girone
dell'Italia anche la Polonia non riesce ad andare oltre il pari con
il Camerun, una delle sorprese del mondiale spagnolo. Dopo 4 partite
– tutti pareggi – tutte e quattro le squadre del gruppo A sono a
pari punti.
In Italia esplode lo “Scandalo
Calvi”, mentre la Nazionale va incontro ad un modesto pareggio
contro il Perù in una gara dove le due squadre hanno avuto la meglio
un tempo ciascuna: al gol di Conti risponde sul finire della gara la
Diaz. L'Italia nella ripresa si dimentica negli spogliatoi, Zoff deve
fare gli straordinari e la sostituzione di Rossi con Causio non fa
altro che agevolare le polemiche.
Arrivano anche in Italia le parole che
lo scrittore argentino Borges aveva rilasciato qualche giorno prima
al quotidiano francese Le Matin a proposito della guerra delle
Falklands: “Sono lacerato, è del tutto naturale. (…) La gente
si interessa più alla politica e allo sport...La politica e lo sport
incoraggiano il nazionalismo, che è il peggiore dei difetti.
[Entrambi] sono ugualmente frivoli, ma la politica è assai più
pericolosa”.
Mentre si fanno sempre più insistenti
le voci secondo le quali Berlusconi avrebbe strappato il “sì” a
Mike Bongiorno per un progetto nuovo a Canale 5 con un contratto di
tre anni a 2 miliardi di lire, il Mondiale in televisione prosegue
con questo programma:
La RAI la goleada ungherese al
malcapitato Salvador la trasmette oggi, alle ore 15 su TV3, con
telecronaca affidata a Bruno Pizzul.
A Valencia è il turno dei padroni di
casa della Spagna che però non vanno oltre un deludente 1 a 1 contro
l'Honduras del portiere Julio Arzu. Oggi si gioca anche Inghilterra –
Francia, incontro proposto su TV1 che vede la vittoria degli inglesi
per 3-1.
Il risultato davvero a sorpresa, però,
è la clamorosa sconfitta della Germania Ovest ad opera dell'Algeria
che vince grazie alle reti del futuro “tacco di Allah” Madjer e
di Belloumi.
Mosca per la prima volta dall'invasione
israeliana in Libano ,in maniera netta e decisa alza la voce
intimando a Israele di ritirare le sue truppe in quanto gli sviluppi
del conflitto toccano gli interessi sovietici. Si alza la tensione
nel mondo, mentre in Spagna oggi è in programma la terza giornata di
gare:
ore 17.15 Perù – Camerun (TV2)
ore 21.00 Scozia – Nuova Zelanda
(TV1)
ore 23.00 Ungheria – El Salvador (TMC
– differita)
Partita di cartello della giornata è
senza dubbio quella in programma alle ore 21 (diretta TV2) allo
stadio Sánchez Pizjuán
a Siviglia tra i grandissimi favoriti del Brasile e la forte
nazionale sovietica, imbattuta nel girone di qualificazione.
Classica se ce n'è una, Italia-Germania racchiude in sé buona parte della storia della nostra Nazionale di calcio, una partita che per i colori azzurri riporta alla memoria alcuni dei momenti più belli e vincenti. Oggi vediamo come tutto ha avuto inizio in quella prima sfida di quasi 100 anni fa.
Il generale Menéndez dichiara la resa
di tutte le forze armate argentine nella East e nella West Falkland:
termina così la guerra tra Gran Bretagna e Argentina per il
controllo delle Isole.
Inizia, invece, oggi la “campagna”
italiana al Mondiale con l'esordio della Nazionale di Bearzot contro
la Polonia, in diretta su TV1 alle ore 17.15.
Nei giorni seguenti la gara, in casa
polacca faranno rumore la accuse di Lato rivolte a Boniek, da poco
acquistato dalla Juventus: “Boniek ha giocato una partita molto
particolare, contro giocatori particolari”.
Mentre iniziano le ricerche del
banchiere Roberto Calvi, presidente e amministratore del Banco
Ambrosiano, che da tre giorni è irreperibile, in Spagna inizia la
Coppa del mondo di calcio.
La partita inaugurale tra la detentrice
della Coppa l'Argentina e il Belgio si gioca a Barcellona e c'è viva
attesa per la stella argentina Maradona, appena passato al Barcellona
per circa 15 miliardi di lire. La partita, trasmessa in Italia in
diretta dalla Rai su TV1 e in differita da TMC e Capodistria, regala
la prima sorpresa del torneo con la vittoria del Belgio grazie alla
rete di Vandenbergh.
13 giugno 1982, inizia la 12° edizione della Coppa del
Mondo di calcio, la 3° denominata F.I.F.A. World Cup. Paolo Valenti,
storico ideatore e conduttore della trasmissione 90° Minuto, così
presenta la gara inaugurale Argentina - Belgio, con un interessante
accenno alla guerra delle Falklands/Malvinas che Argentina e Gran
Bretagna combattono nella primavera di quell'anno.
Riviviamo insieme giorno per giorno il "mundial" spagnolo del 1982: aspetto i vostri contributi, i vostri ricordi, le vostre emozioni per ritornare, almeno con la memoria, a quell'estate da 40 anni fa!
Italia – Argentina, la “finalissima” voluta dalla FIFA tra i campioni d'Europa e Sudamerica in
carica riesumando la vecchia Coppa Artemio Franchi, ci dà l'occasione
per tornare con la memoria alla prima volta tra le due Nazionali, sul
finire del 1954, all'inizio di un nuovo ciclo per gli Azzurri che
avrebbe portato alla prima – e purtroppo non unica – esclusione dalla
fase finale del Mondiale.