Siamo nel fronte
occidentale, nelle Fiandre nei giorni di Natale del 1914. La
battaglia che qualche settimana prima si è combattuta a Ypres ha del
tutto chiarito che quella guerra non sarà una guerra “lampo”
come enfaticamente si era previsto nei mesi estivi1.
STILLE NACHT/SILENT
NIGHT. La trincea diventa così il destino di migliaia di
soldati, l'unico orizzonte di giorni pieni di inverno e freddo, gelo
e pensieri rivolti ai propri cari lontani centinaia di chilometri.
Nulla, o quasi, ricorda ai soldati che ormai è Natale, se non
qualche sparuto regalo recapitato dai famigliari. Spontaneamente
qualcuno da dentro una trincea inizia a intonare qualche canto. Ben
presto ci si rende conto che lo stesso viene fatto nella trincea
opposta. 50 metri più in là, oltre quella “terra di nessuno”
cosparsa di cadaveri che non avevano avuto sepoltura. E allora pare
naturale alzare il volume, osare un canto più potente, più corale.
E dall'altra parte rispondono non con le pallottole, ma ancora con
struggenti note di carole natalizie, sino a fondersi in un canto di
pace che affratella quelle povere persone costrette lontano da casa
in una gelida notte di guerra.
Già
La
Stampa nel
numero del 27 dicembre riportava una corrispondenza del Times secondo
il quale i soldati britannici celebrarono il Natale nelle trincee
delle Fiandre:
“Appena
apparve l’alba del giorno santo, alti canti religiosi si levarono
sull’immenso campo di battaglia (…). Assai spesso, ai canti dei
soldati britannici rispondevano i canti dei tedeschi dalle loro
trincee. E più di una volta, assicura il corrispondente, i due canti
parvero modulati nella stessa cadenza, benchè i sentimenti e i cuori
fossero ben discordi e diversi.”2
Poi
la storia diventa leggenda, o quasi.
IL
PALLONE DELLA PACE.
Da numerosi racconti di sopravvissuti pare che alla mattina alcuni
soldati dei due schieramenti abbiano trovato un accordo per una breve
tregua e a suggello di tale accordo così, come d’incanto, pare sia
sbucato un pallone. Naturale conseguenza fu di dare vita ad un
incontro di calcio in quella “terra di nessuno” che stava tra le
due trincee nemiche. Dopo aver dato degna sepoltura ai caduti il
pallone iniziò a rotolare tra i cavalli di frisia e il cielo e i
soldati dei due schieramenti gli correvano dietro, finalmente liberi,
anche se solo per poche ore, di non pensare all'incubo quotidiano.
Con
i primi giorni del 1915 alcuni giornali inglesi resero noto ciò che
accadde quella notte con la pubblicazione di stralci di lettere di
soldati che parlavano anche di quella partita. Il Bolton
Chronicle
del 2 gennaio, per esempio, riportava uno stralcio di una lettera:
“A
very interesting letter has been sent by Mr J A Farrell, a Bolton
Post Office employee. The letter is sent to the Post Office and
reads: ‘…In the afternoon there was a football match played
beyond the trenches, right in full view of the enemy’…”
3
Tanti
soldati nelle loro lettera ricordano volentieri quei momenti e quella
partita: già il Times del 1° gennaio 1915 ne parla e riporta uno
stralcio di una lettera di un anonimo soldato inglese dalla quale
pare che quella partita sia terminata 3-2 per i tedeschi4.
IL
RICORDO DELLA TREGUA DI NATALE 100 ANNI DOPO.
Tra gli altri, di quel che accadde nel Natale del 1914 nelle Fiandre
da menzionare il film Joyeux
Noel
uscito nel 2005, diretto da Christian Carion.
Nel
2009 il gruppo musicale finlandese neo-prog Pax
Romana
inserisce nel suo album “And
the dance begins again”
una canzone che riprende la poesia A
Christmas carol from Flanders
del poeta Frederick John Niven
Infine
come non poter ricordare il commovente corto pubblicitario realizzato
dalla catena di supermercati inglese Sainsbury's per il periodo
natalizio del 2014
Tanti
cari auguri di buon Natale e splendido inizio di 2020 a tutti voi!
1ALESSANDRO,
BASSI, 1915. Dal football alle trincee,
Bradipolibri Editore, Ivrea, 2015
2Cfr.
La Stampa del 27 dicembre 1914
4Cfr.
http://www.christmastruce.co.uk/christmas-truce-football-match/