3. Pasqua
1912, dagli incassi con gli inglesi erranti al “bel suol d'amore”,
le prime volte del football dei pionieri
Pasqua 1912, ovvero la Pasqua delle prime volte per il calcio
italiano, si potrebbe quasi dire.
Per la Pasqua del 1912, infatti, si fecero davvero le cose in grande
stile, invitando addirittura una squadra inglese: gli English
Wanderers per la prima volta vennero a giocare alcune partite in
Italia, dopo le precedenti tournée in Francia e Russia. Gli English
Wanderers erano formati da giocatori di varie squadre che giocavano
nei campionati di Inghilterra, Scozia e Irlanda e che erano soliti
esibirsi in tournée molto apprezzate in giro per l'Europa. Una vera
e propria attrazione!
Così
La Stampa
presentava
l'iniziativa:
“(...)
Quest'anno avremo dei numeri di...assoluta novità, con la discesa
fra noi della famosa squadra degli «inglesi erranti», uno dei più
agguerriti team d'Inghilterra”
A
Milano, per l'occasione, il Milan ampliò il suo campo di via F.lli
Bronzetti, triplicando la capienza della tribuna coperta e elevando
nei posti popolari “due
impalcature a forma di gradinata”.
L'assoluta protagonista di quella Pasqua, dunque, fu la squadra degli
English Wanderers che giocò – e vinse – contro Milan, Genoa, Pro
Vercelli e una “mista” torinese. Contro il Milan la vittoria fu
schiacciante: la squadra inglese già alla fine del primo tempo era
avanti 5-0 e terminò l'incontro vincendo 8-1.
Ah,
giocò anche contro la nazionale italiana una partita non ufficiale:
finì 1-1 (la rete italiana la segnò De Vecchi su rigore al 90°) e
di quell'incontro così ne parò La
Stampa Sportiva:
“(...)
i nostri giocatori, già conoscendo le particolarità di ciascun
avversario, avevano egregiamente provvisto a neutralizzarli. Woodward
non riuscì a piazzare neppure un pallone nella nostra rete. Come nei
preceenti matches disputati nella loro tournée in Italia, i
Wanderers non eccelsero neppure a Genova per giuoco corretto ed
elegante, ma confermarono la loro grande famigliarità col giuoco
della palla al calcio e le innegabili doti di destrezza e di
decisione di azione che accoppiate ad una sorprendente velocità in
attacco, furono i coefficienti primi delle numerose vittorie da essi
riportate."
Poichè stiamo
raccontando di calcio pionieristico – almeno per ciò che concerne
l'Italia – vediamo quanto fruttò ai professionisti inglesi la
tournée di quei giorni attraverso le pagine del Guerin Sportivo:
“A
Milano per i due primi matches col Milan Club i Wanderers si erano
assicurati l'indenizzo fisso di L.3200, indenizzo rispettabile ma che
il signorile Club milanese non trovò difficoltà alcuna a pagare
avendo incassato, solo nella prima giornata, circa 4000 lire. Nel
successivo match a Vercelli i Wanderers giuocarono col 50% sugli
incassi lordi, ed un minimum assicurato di L. 500. Si incassarono L.
1580 e gli inglesi ebbero quindi di loro parte L.790. A Torino
guadagnarono L.539, cifra che rappresentò il pattuito 75% degli
incassi. (…) A Genova i Wanderers incassarono circa 2500 lire (il
minimum garantito loro era di L.2000). L'incasso totale fatto ma
Genova fu di circa 5500 lire, di cui 500 andarono, di diritto fisso,
alla Federazione ed il rimanente diviso sulla base del 50% sugli
incassi lordi, metà al Genoa Club e metà alla squadra inglese. In
totale quindi i wanderers incassarono nella loro tournéè in Italia
più di lire 7000 (...)”.
L'articolo, quindi, si
concludeva con una interessante riflessione:
“Ora,
l'esser riusciti con dei matches di foot-ball a cavar di tasca al
pubblico italiano nel breve volgere di una settimana, circa 14
biglietti da mille, è un indice più che significativo
dell'interesse e della simpatia che il giuoco del calcio ha suscitato
fra noi in questi ultimi tempi.”
A
Torino, sempre nei giorni “santi” di Pasqua, si disputò un altro
interessante torneo, organizzato dal Torino e dalla Juventus con il
patrocinio del Guerin
Sportivo,
che proprio in quell'anno aveva iniziato le pubblicazioni, torneo che
segnò la prima volta in Italia di una squadra austriaca, il Wiener
Amateur. In Italia si canta assieme a Gea della Garisenda l'inno
patriottico A
Tripoli,
mentre è tutto un fiorire di società sportive che prendono nomi da
quella vicenda bellica, guerra non certo ben vista dall'alleato austriaco. La squadra austriaca, dicevamo, reduce dal
pareggio (2-2) in campionato contro il Wiener Sport Club, era anche
la detentrice della Coppa di Vienna, manifestazione alla quale
partecipavano i migliori clubs viennesi.
Così La Stampa
dipingeva
la squadra austriaca:
“(...)
un'accolita di giuocatori straordinariamente cortesi, fini come
tecnica, ed educatissimi come condotta di giuoco, che ci hanno
insegnato una cavalleria di giuoco che non tutte le squadre estere
che son scese in Italia hanno mostrato di possedere nel grado di
quella viennese”
Al Torneo pasquale di Torino, oltre al Wiener Amateur e alle due
società organizzatrici, prese parte anche la società svizzera del
F. C. Chaux-de-Fonds, squadra di buon livello composta da ben quattro
nazionali e dal forward tedesco Hiller.
07/04: CHAUX-DE-FONDS – JUVENTUS = 5-2
07/04: WIENER AMATEUR – TORINO = 5-3
08/04: CHAUX-DE-FONDS – TORINO = 0-4
08/04:
WIENER AMATEUR – JUVENTUS = 2-2
Per
l'occasione vengono posti in vendita anche specie di mini abbonamenti
validi per tutte le partite in programma al campo del F.C. Torino:
“Sono
pure in vendita dei biglietti cumulativi a prezzi ridotti, valevoli
pei due giorni ai prezzi:
Posti a
sedere (tribune laterali) L.5 – Tribuna centrale L.8”
Nel
primo incontro della domenica, lo Chaux-de-Fonds dominò sulla
Juventus mettendo in luce l'attaccante tedesco Hiller che segnò
quattro delle cinque reti elvetiche, mentre l'incontro successivo fu
sicuramente più avvincente, con continui capovolgimenti di gioco e
di risultato sino all'89°minuto, quando, sul punteggio di 3-3, il
Wiener riuscì a segnare due reti e chiudere così vittorioso
l'incontro.
In
occasione della prima partita di una squadra austriaca in Italia, la
federazione di appartenenza inviò un telegramma:
“Ossterreichicher
Fussballverband invia cordiali ed affettuosi saluti occasione primo
incontro squadre italiane austriache, augura il più bel esito e
felice prosperità dell'amicizia sportiva italo-austriaca”
Ecco,
se la partita tra il Wiener e la Juventus ha un interesse dal punto
di vista sportivo dato dal fatto che per la prima volta un club
austriaco veniva a giocare in Italia, quella partita ha risvolti
anche politici. Come ben sappiamo Italia e Austria-Ungheria nel 1912
sono alleate nella Triplice
ma i rapporti non sono certo idilliaci. L'Italia già da mesi è in
guerra con la Turchia per il controllo della Tripolitania e della
Cirenaica, conflitto che mal viene tollerato dall'alleato austriaco,
tanto che già nel settembre del 1911 il Capo di Stato Maggiore
dell'esercito austroungarico Franz Conrad così si esprimeva con
l'Imperatore: “ (…) La questione di
Tripoli esigeva l'esame di provvedimenti militari necessari alla
Monarchia danubiana”,
riaccendendo in Italia quel sentimento antiaustriaco mai in verità
sopito. Tanto è vero che nei giorni immediatamente precedenti la
partita, il questore di Torino proibì l'utilizzo di una pubblicità
che era stata affissa ai muri, pubblicità che presentava la partita
con la dicitura “Austria contro Italia”, temendo che
quell'espressione potesse accendere gli animi più incendiari e più
marcatamente oppositori della Duplice monarchia. Così la Questura di
Torino proibisce alle società che hanno organizzato l'incontro di
utilizzare quella pubblicità, tollerando al più l'utilizzo
dell'espressione “squadra viennese”.
Tornando
al calcio giocato, l'incontro che registrò l'esito più sorprendente
fu quello tra la Juventus e il Wiener, incontro che la squadra
italiana riuscì a chiudere in pareggio, pur venendo dominata dagli
avversari nel primo tempo, chiuso sul punteggio di 2-1 per gli
austriaci. Nella ripresa, al 51° la Juventus riuscì a pareggiare e
da quel momento, complice anche la stanchezza, gli austriaci non
riuscirono più ad essere pericolosi ma anzi, proprio sul finire
dell'incontro, fu alla Juventus che capitò l'occasione migliore per
portarsi a casa la vittoria, ma senza riuscirvi.
Nell'altro
incontro, invece, facile vittoria del Torino sugli svizzeri per 4-0,
con reti di Arioni, Mosso e doppietta di Bachmann II.
Serena Santa Pasqua a tutti!