Il
football a Reggio dalla Grande guerra all'Associazione Calcio
Reggiana
Nel
1914 per la prima volta una squadra reggiana si iscrive ad un
campionato federale, è il Reggio F.C. che partecipa al campionato
emiliano di promozione. Il torneo è suddiviso in vari gironi
regionali, il Reggio viene inserito in un girone con i carpigiani
della Jucunditas e i modenesi dell'Audax. L'esordio è a Carpi, il
Reggio perde 2-1 l'8 marzo; la domenica successiva non gioca la
partita in programma con l'Audax per...mancanza dell'arbitro
ufficiale: “(...) Domenica scorsa doveva aver luogo la
seconda giornata del campionato a Reggio col match Reggio-Audax, ma
l'incontro ufficiale è mancato per il non intervento dell'arbitro –
dove si vede che la prudenza non è mai troppa! - e si è svolto
invece un incontro amichevole, chiusosi con esito pari per 1 a 1”.
Dopo la forzata sosta il Reggio il 29 marzo alla Badia si prende la
rivincita sui carpigiani della Jucunditas battendoli 2-1, ma sciupa
la domenica successiva l'aggancio in vetta alla classifica
pareggiando 1-1 sul campo neutro di Carpi contro l'Audax. Con ancora
una sola partita da giocare il Reggio ha 3 punti in classifica contro
i 4 della Jucunditas che il 19 aprile può conquistare la promozione
nel caso vinca contro l'Audax. Cosa che puntualmente...non accade
perchè il 19 aprile la Jucunditas in un tempo da lupi perde
inaspettatamente 1-2 rimettendo così in gioco il Reggio che il 26
aprile in casa ha la possibilità battendo l'Audax di vincere il
girone.
JUCUNDITAS 4
REGGIO 3
AUDAX 3
E
invece alla Badia è una disfatta per il Reggio che dopo aver chiuso
in parità 1-1 il primo tempo, cede di schianto nella ripresa e
perdendo 1-4 dice addio al sogno di vincere il torneo di Promozione.
Nel
giugno del 1914, mentre l'Europa inizia a fare i conti con la
deflagrazione di una crisi che ben presto porterà il continente
prima e il mondo poi dentro un conflitto drammatico, alcuni soci
dissidenti del Reggio si unisco alla squadra del Brenno e danno vita
ad una nuova squadra cittadina, la Juventus Reggio, con maglia nera
bordata di bianco e stella bianca sul petto, che esordisce al
Mirabello domenica 21 giugno battendo 4-1 la squadra riserve
dell'Audax di Modena.
La Juventus è una società ambiziosa che riesce ad attrarre a sé
numerosi giocatori tra i quali alcuni degli elementi migliori del
Reggio, tra i quali Bietti, Vacondio, Gibertoni e Bertani. Intanto il
27 giugno per il Reggio F.C. vengono eletti Luigi Cammarosano
presidente e commissari sportivi Ulderico Pedroni e Roberto Farioli.
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Il Calcio - Società federate a tutto il 15.10.1914 |
Alla
ripresa dell'attività dopo la pausa estiva Juventus e Reggio si
iscrivono entrambe al campionato di Promozione 1914/15 organizzato
dal Comitato Regionale Veneto-Emiliano suddiviso in due gironi, uno
veneto ed uno emiliano.
Il Giornale di Reggio
nell'edizione del 20 dicembre così si esprime sulle due squadre
cittadine: “(...) al Juventus nuoce la leggerezza della
squadra che inoltre è ancor nuova a duri cimenti; il Reggio sarà
invece «andiccapato»
dall'assenza di ben cinque giocatori attualmente sotto le armi”.
L'esordio dunque è fissato per domenica 20 dicembre, quando il
Reggio vince nella nebbia della Badia 1-0 contro il Mantova con rete
di Lumetti alla mezzora della ripresa, mentre la Juventus va a
perdere 2-0 a Carpi contro la Jucunditas.
Giusto il tempo di smaltire l'emozione dell'esordio che per la
domenica successiva il torneo mette in calendario la prima
stracittadina ufficiale tra il Reggio e la Juventus. Il pubblico, che
nel frattempo si è diviso nelle simpatie tra le due squadre
reggiane, è assoluto protagonista, tanto che Il Giornale
di Reggio nel numero del 29
dicembre deplora alcuni atteggiamenti dei soci e simpatizzanti
juventini.
Apriti cielo! Il giorno successivo il Consiglio Direttivo della
Juventus scrive una piccata lettera al giornale evidenziando che non
fu “(...) il pubblico juventino a promuovere disordini,
bensì i sostenitori del Reggio F.C. che, non badando a spreco di
energie, offesero continuamente e arbitro e giocatori, provocando gli
ospiti juventini”: insomma, se
derby dev'essere che lo sia a tutti i livelli!
A quel punto giusto il tempo del brindisi di mezzanotte che già sul
numero del 1° Gennaio Il Giornale di Reggio
ospita la replica del Consiglio Direttivo del Reggio che
analiticamente non solo respinge le accuse juventine ma articola in
tre punti il contegno offensivo e provocatorio di spettatori e
dirigenti nero stellati.
Si indulge in questa sede sull'accaduto perché pare piuttosto
paradigmatico di quale fosse il clima che in quegli anni c'era
attorno ai campi da calcio: a Reggio si iniziava con quel match, nel
resto del Paese già da alcuni anni gli animi si erano fatti
piuttosto accesi.
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Il Calcio del 15 gennaio 1915 |
Che la dirigenza del Reggio fosse piuttosto focosa
ne è testimonianza diretta il bollettino ufficiale della F.I.G.C.
che nel numero del 15 gennaio 1915 riporta le deliberazioni della
seduta del 30 dicembre nella quale il Comitato Regionale
Veneto-Emiliano ammoniva ufficialmente il Reggio F.C. “a
provvedere affinché la sua Segreteria abbia a tenere un contegno più
rispettoso verso i Comitati Regionali, e più ossequente verso i
deliberato di questo C.R. a scanso di provvedimenti disciplinari”.
Insomma una bella lavata di capo che – peraltro – non pare abbia
suggestionato più di tanto i dirigenti reggiani se è vero che nella
seduta successiva del 5 gennaio il Comitato Regionale respingeva il
reclamo avanzato dal Reggio perché non presentato secondo norma e si
invitava “nuovamente questa società a voler provvedere,
entro il 10 corr. ad uno spogliatoio per l'Arbitro, nel suo campo”.
Per
la partita del 3 gennaio contro la Jucunditas alla Badia ricoperta di
neve viene aperta una porta all'altezza di via Campo Marzio per il
“passaggio dei pedoni alla strada di circonvallazione”
e il pubblico ne approfitta, tanto che molto numeroso assiste alla
gara che non ebbe storia con i carpigiani che con due reti per tempo
vinsero 4 a 0. Interessante qua riportare ciò che accade al termine
dell'incontro:
“(...)
Alla fine della gara parte del pubblico, composta di ragazzi
improvvisò una dimostrazione ostile all'arbitro a base di fischi e
di innocue palle di neve quando questi salì sulla carrozza che lo
accompagnò alla stazione assieme ai dirigenti del Reggio.”
Episodi
questi che ebbero ripercussioni nel Comitato Regionale. Infatti nella
seduta del 12 gennaio il Reggio veniva multato di L.25 per “violenze
del pubblico contro l'Arbitro (…) con avvertenza che qualora tali
incidenti dovessero ripetersi, questo R.C. dovrà prendere più gravi
provvedimenti.”
Quel
torneo fu molto avaro di soddisfazioni per le due compagini reggiane,
la Juventus riuscì a vincere una sola partita, proprio il “derby”
contro il Reggio del 17 gennaio giocato sul campo neutro dell'Audax
di Modena grazie alla rete di Guidetti,
mentre il Reggio dopo le due vittorie nelle prime due partite, infilò
soltanto sconfitte, così che la classifica finale del torneo fu la
seguente:
JUCUNDITAS 10
MANTOVA
8
REGGIO
4
JUVENTUS
2
|
Juventus Reggio 1914/15 |
Oggettivamente
c'era da ripensare l'idea di avere due squadre in una città piccola
come Reggio Emilia, ma in un primo momento l'unico pensiero era
quello di ottenere la supremazia cittadina. La dirigenza juventina
così scriveva al Giornale di Reggio nell'aprile del 1915:
“(...)
La Juventus Foot-Ball Club di Reggio benchè moralmente detenga il
titolo di campione reggiana avrebbe tanto piacere di detenerlo di
fatto, incontrandosi in un match colla consorella Reggio Foot-Ball
Club, ma siccome questa, per due volte non ha accettato ai nostri
inviti di un incontro, la Juventus F.B.C. si crede in dovere di
detenere questo titolo senz'altro.”
Ulderico
Pedroni il giorno successivo rispondeva secco che “i
campionati non si sono mai disputati in gare amichevoli”
a sottolineare che il Reggio avrebbe risposto soltanto ad una sfida
ufficiale. Insomma, punzecchiature e scaramucce che portarono ad
organizzare la sfida. Sfida che si disputò domenica 16 maggio al
campo della Badia, nella stessa giornata in cui a Roma il Re
annunciava di non aver accettato le dimissioni del Presidente del
Consiglio Salandra e da lì a una settimana l'Italia sarebbe entrata
in guerra. Guerra che aveva già chiamato alle armi molti giovani
calciatori, un paio dei quali dello stesso Reggio che alla sfida con
la Juventus si presentò mancante di vari giocatori, tra i quali Iori
e Roveri già arruolati.
L'incontro tanto auspicato e tanto atteso in realtà non ebbe storia:
i bianconeri juventini segnarono tre reti nei primi minuti di gioco
con Bertani, Cagnoli e Corradi, mentre il Reggio riuscì a segnare il
goal della bandiera con Carmi sul finire del primo tempo per il 3 a 1
finale a favore della Juventus.
Il “giallo” era però dietro l'angolo. La settimana successiva,
per indisponibilità del Mirabello, la Juventus non si presentava
alla gara di ritorno e tanto bastò al Giornale di Reggio
per scrivere che il titolo di campione reggiano non poteva essere
assegnato.
La questione della supremazia reggiana tra le due società resterà
per sempre aperta: la guerra riduce, a Reggio come in tutta Italia,
l'attività sportiva e sempre più giovani calciatori partono per il
fronte; in più il Reggio deve fare i conti con i soliti problemi
finanziari e la Juventus con il fatto che non ha più l'utilizzo del
Mirabello e così le due società si trovano concordi sulla necessità
di unirsi per mantenere vivo il gioco del calcio in città. Prima,
però, pare importante parlare di una partita che si disputò
domenica 13 alla Badia il cui ricavato venne devoluto ai comitati
cittadini di preparazione civile. L'incontro rientra in una vasta
casistica di incontri calcistici benefici che caratterizzarono tutto
il periodo bellico in tutta la Penisola, tanto che anche la Nazionale
di calcio giocò alcune di queste partite.
Domenica 13 giugno, dunque, al campo della Badia si incontrarono per
questo match benefico il Reggio F.B.C. e il Modena che all'epoca era
un'ottima squadra e che nella stagione successiva del 1915/16 avrebbe
conteso sino all'ultimo al Milan la conquista della Coppa Federale.
Come detto l'incontro era a scopo benefico e Il Giornale di
Reggio non mancò di
sottolineare questo importante aspetto:
“(...)
Come siamo certissimi che il bel sesso non mancherà di rendere gaia
la partita con la sua presenza in ispecie che la Direzione del Reggio
f.b.c., con giusto e cavalleresco pensiero, ha tolto alle signore e
signorine, per questa manifestazione, il libero ingresso al campo,
dando loro agio di poter personalmente rispondere alla beneficenza.”
Come
accennato, Reggio e Juventus dopo essersi data battaglia per oltre un
anno decidono che per la sopravvivenza di entrambe è necessario
unire le forze. Così sabato 18 dicembre le due società sanciscono
la loro fusione: “(...) Di comune accordo venne stabilito
che la Società porterà il nome di Reggio Football Club, avendo però
il colore della maglia nero con risvolti bianchi.”
Il giorno successivo il “nuovo” Reggio esordiva a Modena vincendo
2 a 1 contro l'Audax.
Con
il 1916 il Reggio F.C. si iscrive alla Coppa Emilia assieme a
Bologna, Audax Modena, Fortitudo Bologna e Modena.
La
prima giornata vede la vittoria del Reggio sull'Audax per 2-0, mentre
l'incontro tra Bologna e Fortitudo viene sospeso dopo 25 minuti per
un forte temporale. Il Reggio, dalle cronache de La
Gazzetta
dello
Sport
gioca molto male ma la sua superiorità è talmente evidente che con
una rete per tempo non ha difficoltà a vincere la partita: dopo
pochi minuti Cagnoli firma l'1-0 e al 25° della ripresa Tomasina
fissa il punteggio sul 2-0 finale. La
domenica successiva il Reggio espugna il campo fuori Porta Zamboni a
Bologna imponendosi 1-0 sulla Fortitudo. I bianconeri reggiani sono
privi di Tomasina e del portiere Galliano e soltanto a due minuti
dalla fine riescono a segnare la rete della vittoria con Bertani, con
un colpo di testa su cross dalla destra di Spizzo.
La
competizione procede spedita e il programma della terza giornata
prevede un turno di riposo per il Bologna: ne approfitta il Reggio
che a domicilio sul campo della Badia batte il Modena 2-1 allungando
solitario in testa alla classifica. Subito in vantaggio il Modena con
una rete di Gay, rinforzo proveniente dalla Pro Vercelli, alla
mezzora un palo di Tomasina viene ribattuto in rete da Bertani per il
provvisorio 1-1. Nella ripresa ancora Bertani al 72° approfittando
di un'uscita infelice del portiere modenese segna il definitivo 2-1 a
favore del Reggio.Domenica
21 maggio il Reggio riposa e affronta in amichevole il Parma
rinforzato dal noto attaccante Fresia, primo calciatore italiano a
giocare in Inghilterra e da Lissone portiere del Genoa. La vittoria
va ai bianconeri del Reggio per 2-1.
Durante la settimana il Comitato
Regionale Emilia che sovrintende all'organizzazione della
manifestazione per conto della F.I.G.C. delibera l'annullamento della
partita del 30 aprile vinta dal Reggio sull'Audax prescrivendone la
ripetizione nel giorno in cui si sarebbe dovuta recuperare la partita
tra Bologna e Fortitudo sospesa sempre nella prima giornata.
“Il
match Reggio – Audax è stato annullato per mancanza di tessere di
diversi giocatori di ambedue le squadre. La gara si ripeterà sul
campo del Reggio F.B.C. il prossimo giugno.”
Pertanto la classifica diventa la seguente:
REGGIO 4 2 giocate, 2 vinte
BOLOGNA 4 2 giocate, 2 vinte
MODENA 2 3 giocate, 1 vinta, 2 perse
AUDAX 2 2 giocate, 1 vinta, 1 persa
FORTITUDO 0 3 giocate, 3 perse
Con questa nuova classifica domenica 28 maggio è in
programma il big match della Coppa Emilia al campo della Badia tra il
Reggio e il Bologna, mentre a Modena, sotto una pioggia torrenziale,
i gialloblu del Modena regolano l'Audax per 4-2. Come detto la
partita di cartello della giornata si gioca alla Badia per la
supremazia nella Coppa. Il Reggio F.C. si presenta con questa
formazione:
GALLIANO; BIETTI, VACONDIO; BOIARDI, TADDEI, GOBBI;
SPIZZO, TOMASINA, CAGNOLI, BERTANI, GUIDETTI.
Il
Bologna parte veemente e al 20° si porta in vantaggio con Badini. Il
Reggio non si dà per vinto e al 40° riesce a pareggiare con Cagnoli
e chiudere così il primo tempo sul punteggio di 1-1. la ripresa è
tutta a vantaggio dei reggiani che nel breve volgere di un paio di
minuti, tra il 15° e il 17° chiudono l'incontro. Protagonista
assoluto è l'ex giocatore del Roman Tomasina che non solo segna la
doppietta vincente per i bianconeri reggiani, ma si fa anche
espellere lasciando i suoi compagni in 10 per l'ultima mezzora
dell'incontro. Pur in inferiorità numerica il Reggio è padrone
dell'incontro e va vicino a segnare anche la quarta rete con
Bertani.
Dato il deliberato del C.R.E., il girone di andata si chiude il 1°
giugno con la ripetizione della prima giornata. Nessun risultato a
sorpresa, tanto che il Bologna ha la meglio sulla Fortitudo (3-2) e
il Reggio regola ancora 2-0 i modenesi dell'Audax. Entrambe le
squadre si presentano molto rimaneggiate, il Reggio con molti della
seconda squadra e l'Audax addirittura gioca tutta la partita in 9
uomini. La superiorità del Reggio è assoluta e senza nessuno sforzo
segna una rete per tempo con Taddei e Bietti, consolidandosi così
solitaria in vetta alla classifica.
Il
girone di ritorno inizia domenica 4 giugno con il ritorno a campi
invertiti delle partite giocate appena 3 giorni prima. Frizzante
l'incontro di Modena tra l'Audax e il Reggio, sferzato da un forte
vento. Subito in vantaggio gli ospiti con Cagnoli che “da
metà campo riesce, dribblando gli avversari, a portarsi sotto la
porta dell'Audax e con un bel tiro marca il goal.”L'inizio
del secondo tempo è tutto modenese che con un uno-due micidiale
ribalta il risultato. Il Reggio non demorde, si riprende e prima
pareggia con Spizzo e quindi segna la rete della vittoria con
Tomasina. Il copione non prevede sorprese neppure sull'altro campo,
dove la Fortitudo cede 3-1 al Bologna. Ormai il destino della coppa è
scritto: se la giocheranno Reggio e Bologna. Anche nella giornata
successiva queste due squadre non conoscono cedimenti e vincono le
loro rispettive gare, il Bologna regola 3-2 il Modena, il Reggio
liquida la formalità Fortitudo con un perentorio 3-0 grazie alle
reti di Bertani dopo una favolosa discesa dalla prima linea reggiana,
Tomasina e Guidetti. Peccato soltanto per l'afa opprimente che ha
reso meno interessante, stando alle cronache dell'epoca, il match per
il numeroso ed elegante pubblico che ha affollato la Badia.
La
domenica successiva il Bologna riposa e il Reggio ne approfitta per
allungare deciso in classifica, vincendo a Modena una fondamentale
partita. Dopo mezzora Casalini “dall'ala
destra segna un magnifico goal, imparabile.”
Passano appena cinque minuti e Tomasina raddoppia: così il primo
tempo si chiude sul 2-0 per il Reggio. “Nel
secondo tempo Reggio non si impegna, gioca fiacco (…) gli attacchi
modenesi però sono tutti infranti dalla magnifica difesa appostagli
dalla coppia Bietti Vacondio, insuperabile per calma, decisione e
potenza.”
Al 28° Taddei tocca il pallone con le mani in area e l'arbitro
concede il rigore al Modena che così firma l'1-2 finale.
Il 25 giugno tocca al Reggio riposare e per l'occasione
ospita alla Badia per un incontro benefico, davanti al pubblico delle
grandi occasioni, niente meno che l'Internazionale di Aebi, Peterli e
Agradi. La vittoria dei nerazzurri milanesi è netta con un 0-3 che
non ammette repliche.
In
Coppa Emilia il Bologna vince in casa dell'Audax e il Modena non ha
difficoltà a battere a Bologna la Fortitudo: ancora tra Reggio e
Bologna ci sono soltanto due punti di distanza, pertanto la Coppa
verrà assegnata all'ultima giornata. Così
il verdetto finale è atteso per domenica 2 luglio, quando al campo
dello Sterlino va in scena quello che è un vero e proprio spareggio,
l'incontro tra Bologna e Reggio. Il
Resto del Carlino
così presenta l'incontro:
“(...)
L'avvenimento sportivo richiamerà indubbiamente una gran folla di
appassionati che avranno nel match che si annuncia interessantissimo
oltre chè pel valore della vittoria, anche per l'equilibrio di forse
esistenti tra i due teams, l'occasione di applaudire ed incoraggiare
la calorosa linadra del vecchio Club cittadino. Entrambe le squadre
allineeranno tutti i migliori loro elementi.”
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Il Resto del Carlino 3 luglio 1916 |
L'attesa
è spasmodica tanto che pur sotto un sole cocente il pubblico che
affolla il campo è davvero numeroso. In realtà la partita si riduce
al solo primo tempo, quando cioè i padroni di casa sopravanzano
completamente l'avversario e lo sovrastano con una doppietta di
Badini e una terza rete di Delle Valle. Nella ripresa non accade
praticamente nulla e così il Bologna si aggiudica la Coppa Emilia.
CLASSIFICA FINALE
BOLOGNA 14
REGGIO 14
MODENA 6
AUDAX 4
FORTITUDO 2
Con l'autunno del 1916, a
differenza degli altri anni, il calcio a Reggio Emilia non riprese.
Vero che La Gazzetta dello Sport nel
numero del 6 ottobre si augurava che la società del Reggio riuscisse
a formare una squadra competitiva, ma con la chiamata alle armi della
classe 1897 il Reggio perdeva molti dei suoi uomini migliori, il
portiere Silingardi, l'ala sinistra Guidetti e quel Taddei del quale
parleremo più avanti: “Le nuove chiamate alle armi hanno
fatto larghi vuoti anche nella promettente squadra del Reggio, che la
stagione scorsa dimostrò di poter bene stare a fianco della maggiori
consorelle”.
Come bene scrive Luigi Barbieri, invece a Reggio Emilia
purtroppo “nel novembre 1916 ogni attività calcistica erasi
spenta. (…) La società [Reggio
F.C.] si sciolse e con essa scomparve il bel campo della
Badia che pian piano, dopo aver lasciato vedere qualche squarcio
nell'assito, ritornò area fabbricabile”.
Nel resto d'Italia a
football si continuò a giocare, con sempre maggiore difficoltà,
anche per tutto il 1917, mentre a Reggio di notizie non ce ne sono e
soltanto dopo la Battaglia del Solstizio
– come la ridefinì D'Annunzio – del giugno 1918 con la quale
veniva ad esaurirsi l'offensiva austro-ungarica, a Reggio si riprese
timidamente a parlare di calcio. In realtà le partite che vennero
disputate in città erano incontri che una selezione di calciatori
reggiani sotto le insegne del Reggio F.C. giocarono contro la squadra
del Deposito Bombardieri di Scandiano.
Se ne accenna qua solo brevemente perchè pare corretto e doveroso
dare risalto allo sport militare che tanta parte ebbe negli anni
della Grande guerra, tanto che al fronte come nelle maggiori città
numerosissime furono le manifestazioni sportive organizzate.
Con
le celebrazioni del 4 novembre 1918 tornava finalmente la pace e si
ricominciava a parlare di football. Sul finire del 1918 a Reggio
Emilia viene ricostituita l'Unione Sportiva Edera e La
Gazzetta dello Sport nel numero
de 27 dicembre si chiede se la vita sportiva a Reggio Emilia sia in
ripresa, così come in tutte le altre città italiane, sottolineando
come “la cittadinanza, la classe commerciale
specialmente, gli enti cittadini dovranno non soltanto incoraggiare
teoricamente, ma aiutare finanziariamente, come del resto avviene in
quasi tutte le città e cittadine d'Italia, le iniziative sportive”.
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Severino Taddei |
Il 9 febbraio 1919
iniziano gli allenamenti sul campo delle Tagliate fuori Porta Santo
Stefano della squadra di football dell'U.S.Edera, allenamenti che
vengono diretti da Severino Taddei.
Taddei è un nome di un'importanza capitale nella storia del football
della città, perché lui sarà “il papà” della Reggiana. Nato a
Reggio nel 1897 “Umberloun” – così soprannominato per il
fisico possente - si appassiona da subito al nuovo gioco che pratica
sul campo della palestra Camparini, parte soldato a Torino e da qui
si arruola e finisce con il combattere sul Carso durante la Prima
guerra mondiale.
Tornato a Reggio a guerra terminata, Taddei ha voglia di riprendere
il discorso calcistico interrotto e gioca alcune partite con la
squadra di football dell'Edera sino all'estate del 1919 quando il 5
giugno fonda egli stesso un club, con tanto di sottoscrizione
pubblica:
“Il 5 giugno 1919
per iniziativa del sig. Severino Taddei si fondò il Reggio F.B. And
Kricket Club. (…) Il campo di gioco fu segnato sul prato del
Mirabello alla distanza di circa 40 metri dalla V. Emilia”;
intanto a luglio viene anche ricostituita l'Audax Football Club con
sede in via Emilia Santo Stefano 26,
seppur sin da subito palesi grosse difficoltà finanziarie, tanto che
la Presidenza sul finire di agosto lancia una pubblica petizione con
tanto di apertura di un libretto bancario presso la Cassa di
Risparmio ove far fluire le donazioni.
Queste società per tutta l'estate del 1919 organizzano incontri e
manifestazioni sportive, anche se la più attiva è senza dubbio
l'Edera che in occasione dei festeggiamenti del XX settembre, assieme
alle autorità militari e alle associazioni patriottiche, organizza
una due giorni di eventi sportivi al Mirabello, con serata di gala
prevista al teatro Municipale con la messa in scena della “Norma”.
Sempre il 21 settembre il
Reggio pareggia in amichevole con il Bologna allo Sterlino per 2 a 2
con doppietta di Cagnoli,
ma ormai i giochi sono fatti e il calcio cittadino sta finalmente per
riunirsi sotto un'unica bandiera.
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Il Giornale di Reggio - Nasce la Reggiana |
Il 25 settembre 1919 i
soci del Reggio Foot-Ball Kricket Club, dell'Audax e della Juventus,
“(...) desiderosi di combattere sui campi dello sport battaglie
degne del bel nome sportivo della nostra città” si riuniscono
e danno vita all'Associazione Reggiana Calcio.
Appena tre giorni più tardi la squadra della Reggiana disputa la sua
prima partita a Mantova: si gioca sotto una pioggia torrenziale e la
vittoria arride al Mantova per 3-0.
Così Il Giornale di Reggio
spiega i motivi della sconfitta:
“(...)
La vittoria dell'A.C.M. non può quindi stupire né demoralizzare,
perchè i nostri furono fortemente danneggiati dalla pioggia, dallo
stato del campo e dalla mancanza per quasi tutto il secondo tempo del
centro half Vacondio, contuso (…)”.
Sempre
lo stesso giorno, a Reggio Emilia, la seconda squadra della Reggiana
giocava contro i concittadini dello Sport Club Giovanile e quella
partita generò più di una polemica. In verità quell'incontro non
venne mai terminato per le reiterate e vibranti proteste dei
giocatori dello Sport Club Giovanile che ritenevano la rete della
Reggiana convalidata dall'arbitro segnata in fuorigioco. Le proteste
andarono avanti per così tanto tempo che i giocatori della Reggiana
abbandonarono il campo.
Il 3 ottobre nei locali del Caffè Falcelli in Piazza Grande durante
l'assemblea straordinaria veniva ratificato lo statuto societario:
finiva così quel lungo processo che iniziato una decina di anni
prima con i primi calci di alcuni ragazzini aveva portato alla
nascita della società che da quel momento avrebbe contraddistinto la
città di Reggio Emilia nel calcio italiano.