mercoledì 20 novembre 2024

IL TORNEO MILITARE DELLA VITTORIA (Parte I)

Nel primissimo mattino del 24 ottobre iniziava l'ultima offensiva italiana sul Monte Grappa. Era l'inizio della fine della guerra. I combattimenti furono da subito aspri e arrisero in un primo momento alle truppe italiane che riuscirono anche a catturare moltissimi soldati nemici. Sul punto relativo alla ripresa dei combattimenti sul fronte italiano interessante è la lettura del telegramma che Orlando invia all'ambasciatore italiano a Londra. Due gli aspetti nevralgici che si possono estrapolare. Il primo è che dell'attacco lo stesso governo italiano non ne voleva dare un risalto eccessivo per ragioni di ordine pubblico interno, poiché pendenti ancora le trattative per un armistizio era difficile per molte parti dell'opinione pubblica comprendere le ragioni di un nuovo spargimento di sangue.

Altro aspetto interessate è ciò che Orlando dice alla fine, quando cioè spiega come la grave situazione interna austriaca non abbia ripercussioni sulla saldezza dell'esercito: “(...) i dissensi interni dell'Austria non hanno alcuna ripercussione sulla solidità dell'esercito che anche jeri si difese con grande accanimento.”1 A riprova di ciò l'esercito austroungarico il 27 ottobre organizzava una massiccia controffensiva con furiosi assalti ma l'esercito italiano riusciva non soltanto a reggere ma conseguiva importanti successi.2 Il 29 ottobre in una riunione interalleata al Quai d'Orsay nel gabinetto del ministro degli Esteri francese Pichon venivano discussi alcuni dei punti enunciata da Wilson. Per quel che qua ci interessa, riguardo al punto IX Sonnino affermava senza mezzi termini che “tale redazione è insufficiente ai fini della sicurezza, pei quali anche ha combattuto l'Italia, e pertanto non è accettabile per parte nostra.”3 Sul fronte negli ultimi giorni di ottobre l'esercito austro-ungarico veniva rotto e si ritirava sul Tagliamento, mentre quello italiano marciava su Belluno e Vittorio Veneto dopo aver conquistato Conegliano4

Nella giornata del 31 ottobre dal quartier generale italiano venivano dettati i punti dell'armistizio con l'Austria-Ungheria. Il 1° novembre durante la conferenza interalleata Clemenceau leggeva una comunicazione raccolta via radio diretta a Wilson e al comandante in capo della marina americano nella quale i firmatari jugoslavi affermavano di essere in possesso di tutta la flotta austro-ungarica, chiedendo che essa fosse posta sotto la protezione degli Stati Uniti. Ciò provocò malumori in Sonnino il quale rilevava come le condizioni di armistizio approvate il 31 ottobre riguardassero pure la flotta austro-ungarica, mentre “oggi apprendiamo che essa è in mano degli jugoslavi. La loro idea di consegnarla ad uno solo degli alleati, nella fattispecie al presidente Wilson,non è felice.”5.

“Le nostre truppe hanno occupato Trento e sono sbarcate a Trieste. Il tricolore sventola sul Castello del Buon Consiglio e sulla Torre di San Giusto.”

Finalmente, domenica 3 novembre 1918 gli austriaci firmavano l'armistizio a Villa Giusti, le ostilità sarebbero cessate alle ore 15 di lunedì 4 novembre.

(...) i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.”

Con queste parole il generale Armando Diaz chiudeva il bollettino del 4 novembre 1918 delle ore 12, il bollettino della vittoria italiana sull'Austria-Ungheria6. Cessava così in suolo italiano il primo conflitto mondiale, mentre continuava ancora quella contro la Germania. I generali Foch, Di Robilant, Bliss e Wilson sempre durante quella riunione proposero quindi il seguente testo relativo alle condizioni di impiego delle forze alleate contro la Germania:

“(...) Sarà costituito senza indugio un gruppo di tre armate destinate ad operare al fronte bavarese; questo gruppo di armate si eleverà progressivamente, ed al più presto, ad un totale di trenta o quaranta divisioni, da prelevarsi dal fronte italiano, comprese le tre divisioni britanniche e le due divisioni francesi; questo gruppo di armate sarà posto sotto gli ordini di un ufficiale generale italiano; le tre armate saranno comandate da ufficiali generali delle singole nazionalità. (...)”7

Perché la Germania non si arrendeva ed era pronta ad un nuovo scontro navale. La popolazione tedesca era ormai stremata e provata dai lunghissimi e pesanti anni di guerra, tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre prima a Kiel e Willhelmshaven e poi nel resto del Paese iniziarono rivolte che portarono il 9 novembre 1918 alla fine della monarchia.

(Continua - 1)

 

1 DDI, Serie V, Vol. XI, n.749

2 Cfr. La Stampa del 28 ottobre 1918

3 ALDROVANDRI MARESCOTTI, LUIGI, Guerra diplomatica - Ricordi e frammenti di diario (1914-1919), Mondadori, Milano, 1939.

4 DDI, Serie V, Vol. XI, n.785

5 ALDROVANDRI MARESCOTTI, LUIGI, Op. Cit.; Cfr. DDI, Serie V, Vol. XI, n.807

6 Cfr. La Stampa del 5 novembre 1918

7 Ibidem

 

sabato 16 novembre 2024

SOLO UN GIOCO? OSPITE A OFFSIDE BOOK CLUB


 

Domenica 17 novembre, ore 14.30 alla Fabbrica del Vapore a Milano per Offside Fest Italia, vi aspetto per la presentazione di SOLO UN GIOCO? SCRITTI DI STORIA DEL CALCIO, il secondo Quaderno di Storie di football perduto uscito in occasione dei primi 10 anni del blog. Una raccolta di saggi brevi, ricerche, articoli e narrazioni che dalle origini del football in Italia arriva sino agli anni'50 del XX secolo.


Amici milanesi vi aspetto!!

giovedì 14 novembre 2024

📷 Album di football perduto: Italia - Belgio

 

Una fase dell'incontro disputato a Torino il 1° maggio 1913 tra l'Italia e il Belgio, con il capitano Milano I impegnato in una fase di gioco.

La partita è alquanto significativa nella storia della Nazionale italiana perchè per la prima volta ci si affida ad un "blocco" di giocatori provenienti da uno stesso club, nella fattispecie quello della Pro Vercelli, con implicazioni sul piano identitario meglio argomentate nel volume "Solo un gioco?-Scritti di storia del calcio".

Vince l'Italia 1 a 0 grazie alla rete segnata da Ara al 57°.


(Fotografia tratta da Lo Sport Illustrato)

lunedì 11 novembre 2024

SOLO UN GIOCO? OSPITE A OFFSIDE BOOK CLUB

 

Domenica 17 novembre, ore 14.30 alla Fabbrica del Vapore a Milano per Offside Fest Italia, vi aspetto per la presentazione di SOLO UN GIOCO? SCRITTI DI STORIA DEL CALCIO, il secondo Quaderno di Storie di football perduto uscito in occasione dei primi 10 anni del blog. Una raccolta di saggi brevi, ricerche, articoli e narrazioni che dalle origini del football in Italia arriva sino agli anni'50 del XX secolo.


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venerdì 1 novembre 2024

BUON COMPLEANNO JUVENTUS!

 

La data è convenzionale, non certa. Certo è invece che nell'autunno del 1897 dopo tante “riunioni”, partite, discussioni un gruppo di liceali si decise a fondare a Torino una nuova società che avrebbe avuto – per dirla come la raccontò una ventina d'anni più tardi dalle colonne di Hurrà Juventus Enrico Canfari, uno dei soci - “ (…) per iscopo lo sviluppo d'ogni ramo dello Sport”.

Sembra nulla all'epoca, ma quei ragazzi fanno nascere la Juventus.