1898, LE ORIGINI DEL FOOTBALL IN ITALIA: La Federazione e il
primo campionato
Se il 6 gennaio 1898 è
una data fondamentale per il gioco del football dalle nostre parti,
non si deve credere che non siano state giocate partite negli anni
precedenti. Per tutto il 1897 a Genova si gioca a Sampierdarena e a
Ponte Carrega; a Torino al Parco del Valentino o in Piazza d'Armi o
al Velodromo, e i giornali ne parlano e la gente inizia a fermarsi a
guardare questi eccentrici giovanotti correre dietro ad una sfera. E
nascono squadre. In quell'anno nella città sabauda vedono la luce lo
Sporting Club Juventus, su di
una panchina che poi diventerà famosa, e la Reale Società
Ginnastica.
Si
gioca, dunque. E Torino è il palcoscenico con più rappresentazioni.
Certo, è la città dove ci sono più squadre. E si provano soluzioni
ardite. Verso la fine del 1897, mentre alcuni studenti decidono che è
giunto il momento di fondare la Juventus, al Velodromo il marchese
Ferrero di Ventimiglia, Bosio e il ginnasta Falcheri, con le loro
rispettive squadre, si sfidano in un torneo. Rispettivamente il
Football Club Torinese, l'Internazionale e la Reale Società
Ginnastica – questa con anche la seconda squadra, in sostituzione
last minute
dell'Unione Pro sport di Alessandria.
Se a
Torino si giocava che era un piacere, a Genova non si era da meno.
Non solo Genoa Cricket and Athletic Club: infatti si segnala
l'organizzazione da parte della sezione football del Club Pedestre,
durante le gare sociali, di alcune rappresentazioni dimostrative di
incontri di football. Sempre a Genova, per i festeggiamenti del primo
centenario del Tricolore, la Federazione Ginnastica Italiana
organizzò il secondo campionato di giochi ginnastici, con inclusione
del football. Lo citiamo solo perchè la prima edizione – quella
del 1896 – venne vinta dall'Udinese ma fu bellamente ignorata dalla
Federazione del football, che da subito volle smarcarsi dal football
giocato dai ginnasti.
Questo
per dire che se la data d'inizio del calcio italiano viene fatta
coincidere con il 1898, non bisogna credere che non si giocasse – e
anche tanto – al football negli anni immediatamente precedenti. A
Torino, a Genova. Ma anche a Milano, a Udine, a Palermo e a Villa
Borghese, a Roma.
Però
il 1898 è davvero un anno decisivo.
Nascono
la Federazione e il campionato: scusa se è poco...
Ti ho
detto che all'inizio non sai con esattezza che è un inizio. Lo fai e
basta. Anche i dirigenti delle squadre che abbiamo citato lo hanno
fatto, e basta. Nel senso che non si sono preoccupati di lasciarci
delle memorie, delle tracce documentali. No, niente di tutto ciò.
Parlavano molto, all'epoca ma scrivevano poco o nulla i dirigenti
delle prime società. Ecco perchè non possiamo fare come gli
inglesi, che hanno una data e un luogo ben precisi da venerare ogni
volta che parlano dell'inizio del football. Noi non abbiamo il nostro
26 ottobre 1863. Però sappiamo che si iniziò a pensare ad una
federazione che avesse lo scopo di regolamentare l'attività delle
prime società già durante la gara del 6 gennaio 1898, di cui
abbiamo già parlato. Si discusse, se ne parlò successivamente in
occasione di altre partite e si giunse – il 26 febbraio 1898 –
alla definitiva costituzione della Federazione Italiana del Football,
a Torino. Primo presidente il conte D'Ovidio. Al contempo venne
indetto il primo campionato di football per la giornata del 8 maggio
1898: e questa sì, che è una data ove storia calcistica e storia
del Paese si incrociano per bene.
Quattro
squadre partecipanti: Società Ginnastica Torino (maglia blu con
striscia rossa orizzontale), Internazionale Torino (maglia a strisce
verticali bianconere), Genoa Cricket and Athletic Club (maglia
bianca) e Football Club Torinese (maglia a strisce verticali
giallonere)
Ci
volevano 25 centesimi quella mattina del 8 maggio per entrare al
Velodromo Umberto I, a Torino, per assistere alle eliminatorie, che
videro il prevalere dell'Internazionale sul Football Club Torinese
(1-0) e del Genoa sulla Ginnastica Torino (2-1). In virtù di questi
risultati si arrivò alla finale del pomeriggio: tre gli ordini di
posti per il pubblico, con prezzi che andavano dai 25 centesimi sino
ad 1 lira per godersi lo spettacolo dal palco.
Era
la prima finale del primo campionato di calcio italiano e se la
giocavano il Genoa e l'Internazionale di Torino. Mentre a Milano
quasi 130 persone che chiedevano lavoro ed un abbassamento del prezzo
del pane morivano sotto le cannonate dell'esercito, a Torino un
centinaio di spettatori poteva dire: “io ci sono”. Con tutta
probabilità, però, nessuno lo disse a nessuno, perchè quando è
l'inizio di qualcosa non lo sai mai. Lo fai e basta.
Come
già saprai, vinse il Genoa contro l'Internazionale per 2-1: nel
primo tempo passò in vantaggio la squadra genovese, nel secondo
tempo pareggiò quella torinese; nel primo dei due tempi
supplementari, Leaver riuscì a segnare la rete decisiva per i
genovesi.
Il
Genoa, quindi, fu la prima squadra a poter iscrivere il nome
nell'albo d'oro del campionato italiano di calcio, e lo farà anche
nei due tornei successivi.
A
dirla come si deve, è proprio una bella storia l'inizio del football
in Italia.
Non
lo pensi anche tu?
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