venerdì 4 maggio 2018

IL FOOTBALL DA CAPORETTO A VITTORIO VENETO

7. Il calcio militare (Parte I)

 
Con il nuovo anno – il 1918 – assistiamo ad un sempre maggior numero di incontri giocati da squadre composte da militari. Anche la stampa non manca di darne notizia, come fa La Domenica Sportiva circa una partita giocata al fronte tra una squadra composta da soldati inglesi, tra i quali anche alcuni professionisti e una formata da soldati italiani. Lo stesso giornale bene sintetizza il momento storico che lo sport e il mondo intero stanno vivendo:
(...) Lo sport borghese può anche attraversare un breve periodo di crisi. Cosa, però di breve momento; largamente compensata dall'attività che si spiega poco lungi dalle linee combattenti. Là, è tutta l'aristocrazia della gioventù e dello sport italiano, là è il fior fiore di nostra gente. Là si fa il grande sport. Al cospetto del nemico, sotto gli stessi tiri ed alle perfide insidie del nemico. (...)”
Di questi incontri improvvisati tra soldati alleati italiani, francesi e inglesi se ne giocano parecchi e spesso i giornali non perdono l'occasione per informare i propri lettori.
Nei primi giorni dell'anno l'Associazione Mantovana del Calcio aveva organizzato una partita benefica tra la propria squadra del Mantova e una squadra composta da militari inglesi del Team Football Liverpool, incontro che venne vinto dagli inglesi per 4-3. A Milano, negli stessi giorni venivano organizzate due amichevoli esibizione tra una squadra composta da giocatori della città meneghina ed una composta da giocatori provenienti dal resto della regione. Entrambe le partite vennero disputate al Velodromo Sempione1

Dall'altra parte dell'oceano, il presidente degli U.S.A. Wilson mostra sempre più preoccupazione per quanto i bolscevichi stanno mettendo in atto2, tanto che rompe gli indugi e l'8 gennaio tiene davanti al Congresso il famoso discorso che sarebbe passato alla storia come quello “dei 14 punti”, discorso che suscitò vastissima eco tanto da diventare, a guerra conclusa, base per il futuro riassetto mondiale. Uno in particolare dei 14 punti – il numero 9 – riguardava esplicitamente l'Italia là dove Wilson prevedeva una rettifica delle frontiere con l'Austria-Ungheria “secondo le linee di demarcazione chiaramente riconoscibili tra le due nazionalità”3.
Nel mondo dei footballers nostrani, invece, c'è da registrare il clamoroso colpo di scena che segue all'annullamento della gara tra Legnano e Internazionale: i lilla, puniti con lo 0-2 a tavolino per non aver voluto ripetere il match, decidono non solo di ritirarsi dalla Coppa Mauro ma di uscire dalla F.I.G.C. seguiti a cascata anche da U.S. Milanese, Nazionale Lombardia, Enotria Goliardo e Saronno4.
L'attività calcistica, a quel punto, si paralizza. Perlomeno quella federale, perchè al contrario prosegue quella organizzata dalla U.L.I.C. con le partite valide per la Coppa Albini e la Coppa Togni, giocate da squadre composte da ragazzini.


1 Cfr. La Domenica Sportiva del 13 gennaio 1918, n°2
2 DDI, Serie V, Vol. X, n.33
3 DDI, Serie V, Vol. X, n.60. Il discorso di Wilson comprendeva i seguenti 14 postulati:
1 - Pubblici trattati di pace, stabiliti pubblicamente e dopo i quali non vi siano più intese internazionali particolari di alcun genere, ma solo una democrazia che proceda sempre francamente e in piena pubblicità.
2 - Assoluta libertà di navigazione per mare, fuori delle acque territoriali, così in pace come in guerra, eccetto i casi nei quali i mari saranno chiusi in tutto o in parte da un'azione internazionale, diretta ad imporre il rispetto delle convenzioni internazionali.
3 - Soppressione, per quanto è possibile, di tutte le barriere economiche ed eguaglianza di trattamento in materia commerciale per tutte le nazioni che consentano alla pace, e si associno per mantenerla.
4 - Scambio di efficaci garanzie che gli armamenti dei singoli stati saranno ridotti al minimo compatibile con la sicurezza interna.
5 - Regolamento liberamente dibattuto con spirito largo e assolutamente imparziale di tutte le rivendicazioni coloniali, fondato sulla stretta osservanza del principio che nel risolvere il problema della sovranità gli interessi delle popolazioni in causa abbiano lo stesso peso delle ragionevoli richieste dei governi, i cui titoli debbono essere stabiliti.
6 - Evacuazione di tutti i territori russi e regolamento di tutte le questioni che riguardano la Russia... Il trattamento accordato alla Russia dalle nazioni sorelle nel corso dei prossimi mesi sarà anche la pietra di paragone della buona volontà, della comprensione dei bisogni della Russia, astrazion fatta dai propri interessi, la prova della loro simpatia intelligente e generosa.
7 - Il Belgio – e tutto il mondo sarà di una sola opinione su questo punto – dovrà essere evacuato e restaurato, senza alcun tentativo per limitarne l'indipendenza di cui gode al pari delle altre nazioni libere.
8 - Il territorio della Francia dovrà essere completamente liberato e le parti invase restaurate. Il torto fatto alla Francia dalla Prussia nel 1871, a proposito dell'Alsazia–Lorena, torto che ha compromesso la pace del mondo per quasi 50 anni, deve essere riparato affinché la pace possa essere assicurata di nuovo nell'interesse di tutti.
9 - Una rettifica delle frontiere italiane dovrà essere fatta secondo le linee di demarcazione chiaramente riconoscibili tra le due nazionalità.
10 - Ai popoli dell'Austria–Ungheria, alla quale noi desideriamo di assicurare un posto tra le nazioni, deve essere accordata la più ampia possibilità per il loro sviluppo autonomo.
11 - La Romania, la Serbia ed il Montenegro dovranno essere evacuati, i territori occupati dovranno essere restaurati; alla Serbia sarà accordato un libero e sicuro accesso al mare, e le relazioni specifiche di alcuni stati balcani dovranno essere stabilite da un amichevole scambio di vedute, tenendo conto delle somiglianze e delle differenze di nazionalità che la storia ha creato, e dovranno essere fissate garanzie internazionali dell'indipendenza politica ed economica e dell'integrità territoriale di alcuni stati balcanici.
12 - Alle regioni turche dell'attuale impero ottomano dovrà essere assicurata una sovranità non contestata, ma alle altre nazionalità, che ora sono sotto il giogo turco, si dovranno garantire un'assoluta sicurezza d'esistenza e la piena possibilità di uno sviluppo autonomo e senza ostacoli. I Dardanelli dovranno rimanere aperti al libero passaggio delle navi mercantili di tutte le nazioni sotto la protezione di garanzie internazionali.
13 - Dovrà essere creato uno stato indipendente polacco, che si estenderà sui territori abitati da popolazioni indiscutibilmente polacche; gli dovrà essere assicurato un libero e indipendente accesso al mare, e la sua indipendenza politica ed economica, la sua integrità dovranno essere garantite da convenzioni internazionali.
14 - Dovrà essere creata un'associazione delle nazioni, in virtù di convenzioni formali, allo scopo di promuovere a tutti gli stati, grandi e piccoli indistintamente, mutue garanzie d'indipendenza e di integrità territoriale.
4 Cfr. La Domenica Sportiva del 3 febbraio 1918, n°5

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