venerdì 26 gennaio 2024

Arpad Weisz e il tributo del calcio italiano all'infamia delle leggi razziali

 La seconda metà degli anni'30 del '900 calcistico italiano può plasticamente essere rappresentata dal duello tra il Bologna e l'Ambrosiana-Inter, dominatrici del campionato con – rispettivamente – tre e due scudetti portati a casa. In particolare il Bologna riesce a spezzare l'egemonia della Juventus del quinquennio grazie ad una squadra fortissima guidata da un allenatore del quale solo recentemente si è tornato a parlare: Arpad Weisz, ebreo cancellato dalle memorie dopo l'adozione delle leggi razziali fasciste. Sì perchè nell'autunno del 1938 si conclude un processo iniziato in estate che porta alla promulgazione delle leggi razziali, fortemente antisemite, con le quali anche il calcio dovrà fare i conti.

 

Nelle Giornate della Memoria ripubblico il racconto che avevo scritto per calciomercato.com e che potete leggere per intero QUI


 

 

martedì 16 gennaio 2024

17 gennaio 1909: il football dei pionieri a Reggio Emilia

 

A Reggio Emilia il calcio arriva un po' più tardi rispetto ad altre città emiliane, forse per un certo disinteresse della classe politica e amministrativa della città, forse perché distante dalle vie commerciali fatto è che mentre già dal 1898 si giocava un campionato organizzato dalla Federazione italiana calcistica, i reggiani poterono vedere il nuovo gioco solo a partire dalla seconda metà del primo decennio del Novecento. Le fonti fanno datare con una certa approssimazione quale “data zero” per il calcio a Reggio Emilia quella del gennaio 1909 quando il 17 gennaio viene offerta alla cittadinanza la prima dimostrazione di football di cui si ha notizia certa. Ciò di cui si parla è la prima esibizione pubblica di cui si ha notizia, ma presumibilmente già da tempo in città si giocava al football anche se i giornali dell'epoca non mettono in evidenza la cosa: erano gli studenti a giocarci nei pressi della Palestra Camparini, dietro la Basilica della Ghiara. A raccontarcelo, una quindicina di anni più tardi, è Luigi Barbieri in un lungo racconto del 1922: “Furono gli allievi delle Scuole medie i quali dopo le lezioni di «educazione fisica» apprese nella Palestra Camparini si portavano sul prato prospiciente e al lancio della «palla vibrata» cominciarono a preferire il giuoco del calcio.”1 Purtroppo per loro, nessun trafiletto sui giornali a testimoniare quelle partite e quelle corse a perdifiato rincorrendo un pallone.

Comunque, le protagoniste di quel 17 gennaio 1909 sono due società ginnastiche, la Forti per essere Liberi e il Club Sport Virtus che danno vita ad un incontro “sotto la tettoia del mercato nuovo”: per alcuni detto mercato nuovo viene identificato nel Foro Boario, per altri nel Mercato Bovino nell'attuale Viale Monte San Michele2. Le scarse e scarne cronache dell'epoca riportano di quella partita soltanto il punteggio (3 a 2 per la Forti per essere Liberi), ottenuto – si legge “alla terza ripresa”3: considerato che si trattava di due squadre ginniche, non è dato sapere con quali regole si sia giocato, tenuto conto che il football nel mondo della ginnastica aveva regole leggermente diverse da quello giocato sotto l'egida della Federcalcio, che si rifaceva alle regole della Football Association inglese.

Siamo dunque nel 1909, l'anno che certifica i primi, timidi, passi del football dei pionieri reggiani4.

 

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1 BARBIERI, LUIGI, Dalle origini, alla fondazione della maggiore Società locale: l'A.C. Reggiana, La Provincia di Reggio, Reggio nell'Emilia, n. 4-5, aprile-maggio 1922, pag,189

2 Sul punto e non solo Cfr. le varie pubblicazioni dedicate alla storia della Reggiana scritte nei vari anni, tra le altre: BARBIERI, LUIGI, Dalle origini, alla fondazione della maggiore Società locale: l'A.C. Reggiana, La Provincia di Reggio, Reggio nell'Emilia, poi ripreso in Forza Reggiana n. 3 del 7 ottobre 1956; DEL BUE, MAURO, Una storia Reggiana 1919-1945: Le partite, i personaggi, le vicende dai pionieri alla liberazione, Montecchio, 2007; GIOVANNINI, GIACOMO – MAZZALI, GIACOMO, La maglia granata, Ed. Il Voltone, Reggio Emilia, 2019; FANTICINI, EZIO – LIGABUE, ANDREA, La storia della Reggiana, Poligrafici Editoriale, Bologna, 1993; FERRARACCIO, ALFREDO – FONTANELLI, CARLO, La favola granata, Geo Edizioni, 2003; SERRA, LUCIANO, Maglia granata e calzoncini blu, in La Reggiana News n. 2 del settembre 1989

3 Cfr. L'Italia Centrale del 16-18 gennaio 1909. Per un ritratto di Enrico Camparini Cfr. L'Italia Centrale del 28 febbraio 1911

4 Per un esaustivo racconto degli anni pionieristici reggiani dalle origini alla fondazione dell'A.C. Reggiana cfr. BASSI, ALESSANDRO, Primi calci: il football dei pionieri a Reggio Emilia, apparso in www.storiedifootballperduto.blogspot.it, prima parte: https://storiedifootballperduto.blogspot.com/2019/09/il-secolo-granata-il-football-dei.html

giovedì 11 gennaio 2024

Biblioteca di football perduto

 

 

Sono passati ventuno anni dal primo titolo della Juventus. I bianconeri hanno come tecnico l’ungherese Karoly, e in campo un suo connazionale: Jozsef Viola. A loro viene a fare compagnia un terzo budapestino, Ferenc Hirzer, esimio goleador dotato di tecnica individuale sopraffina: dribbla come nessun altro, è veloce e agile come una gazzella.

Ma è anche la Juve del divino Combi, dell’elegante Rosetta, del capitano alato Bigatto, di ricciolo Munerati e del divo del cinema Pastore. E su tutti e tutto veglia Edoardo Agnelli, capostipite della famiglia che non abbandonerà mai i colori bianconeri.

La Juventus è una macchina da gol: ne realizza sessantotto nel girone di qualificazione, poi ne dà quattro al Bologna campione uscente e infine dodici all’Alba Roma, che incontra nella finalissima Nord-Sud.

Ma una tragedia macchia la bellissima stagione bianconera: Karoly muore cinque giorni prima della partita di spareggio contro il Bologna a causa di un attacco cardiaco. Era un gran signore, un uomo amato da tutti, un eccezionale intenditore di calcio.

 

TITOLO : 1925-1926 LO SCUDETTO UNGHERESE

AUTORE: Stefano Bedeschi

EDITORE: Urbone Publishing

ANNO PUBBLICAZIONE: 2024

PREZZO : 18 euro