lunedì 23 dicembre 2019

LA TREGUA DEL NATALE DI GUERRA DEL 1914

Siamo nel fronte occidentale, nelle Fiandre nei giorni di Natale del 1914. La battaglia che qualche settimana prima si è combattuta a Ypres ha del tutto chiarito che quella guerra non sarà una guerra “lampo” come enfaticamente si era previsto nei mesi estivi1.
STILLE NACHT/SILENT NIGHT. La trincea diventa così il destino di migliaia di soldati, l'unico orizzonte di giorni pieni di inverno e freddo, gelo e pensieri rivolti ai propri cari lontani centinaia di chilometri. Nulla, o quasi, ricorda ai soldati che ormai è Natale, se non qualche sparuto regalo recapitato dai famigliari. Spontaneamente qualcuno da dentro una trincea inizia a intonare qualche canto. Ben presto ci si rende conto che lo stesso viene fatto nella trincea opposta. 50 metri più in là, oltre quella “terra di nessuno” cosparsa di cadaveri che non avevano avuto sepoltura. E allora pare naturale alzare il volume, osare un canto più potente, più corale. E dall'altra parte rispondono non con le pallottole, ma ancora con struggenti note di carole natalizie, sino a fondersi in un canto di pace che affratella quelle povere persone costrette lontano da casa in una gelida notte di guerra.
Già La Stampa nel numero del 27 dicembre riportava una corrispondenza del Times secondo il quale i soldati britannici celebrarono il Natale nelle trincee delle Fiandre:
Appena apparve l’alba del giorno santo, alti canti religiosi si levarono sull’immenso campo di battaglia (…). Assai spesso, ai canti dei soldati britannici rispondevano i canti dei tedeschi dalle loro trincee. E più di una volta, assicura il corrispondente, i due canti parvero modulati nella stessa cadenza, benchè i sentimenti e i cuori fossero ben discordi e diversi.2
Poi la storia diventa leggenda, o quasi.
IL PALLONE DELLA PACE. Da numerosi racconti di sopravvissuti pare che alla mattina alcuni soldati dei due schieramenti abbiano trovato un accordo per una breve tregua e a suggello di tale accordo così, come d’incanto, pare sia sbucato un pallone. Naturale conseguenza fu di dare vita ad un incontro di calcio in quella “terra di nessuno” che stava tra le due trincee nemiche. Dopo aver dato degna sepoltura ai caduti il pallone iniziò a rotolare tra i cavalli di frisia e il cielo e i soldati dei due schieramenti gli correvano dietro, finalmente liberi, anche se solo per poche ore, di non pensare all'incubo quotidiano.
Con i primi giorni del 1915 alcuni giornali inglesi resero noto ciò che accadde quella notte con la pubblicazione di stralci di lettere di soldati che parlavano anche di quella partita. Il Bolton Chronicle del 2 gennaio, per esempio, riportava uno stralcio di una lettera:
A very interesting letter has been sent by Mr J A Farrell, a Bolton Post Office employee. The letter is sent to the Post Office and reads: ‘…In the afternoon there was a football match played beyond the trenches, right in full view of the enemy’…” 3
Tanti soldati nelle loro lettera ricordano volentieri quei momenti e quella partita: già il Times del 1° gennaio 1915 ne parla e riporta uno stralcio di una lettera di un anonimo soldato inglese dalla quale pare che quella partita sia terminata 3-2 per i tedeschi4.
IL RICORDO DELLA TREGUA DI NATALE 100 ANNI DOPO. Tra gli altri, di quel che accadde nel Natale del 1914 nelle Fiandre da menzionare il film Joyeux Noel uscito nel 2005, diretto da Christian Carion.

Nel 2009 il gruppo musicale finlandese neo-prog Pax Romana inserisce nel suo album “And the dance begins again” una canzone che riprende la poesia A Christmas carol from Flanders del poeta Frederick John Niven

 
Infine come non poter ricordare il commovente corto pubblicitario realizzato dalla catena di supermercati inglese Sainsbury's per il periodo natalizio del 2014

Tanti cari auguri di buon Natale e splendido inizio di 2020 a tutti voi!






1ALESSANDRO, BASSI, 1915. Dal football alle trincee, Bradipolibri Editore, Ivrea, 2015
2Cfr. La Stampa del 27 dicembre 1914
3Cfr. Bolton Chronicle del 2 gennaio 1915
4Cfr. http://www.christmastruce.co.uk/christmas-truce-football-match/

OFFTHEPOST - Antologia 2019

E' disponibile l'ebook gratuito che raccoglie le 40 migliori storie di Calcio del 2019 raccontate da 40 autori d'eccezione. 
Felicissimo che tra queste vi sia la mia che ho scritto in occasione dei festeggiamenti per il Centenario Granata della AC Reggiana 1919 : "1913: quando a Reggio Emilia ci innamorammo del football (e costruimmo pure uno stadio)".
Grazie infinite a OFFSide Festival!!

L'antologia la potete scaricare gratuitamente QUI
Buona lettura!!


domenica 15 dicembre 2019

IL SECOLO GRANATA. IL MURTALES AL MIRABELLO


Cento anni di storia della Reggiana raccontati sui muri dello storico Stadio Mirabello dai due murales dove sono raffigurati i personaggi più rappresentativi che hanno fatto la storia del club granata: dal papà Severino Taddei al professore Catalani sino ai "migliori anni della nostra vita" guidati da Marchioro.

 

mercoledì 11 dicembre 2019

Dai pionieri sino alla Coppa Intercontinentale e Toyota Cup: ecco la storia del Mondiale per Club

Al via oggi l'edizione 2019 della Coppa del Mondo per Club FIFA: vediamo quali sono state, negli anni, alcune tra le varie competizioni organizzate con lo scopo di assegnare il titolo – più o meno platonico – di campione sovranazionale.
A poche ora dal via ne parlo QUI per calciomercato.com

martedì 26 novembre 2019

Biblioteca di football perduto

"L'impossibilità di essere normali è un bene o un male? Come per molti aspetti della vita, dipende. Specialmente se il giudizio sulla normalità o sul suo contrario arrivano a posteriori, dopo molti anni, e in un contesto completamente diverso dal punto di vista mediatico. Remo Gandolfi va ad esplorare personaggi al limite, spesso oltre il limite, e sono i Mavericks cioè i cavalli pazzi, e quelli che anche senza aver fatto nulla di rivoluzionario sono diventati eroi popolari, calciatori il cui ricordo permane al di là del loro talento. Eroi di culto, sopravvissuti nel ricordo alla fine della loro carriera e in alcuni casi ingigantiti dal tempo oltre i loro meriti: ma quando si ha la passione per un calcio che non esiste più, inghiottito dalla globalizzazione tra le risate di scherno di molti verso chi non si vuole prestare al gioco, è cosa buona e giusta mantenere e incrementare la memoria di chi ha fatto parte di periodi irripetibili della storia del calcio inglese. La domanda che viene posta proprio alla fine del profilo di molte di queste storie è quella che ci poniamo noi: dove sarebbero arrivati questi "cavalli pazzi" se avessero avuto una testa diversa?" (Roberto Gotta).

Prefazione di Sandro Piovani.
Postfazione di Roberto Gotta.
Editore: Gianluca Iuorio Urbone Publishing
Euro 15,00

sabato 23 novembre 2019

ALBUM DI FOOTBALL PERDUTO


TORINO-INTERNAZIONALE, aprile 1915
 
 
 
Per la prima giornata del girone finale del nord del campionato 1914/15 i favoriti alla vittoria finale del Torino vengono fermati in casa sul 2 a 2 dall'Internazionale che riesce a rimontare il doppio svantaggio.
(fotografia tratta da Lo Sport Illustrato)

lunedì 18 novembre 2019

Meisl: arbitro, allenatore, dirigente, inventore delle coppe europee e del mitico Wunderteam


Considerato non a torto uno dei più influenti personaggi del calcio della prima metà del XX secolo, Hugo Meisl ha attraversato l'età pionieristica del football europeo prima da calciatore, poi da arbitro e quindi da allenatore e dirigente. A lui si deve l'invenzione di due coppe europee dell'epoca e la nascita del famoso Wunderteam austriaco. 
Per continuare a leggere il nostro pezzo pubblicato su calciomercato.com cliccare QUI

venerdì 8 novembre 2019

Biblioteca di football perduto

DDR,la guerra fredda del football


Lo sport nella DDR costituiva un parametro imprescindibile per stabilire la superiorità del socialismo reale nei confronti del capitalismo. I successi riportati in campo sportivo erano tra i maggiori motivi di vanto del credo politico della Germania Est ed anche il calcio occupò un posto peculiare in quelle priorità prestabilite. Trionfare ai danni delle squadre dell’ovest era un risultato a cui le istituzioni tenevano moltissimo, e che anzi lavoravano ai fini del raggiungimento di quei successi stessi. Vincere poi contro le formazioni della Germania Ovest aveva un significato politico e sociale ancora maggiore. Era la guerra fredda del football, che avrebbe occupato un ruolo di non poco conto nella delicata fase storica delle due Germanie.


Autore VINCENZO PALIOTTO
Edizione Urbone Publishing
Formato:  Libri Cartacei
Pagine:  134
Codice ISBN:  978-88-32230-12-3
Anno di pubblicazione:  2019

 

mercoledì 30 ottobre 2019

ALBUM DI FOOTBALL PERDUTO

JUVENTUS – GENOA, dicembre 1923
La fotografia ritrae un momento dell'incontro valido per la 9° giornata di andata del Girone A del campionato 1923/24.


Juventus - Genoa (Il Calcio)
 
La partita sul campo terminò con la vittoria per 2 a 1 della Juventus con reti di Grabbi e Rosetta, ma venne successivamente assegnato lo 0-2 a tavolino a favore del Genoa per la nota vicenda che riguardò proprio “Viri” Rosetta. Il caso di professionismo che riguardò il giocatore ex vercellese comportò la sconfitta a tavolino per ben tre partite della Juventus, sentenza che costò ai bianconeri la corsa verso la finale.
Per saperne di più sul "caso Rosetta" si può leggere il mio racconto per calciomercato.com  QUI

venerdì 18 ottobre 2019

IL SECOLO GRANATA. CANTANDO PER LA REGGIANA

Davvero tante le canzoni e gli inni più o meno ufficiali che sono stati composti in onore della Reggiana Calcio nei suoi cento anni di vita.
Il primo di questi inni viene composto nell'estate del 1941 dall'ex granata Silvio Bandini e da Ada Ferretti – che si firmano “sbaf”. Come racconta Luciano Serra nel suo Maglia granata e calzoncini blu questa composizione viene distribuita durante la partita giocata al Mirabello contro lo Spezia1.

Per arrivare però all'inno forse più amato e più famoso, occorre attendere il 1975 quando prima di Reggiana-Perugia al Mirabello viene suonato Reggiana Reggiana eseguita dal noto gruppo reggiano dei “Selvaggi” e composto dal maestro Dante Torricelli con testo di Enzo Magistro2.
Per decenni questo inno risuonerà prima di ogni incontro casalingo dei granata.



Con la promozione di inizio anni'90 in serie A vengono scritte molte canzoni: senza voler qui essere esaustivi, ne ricordiamo alcune.
Nel giugno del 1993 il gruppo reggiano “Artistitaliani” incide il brano Grande Reggiana con testo di Fontanesi su musica di Formentini, in occasione della storica promozione dei granata di “Pippo” Marchioro in serie A.


Per il campionato di serie A 1993/94 il noto DJ Bonvi incide un inno di grande successo Regia facci un gol che risuona al Mirabello in occasione di tutte le partite casalinghe di quello storico e indimenticabile campionato.


Sul finire degli anni'90 il compianto Kikko D'Angiò scrive uno degli inni più amati dalla tifoseria granata 

 
Molte le canzoni che vengono scritte per i granata nel corso di questi primi venti anni del XXI secolo. Tra le altre va ricordato l'inno Dai Reggiana Dai! cantato dagli stessi calciatori della Reggiana, quell'anno in serie C/2

  
Dell'ottobre del 2015 è la canzone Scende in campo la Regia composta dalla band “Chris & Giulio”, suonata per la prima volta al Città del Tricolore in occasione dell'incontro di campionato  Reggiana-Cremonese. Tre anni più tardi – dopo il fallimento dell'estate 2018 e il cambio di denominazione della società in Reggio Audace – viene composto dal quartetto reggiano "Quadret in brod" un novo inno rock presentato nell'autunno dello stesso anno.
Infine, in occasione del centenario granata, nel settembre del 2019 “The Bawbags” firmano il nuovo inno della Reggiana 100 che viene presentato su youtube la sera del 24 settembre in occasione della festa per i cento anni della Reggiana.












1Cfr. SERRA, LUCIANO, Maglia granata e calzoncini blu, in La Reggiana News n. 4 dell'ottobre 1989
2Cfr. Forza Reggiana del 16 febbraio 1975

domenica 6 ottobre 2019

Heriberto Herrera, il duro passato dalla Juve all'Inter: convinse Fraizzoli a vendere Suarez e scatenò la rivolta




Non solo Antonio Conte. Nella centenaria storia di Juventus e Inter, il leccese non è il primo allenatore ad essersi seduto sulle panchine di entrambe: tra i tanti ricordiamo Trapattoni, Picchi, Foni, Marcello Lippi. E Herrera. Heriberto Herrera, personaggio scorbutico, duro, intransigente e inflessibile però anche forse mai compreso sino in fondo, nei suoi anni italiani ha fatto vedere a sprazzi quel calcio che una ventina di anni più tardi tutti avrebbero inseguito. Mal sopportato dai suoi calciatori, ha avuto modo di segnare gli anni tra la fine dei '60 e gli inizi dei '70 sedendosi – con opposte fortune – sulle panchine di Juventus e Inter.
 
Ne parlo per calciomercato.com QUI



martedì 1 ottobre 2019

90 MINUTI CON LA STORIA DELLA A.C. REGGIANA

In occasione del centenario della fondazione della Ac Reggiana, Istoreco propone alla cittadinanza sabato 5 ottobre una passeggiata guidata sui luoghi della storia della Reggiana in città.
La partenza è fissata per le ore 16 a Reggio Emilia in piazza Prampolini davanti al Reggiana Calcio Store.


 
La passeggiata sarà anche l'occasione per conoscere la nuova stanza del Museo digitale dedicata alla Reggiana inserita nei filoni tematici di Livello9 - Museo virtuale dei luoghi del '900 a Reggio Emilia progettato da Istoreco esplorabile sul sito www.livello9.it
Saranno presenti Nico Facciolo e una delegazione della società Reggio Audace F.C. per il Centenario Granata.
Per info:
0522 437327
staff@istoreco.re.it
www.istoreco.re.it
www.livello9.it


Guarda l’anteprima della stanzadedicata alla Reggiana:




giovedì 26 settembre 2019

Oggi è il compleanno del catenaccio: ecco la storia del suo inventore, che non era italiano...


Il 26 settembre del 1905 in una Vienna che rapidamente sul finire del secolo precedente era diventata uno dei centri culturali più importanti d'Europa, scossa dalle nuove teorie di Freud e dall'affermazione dello Jugendstil, nasce Karl Rappan considerato l'inventore del verrou, il modulo di gioco calcistico che ha caratterizzato buona parte del XX secolo.
Ne scrivo oggi QUI per calciomercato.com


martedì 24 settembre 2019

IL SECOLO GRANATA. IL FOOTBALL DEI PIONIERI A REGGIO EMILIA (Parte II)

Il football a Reggio dalla Grande guerra all'Associazione Calcio Reggiana


Nel 1914 per la prima volta una squadra reggiana si iscrive ad un campionato federale, è il Reggio F.C. che partecipa al campionato emiliano di promozione. Il torneo è suddiviso in vari gironi regionali, il Reggio viene inserito in un girone con i carpigiani della Jucunditas e i modenesi dell'Audax. L'esordio è a Carpi, il Reggio perde 2-1 l'8 marzo; la domenica successiva non gioca la partita in programma con l'Audax per...mancanza dell'arbitro ufficiale: “(...) Domenica scorsa doveva aver luogo la seconda giornata del campionato a Reggio col match Reggio-Audax, ma l'incontro ufficiale è mancato per il non intervento dell'arbitro – dove si vede che la prudenza non è mai troppa! - e si è svolto invece un incontro amichevole, chiusosi con esito pari per 1 a 1”1.
Dopo la forzata sosta il Reggio il 29 marzo alla Badia si prende la rivincita sui carpigiani della Jucunditas battendoli 2-1, ma sciupa la domenica successiva l'aggancio in vetta alla classifica pareggiando 1-1 sul campo neutro di Carpi contro l'Audax. Con ancora una sola partita da giocare il Reggio ha 3 punti in classifica contro i 4 della Jucunditas che il 19 aprile può conquistare la promozione nel caso vinca contro l'Audax. Cosa che puntualmente...non accade perchè il 19 aprile la Jucunditas in un tempo da lupi perde inaspettatamente 1-2 rimettendo così in gioco il Reggio che il 26 aprile in casa ha la possibilità battendo l'Audax di vincere il girone.
JUCUNDITAS 4
REGGIO 3
AUDAX 3
E invece alla Badia è una disfatta per il Reggio che dopo aver chiuso in parità 1-1 il primo tempo, cede di schianto nella ripresa e perdendo 1-4 dice addio al sogno di vincere il torneo di Promozione2.
Nel giugno del 1914, mentre l'Europa inizia a fare i conti con la deflagrazione di una crisi che ben presto porterà il continente prima e il mondo poi dentro un conflitto drammatico, alcuni soci dissidenti del Reggio si unisco alla squadra del Brenno e danno vita ad una nuova squadra cittadina, la Juventus Reggio, con maglia nera bordata di bianco e stella bianca sul petto, che esordisce al Mirabello domenica 21 giugno battendo 4-1 la squadra riserve dell'Audax di Modena3. La Juventus è una società ambiziosa che riesce ad attrarre a sé numerosi giocatori tra i quali alcuni degli elementi migliori del Reggio, tra i quali Bietti, Vacondio, Gibertoni e Bertani. Intanto il 27 giugno per il Reggio F.C. vengono eletti Luigi Cammarosano presidente e commissari sportivi Ulderico Pedroni e Roberto Farioli4.
Il Calcio - Società federate a tutto il 15.10.1914
Alla ripresa dell'attività dopo la pausa estiva Juventus e Reggio si iscrivono entrambe al campionato di Promozione 1914/15 organizzato dal Comitato Regionale Veneto-Emiliano suddiviso in due gironi, uno veneto ed uno emiliano5. Il Giornale di Reggio nell'edizione del 20 dicembre così si esprime sulle due squadre cittadine: “(...) al Juventus nuoce la leggerezza della squadra che inoltre è ancor nuova a duri cimenti; il Reggio sarà invece «andiccapato» dall'assenza di ben cinque giocatori attualmente sotto le armi”6. L'esordio dunque è fissato per domenica 20 dicembre, quando il Reggio vince nella nebbia della Badia 1-0 contro il Mantova con rete di Lumetti alla mezzora della ripresa, mentre la Juventus va a perdere 2-0 a Carpi contro la Jucunditas7. Giusto il tempo di smaltire l'emozione dell'esordio che per la domenica successiva il torneo mette in calendario la prima stracittadina ufficiale tra il Reggio e la Juventus. Il pubblico, che nel frattempo si è diviso nelle simpatie tra le due squadre reggiane, è assoluto protagonista, tanto che Il Giornale di Reggio nel numero del 29 dicembre deplora alcuni atteggiamenti dei soci e simpatizzanti juventini8. Apriti cielo! Il giorno successivo il Consiglio Direttivo della Juventus scrive una piccata lettera al giornale evidenziando che non fu “(...) il pubblico juventino a promuovere disordini, bensì i sostenitori del Reggio F.C. che, non badando a spreco di energie, offesero continuamente e arbitro e giocatori, provocando gli ospiti juventini”: insomma, se derby dev'essere che lo sia a tutti i livelli!9 A quel punto giusto il tempo del brindisi di mezzanotte che già sul numero del 1° Gennaio Il Giornale di Reggio ospita la replica del Consiglio Direttivo del Reggio che analiticamente non solo respinge le accuse juventine ma articola in tre punti il contegno offensivo e provocatorio di spettatori e dirigenti nero stellati10. Si indulge in questa sede sull'accaduto perché pare piuttosto paradigmatico di quale fosse il clima che in quegli anni c'era attorno ai campi da calcio: a Reggio si iniziava con quel match, nel resto del Paese già da alcuni anni gli animi si erano fatti piuttosto accesi.
Il Calcio del 15 gennaio 1915
Che la dirigenza del Reggio fosse piuttosto focosa ne è testimonianza diretta il bollettino ufficiale della F.I.G.C. che nel numero del 15 gennaio 1915 riporta le deliberazioni della seduta del 30 dicembre nella quale il Comitato Regionale Veneto-Emiliano ammoniva ufficialmente il Reggio F.C.
“a provvedere affinché la sua Segreteria abbia a tenere un contegno più rispettoso verso i Comitati Regionali, e più ossequente verso i deliberato di questo C.R. a scanso di provvedimenti disciplinari”. Insomma una bella lavata di capo che – peraltro – non pare abbia suggestionato più di tanto i dirigenti reggiani se è vero che nella seduta successiva del 5 gennaio il Comitato Regionale respingeva il reclamo avanzato dal Reggio perché non presentato secondo norma e si invitava “nuovamente questa società a voler provvedere, entro il 10 corr. ad uno spogliatoio per l'Arbitro, nel suo campo”11.
Per la partita del 3 gennaio contro la Jucunditas alla Badia ricoperta di neve viene aperta una porta all'altezza di via Campo Marzio per il “passaggio dei pedoni alla strada di circonvallazione”12 e il pubblico ne approfitta, tanto che molto numeroso assiste alla gara che non ebbe storia con i carpigiani che con due reti per tempo vinsero 4 a 0. Interessante qua riportare ciò che accade al termine dell'incontro:
(...) Alla fine della gara parte del pubblico, composta di ragazzi improvvisò una dimostrazione ostile all'arbitro a base di fischi e di innocue palle di neve quando questi salì sulla carrozza che lo accompagnò alla stazione assieme ai dirigenti del Reggio.”13
Episodi questi che ebbero ripercussioni nel Comitato Regionale. Infatti nella seduta del 12 gennaio il Reggio veniva multato di L.25 per “violenze del pubblico contro l'Arbitro (…) con avvertenza che qualora tali incidenti dovessero ripetersi, questo R.C. dovrà prendere più gravi provvedimenti.”14
Quel torneo fu molto avaro di soddisfazioni per le due compagini reggiane, la Juventus riuscì a vincere una sola partita, proprio il “derby” contro il Reggio del 17 gennaio giocato sul campo neutro dell'Audax di Modena grazie alla rete di Guidetti15, mentre il Reggio dopo le due vittorie nelle prime due partite, infilò soltanto sconfitte, così che la classifica finale del torneo fu la seguente:
JUCUNDITAS 10
MANTOVA 8
REGGIO 4
JUVENTUS 2
Juventus Reggio 1914/15
Oggettivamente c'era da ripensare l'idea di avere due squadre in una città piccola come Reggio Emilia, ma in un primo momento l'unico pensiero era quello di ottenere la supremazia cittadina. La dirigenza juventina così scriveva al Giornale di Reggio nell'aprile del 1915:
(...) La Juventus Foot-Ball Club di Reggio benchè moralmente detenga il titolo di campione reggiana avrebbe tanto piacere di detenerlo di fatto, incontrandosi in un match colla consorella Reggio Foot-Ball Club, ma siccome questa, per due volte non ha accettato ai nostri inviti di un incontro, la Juventus F.B.C. si crede in dovere di detenere questo titolo senz'altro.”16
Ulderico Pedroni il giorno successivo rispondeva secco che “i campionati non si sono mai disputati in gare amichevoli” a sottolineare che il Reggio avrebbe risposto soltanto ad una sfida ufficiale. Insomma, punzecchiature e scaramucce che portarono ad organizzare la sfida. Sfida che si disputò domenica 16 maggio al campo della Badia, nella stessa giornata in cui a Roma il Re annunciava di non aver accettato le dimissioni del Presidente del Consiglio Salandra e da lì a una settimana l'Italia sarebbe entrata in guerra. Guerra che aveva già chiamato alle armi molti giovani calciatori, un paio dei quali dello stesso Reggio che alla sfida con la Juventus si presentò mancante di vari giocatori, tra i quali Iori e Roveri già arruolati17. L'incontro tanto auspicato e tanto atteso in realtà non ebbe storia: i bianconeri juventini segnarono tre reti nei primi minuti di gioco con Bertani, Cagnoli e Corradi, mentre il Reggio riuscì a segnare il goal della bandiera con Carmi sul finire del primo tempo per il 3 a 1 finale a favore della Juventus18. Il “giallo” era però dietro l'angolo. La settimana successiva, per indisponibilità del Mirabello, la Juventus non si presentava alla gara di ritorno e tanto bastò al Giornale di Reggio per scrivere che il titolo di campione reggiano non poteva essere assegnato19. La questione della supremazia reggiana tra le due società resterà per sempre aperta: la guerra riduce, a Reggio come in tutta Italia, l'attività sportiva e sempre più giovani calciatori partono per il fronte; in più il Reggio deve fare i conti con i soliti problemi finanziari e la Juventus con il fatto che non ha più l'utilizzo del Mirabello e così le due società si trovano concordi sulla necessità di unirsi per mantenere vivo il gioco del calcio in città. Prima, però, pare importante parlare di una partita che si disputò domenica 13 alla Badia il cui ricavato venne devoluto ai comitati cittadini di preparazione civile. L'incontro rientra in una vasta casistica di incontri calcistici benefici che caratterizzarono tutto il periodo bellico in tutta la Penisola, tanto che anche la Nazionale di calcio giocò alcune di queste partite20. Domenica 13 giugno, dunque, al campo della Badia si incontrarono per questo match benefico il Reggio F.B.C. e il Modena che all'epoca era un'ottima squadra e che nella stagione successiva del 1915/16 avrebbe conteso sino all'ultimo al Milan la conquista della Coppa Federale. Come detto l'incontro era a scopo benefico e Il Giornale di Reggio non mancò di sottolineare questo importante aspetto:
(...) Come siamo certissimi che il bel sesso non mancherà di rendere gaia la partita con la sua presenza in ispecie che la Direzione del Reggio f.b.c., con giusto e cavalleresco pensiero, ha tolto alle signore e signorine, per questa manifestazione, il libero ingresso al campo, dando loro agio di poter personalmente rispondere alla beneficenza.”21
Come accennato, Reggio e Juventus dopo essersi data battaglia per oltre un anno decidono che per la sopravvivenza di entrambe è necessario unire le forze. Così sabato 18 dicembre le due società sanciscono la loro fusione: “(...) Di comune accordo venne stabilito che la Società porterà il nome di Reggio Football Club, avendo però il colore della maglia nero con risvolti bianchi.” Il giorno successivo il “nuovo” Reggio esordiva a Modena vincendo 2 a 1 contro l'Audax22.
Con il 1916 il Reggio F.C. si iscrive alla Coppa Emilia assieme a Bologna, Audax Modena, Fortitudo Bologna e Modena.
La prima giornata vede la vittoria del Reggio sull'Audax per 2-0, mentre l'incontro tra Bologna e Fortitudo viene sospeso dopo 25 minuti per un forte temporale. Il Reggio, dalle cronache de La Gazzetta dello Sport gioca molto male ma la sua superiorità è talmente evidente che con una rete per tempo non ha difficoltà a vincere la partita: dopo pochi minuti Cagnoli firma l'1-0 e al 25° della ripresa Tomasina fissa il punteggio sul 2-0 finale23. La domenica successiva il Reggio espugna il campo fuori Porta Zamboni a Bologna imponendosi 1-0 sulla Fortitudo. I bianconeri reggiani sono privi di Tomasina e del portiere Galliano e soltanto a due minuti dalla fine riescono a segnare la rete della vittoria con Bertani, con un colpo di testa su cross dalla destra di Spizzo24.
La competizione procede spedita e il programma della terza giornata prevede un turno di riposo per il Bologna: ne approfitta il Reggio che a domicilio sul campo della Badia batte il Modena 2-1 allungando solitario in testa alla classifica. Subito in vantaggio il Modena con una rete di Gay, rinforzo proveniente dalla Pro Vercelli, alla mezzora un palo di Tomasina viene ribattuto in rete da Bertani per il provvisorio 1-1. Nella ripresa ancora Bertani al 72° approfittando di un'uscita infelice del portiere modenese segna il definitivo 2-1 a favore del Reggio25.Domenica 21 maggio il Reggio riposa e affronta in amichevole il Parma rinforzato dal noto attaccante Fresia, primo calciatore italiano a giocare in Inghilterra e da Lissone portiere del Genoa. La vittoria va ai bianconeri del Reggio per 2-1. 
Durante la settimana il Comitato Regionale Emilia che sovrintende all'organizzazione della manifestazione per conto della F.I.G.C. delibera l'annullamento della partita del 30 aprile vinta dal Reggio sull'Audax prescrivendone la ripetizione nel giorno in cui si sarebbe dovuta recuperare la partita tra Bologna e Fortitudo sospesa sempre nella prima giornata26.
Il match Reggio – Audax è stato annullato per mancanza di tessere di diversi giocatori di ambedue le squadre. La gara si ripeterà sul campo del Reggio F.B.C. il prossimo giugno.”
Pertanto la classifica diventa la seguente:
REGGIO 4 2 giocate, 2 vinte
BOLOGNA 4 2 giocate, 2 vinte
MODENA 2 3 giocate, 1 vinta, 2 perse
AUDAX 2 2 giocate, 1 vinta, 1 persa
FORTITUDO 0 3 giocate, 3 perse
Con questa nuova classifica domenica 28 maggio è in programma il big match della Coppa Emilia al campo della Badia tra il Reggio e il Bologna, mentre a Modena, sotto una pioggia torrenziale, i gialloblu del Modena regolano l'Audax per 4-2. Come detto la partita di cartello della giornata si gioca alla Badia per la supremazia nella Coppa. Il Reggio F.C. si presenta con questa formazione:
GALLIANO; BIETTI, VACONDIO; BOIARDI, TADDEI, GOBBI; SPIZZO, TOMASINA, CAGNOLI, BERTANI, GUIDETTI.
Il Bologna parte veemente e al 20° si porta in vantaggio con Badini. Il Reggio non si dà per vinto e al 40° riesce a pareggiare con Cagnoli e chiudere così il primo tempo sul punteggio di 1-1. la ripresa è tutta a vantaggio dei reggiani che nel breve volgere di un paio di minuti, tra il 15° e il 17° chiudono l'incontro. Protagonista assoluto è l'ex giocatore del Roman Tomasina che non solo segna la doppietta vincente per i bianconeri reggiani, ma si fa anche espellere lasciando i suoi compagni in 10 per l'ultima mezzora dell'incontro. Pur in inferiorità numerica il Reggio è padrone dell'incontro e va vicino a segnare anche la quarta rete con Bertani27. Dato il deliberato del C.R.E., il girone di andata si chiude il 1° giugno con la ripetizione della prima giornata. Nessun risultato a sorpresa, tanto che il Bologna ha la meglio sulla Fortitudo (3-2) e il Reggio regola ancora 2-0 i modenesi dell'Audax. Entrambe le squadre si presentano molto rimaneggiate, il Reggio con molti della seconda squadra e l'Audax addirittura gioca tutta la partita in 9 uomini. La superiorità del Reggio è assoluta e senza nessuno sforzo segna una rete per tempo con Taddei e Bietti, consolidandosi così solitaria in vetta alla classifica28.
Il girone di ritorno inizia domenica 4 giugno con il ritorno a campi invertiti delle partite giocate appena 3 giorni prima. Frizzante l'incontro di Modena tra l'Audax e il Reggio, sferzato da un forte vento. Subito in vantaggio gli ospiti con Cagnoli che “da metà campo riesce, dribblando gli avversari, a portarsi sotto la porta dell'Audax e con un bel tiro marca il goal.29L'inizio del secondo tempo è tutto modenese che con un uno-due micidiale ribalta il risultato. Il Reggio non demorde, si riprende e prima pareggia con Spizzo e quindi segna la rete della vittoria con Tomasina. Il copione non prevede sorprese neppure sull'altro campo, dove la Fortitudo cede 3-1 al Bologna. Ormai il destino della coppa è scritto: se la giocheranno Reggio e Bologna. Anche nella giornata successiva queste due squadre non conoscono cedimenti e vincono le loro rispettive gare, il Bologna regola 3-2 il Modena, il Reggio liquida la formalità Fortitudo con un perentorio 3-0 grazie alle reti di Bertani dopo una favolosa discesa dalla prima linea reggiana, Tomasina e Guidetti. Peccato soltanto per l'afa opprimente che ha reso meno interessante, stando alle cronache dell'epoca, il match per il numeroso ed elegante pubblico che ha affollato la Badia.
La domenica successiva il Bologna riposa e il Reggio ne approfitta per allungare deciso in classifica, vincendo a Modena una fondamentale partita. Dopo mezzora Casalini “dall'ala destra segna un magnifico goal, imparabile.” Passano appena cinque minuti e Tomasina raddoppia: così il primo tempo si chiude sul 2-0 per il Reggio. “Nel secondo tempo Reggio non si impegna, gioca fiacco (…) gli attacchi modenesi però sono tutti infranti dalla magnifica difesa appostagli dalla coppia Bietti Vacondio, insuperabile per calma, decisione e potenza.” Al 28° Taddei tocca il pallone con le mani in area e l'arbitro concede il rigore al Modena che così firma l'1-2 finale.
Il 25 giugno tocca al Reggio riposare e per l'occasione ospita alla Badia per un incontro benefico, davanti al pubblico delle grandi occasioni, niente meno che l'Internazionale di Aebi, Peterli e Agradi. La vittoria dei nerazzurri milanesi è netta con un 0-3 che non ammette repliche.
In Coppa Emilia il Bologna vince in casa dell'Audax e il Modena non ha difficoltà a battere a Bologna la Fortitudo: ancora tra Reggio e Bologna ci sono soltanto due punti di distanza, pertanto la Coppa verrà assegnata all'ultima giornata. Così il verdetto finale è atteso per domenica 2 luglio, quando al campo dello Sterlino va in scena quello che è un vero e proprio spareggio, l'incontro tra Bologna e Reggio. Il Resto del Carlino così presenta l'incontro:
(...) L'avvenimento sportivo richiamerà indubbiamente una gran folla di appassionati che avranno nel match che si annuncia interessantissimo oltre chè pel valore della vittoria, anche per l'equilibrio di forse esistenti tra i due teams, l'occasione di applaudire ed incoraggiare la calorosa linadra del vecchio Club cittadino. Entrambe le squadre allineeranno tutti i migliori loro elementi.”30
Il Resto del Carlino 3 luglio 1916
L'attesa è spasmodica tanto che pur sotto un sole cocente il pubblico che affolla il campo è davvero numeroso. In realtà la partita si riduce al solo primo tempo, quando cioè i padroni di casa sopravanzano completamente l'avversario e lo sovrastano con una doppietta di Badini e una terza rete di Delle Valle. Nella ripresa non accade praticamente nulla e così il Bologna si aggiudica la Coppa Emilia31.
CLASSIFICA FINALE
BOLOGNA 14
REGGIO 14
MODENA 6
AUDAX 4
FORTITUDO 2
Con l'autunno del 1916, a differenza degli altri anni, il calcio a Reggio Emilia non riprese. Vero che La Gazzetta dello Sport nel numero del 6 ottobre si augurava che la società del Reggio riuscisse a formare una squadra competitiva, ma con la chiamata alle armi della classe 1897 il Reggio perdeva molti dei suoi uomini migliori, il portiere Silingardi, l'ala sinistra Guidetti e quel Taddei del quale parleremo più avanti: “Le nuove chiamate alle armi hanno fatto larghi vuoti anche nella promettente squadra del Reggio, che la stagione scorsa dimostrò di poter bene stare a fianco della maggiori consorelle”32. Come bene scrive Luigi Barbieri, invece a Reggio Emilia purtroppo “nel novembre 1916 ogni attività calcistica erasi spenta. (…) La società [Reggio F.C.] si sciolse e con essa scomparve il bel campo della Badia che pian piano, dopo aver lasciato vedere qualche squarcio nell'assito, ritornò area fabbricabile”33.
Nel resto d'Italia a football si continuò a giocare, con sempre maggiore difficoltà, anche per tutto il 1917, mentre a Reggio di notizie non ce ne sono e soltanto dopo la Battaglia del Solstizio – come la ridefinì D'Annunzio – del giugno 1918 con la quale veniva ad esaurirsi l'offensiva austro-ungarica, a Reggio si riprese timidamente a parlare di calcio. In realtà le partite che vennero disputate in città erano incontri che una selezione di calciatori reggiani sotto le insegne del Reggio F.C. giocarono contro la squadra del Deposito Bombardieri di Scandiano34. Se ne accenna qua solo brevemente perchè pare corretto e doveroso dare risalto allo sport militare che tanta parte ebbe negli anni della Grande guerra, tanto che al fronte come nelle maggiori città numerosissime furono le manifestazioni sportive organizzate35.
Con le celebrazioni del 4 novembre 1918 tornava finalmente la pace e si ricominciava a parlare di football. Sul finire del 1918 a Reggio Emilia viene ricostituita l'Unione Sportiva Edera e La Gazzetta dello Sport nel numero de 27 dicembre si chiede se la vita sportiva a Reggio Emilia sia in ripresa, così come in tutte le altre città italiane, sottolineando come “la cittadinanza, la classe commerciale specialmente, gli enti cittadini dovranno non soltanto incoraggiare teoricamente, ma aiutare finanziariamente, come del resto avviene in quasi tutte le città e cittadine d'Italia, le iniziative sportive”36.
Severino Taddei
Il 9 febbraio 1919 iniziano gli allenamenti sul campo delle Tagliate fuori Porta Santo Stefano della squadra di football dell'U.S.Edera, allenamenti che vengono diretti da Severino Taddei37. Taddei è un nome di un'importanza capitale nella storia del football della città, perché lui sarà “il papà” della Reggiana. Nato a Reggio nel 1897 “Umberloun” – così soprannominato per il fisico possente - si appassiona da subito al nuovo gioco che pratica sul campo della palestra Camparini, parte soldato a Torino e da qui si arruola e finisce con il combattere sul Carso durante la Prima guerra mondiale38. Tornato a Reggio a guerra terminata, Taddei ha voglia di riprendere il discorso calcistico interrotto e gioca alcune partite con la squadra di football dell'Edera sino all'estate del 1919 quando il 5 giugno fonda egli stesso un club, con tanto di sottoscrizione pubblica:
Il 5 giugno 1919 per iniziativa del sig. Severino Taddei si fondò il Reggio F.B. And Kricket Club. (…) Il campo di gioco fu segnato sul prato del Mirabello alla distanza di circa 40 metri dalla V. Emilia”39; intanto a luglio viene anche ricostituita l'Audax Football Club con sede in via Emilia Santo Stefano 2640, seppur sin da subito palesi grosse difficoltà finanziarie, tanto che la Presidenza sul finire di agosto lancia una pubblica petizione con tanto di apertura di un libretto bancario presso la Cassa di Risparmio ove far fluire le donazioni41. Queste società per tutta l'estate del 1919 organizzano incontri e manifestazioni sportive, anche se la più attiva è senza dubbio l'Edera che in occasione dei festeggiamenti del XX settembre, assieme alle autorità militari e alle associazioni patriottiche, organizza una due giorni di eventi sportivi al Mirabello, con serata di gala prevista al teatro Municipale con la messa in scena della “Norma”42.
Sempre il 21 settembre il Reggio pareggia in amichevole con il Bologna allo Sterlino per 2 a 2 con doppietta di Cagnoli43, ma ormai i giochi sono fatti e il calcio cittadino sta finalmente per riunirsi sotto un'unica bandiera.
Il Giornale di Reggio - Nasce la Reggiana
Il 25 settembre 1919 i soci del Reggio Foot-Ball Kricket Club, dell'Audax e della Juventus, “(...) desiderosi di combattere sui campi dello sport battaglie degne del bel nome sportivo della nostra città” si riuniscono e danno vita all'Associazione Reggiana Calcio44. Appena tre giorni più tardi la squadra della Reggiana disputa la sua prima partita a Mantova: si gioca sotto una pioggia torrenziale e la vittoria arride al Mantova per 3-045. Così Il Giornale di Reggio spiega i motivi della sconfitta:
(...) La vittoria dell'A.C.M. non può quindi stupire né demoralizzare, perchè i nostri furono fortemente danneggiati dalla pioggia, dallo stato del campo e dalla mancanza per quasi tutto il secondo tempo del centro half Vacondio, contuso (…)”46.
Sempre lo stesso giorno, a Reggio Emilia, la seconda squadra della Reggiana giocava contro i concittadini dello Sport Club Giovanile e quella partita generò più di una polemica. In verità quell'incontro non venne mai terminato per le reiterate e vibranti proteste dei giocatori dello Sport Club Giovanile che ritenevano la rete della Reggiana convalidata dall'arbitro segnata in fuorigioco. Le proteste andarono avanti per così tanto tempo che i giocatori della Reggiana abbandonarono il campo47. Il 3 ottobre nei locali del Caffè Falcelli in Piazza Grande durante l'assemblea straordinaria veniva ratificato lo statuto societario48: finiva così quel lungo processo che iniziato una decina di anni prima con i primi calci di alcuni ragazzini aveva portato alla nascita della società che da quel momento avrebbe contraddistinto la città di Reggio Emilia nel calcio italiano. 


 
1Cfr. La Gazzetta dello Sport del 16-20 marzo 1914
2Cfr. La Giustizia del 27 aprile 1914
3Cfr. Il Giornale di Reggio del 23 giugno 1914
4Cfr. Il Giornale di Reggio del 29 giugno 1914
5Cfr. Il Calcio – Bollettino Ufficiale della Federazione Italiana Giuoco del Calcio del 15 dicembre 1914
6Cfr. Il Giornale di Reggio del 20 dicembre 1914
7Cfr. Il Giornale di Reggio del 23 e 24 dicembre 1914
8Cfr. Il Giornale di Reggio del 29 dicembre 1914
9Cfr. Il Giornale di Reggio del 30 dicembre 1914
10Cfr. Il Giornale di Reggio del 1 gennaio 1915
11Cfr. Il Calcio – Bollettino Ufficiale della Federazione Italiana Giuoco del Calcio del 15 gennaio 1915
12Cfr. Il Giornale di Reggio del 3 gennaio 1915
13Cfr. Il Giornale di Reggio del 7 gennaio 1915
14Cfr. Il Calcio – Bollettino Ufficiale della Federazione Italiana Giuoco del Calcio del 30 gennaio 1915
15Cfr. Il Giornale di Reggio del 24 gennaio 1915
16Cfr. Il Giornale di Reggio del 10 aprile 1915
17Cfr. Il Giornale di Reggio del 16 maggio 1915
18Cfr. Il Giornale di Reggio del 19 gennaio 1915
19Cfr. Il Giornale di Reggio del 25 maggio 1915
20BASSI, ALESSANDRO, Op. cit.
21Cfr. Il Giornale di Reggio del 13 giugno 1915
22Cfr. Il Giornale di Reggio del 20 dicembre 1915
23Cfr. La Gazzetta dello sport del 1° maggio 1916 e Il Giornale di Reggio del 1°maggio 1916
24Cfr. Il Giornale di Reggio del 11 maggio 1916
25Cfr. La Gazzetta dello sport del 15 maggio 1916 e Il Giornale di Reggio del 14-17 maggio 1916
26Cfr. La Gazzetta dello sport del 26 maggio 1916
27Cfr. Il Giornale di Reggio del 31 maggio 1916
28Cfr. La Gazzetta dello sport del 2 giugno 1916
29Cfr. Il Giornale di Reggio del 8 giugno 1916
30Cfr. Il Resto del Carlino del 2 luglio 1916
31Cfr. La Gazzetta dello sport del 3 luglio 1916 e Il Resto del Carlino del 3 luglio 1916
32Cfr. La Gazzetta dello sport del 6 ottobre 1916
33BARBIERI, LUIGI, Op. cit., pag.191
34GIOVANNINI, GIACOMO – MAZZALI, GIACOMO, Op. cit., pag. 18
35Per maggiori e più esaustive notizie relative al calcio militare durante la Prima guerra mondiale cfr., tra gli altri, BASSI, ALESSANDRO, Op. cit.
36Cfr. La Gazzetta dello sport del 27 dicembre 1918
37Cfr. Il Giornale di Reggio del 6 febbraio 1919
38DEL BUE, MAURO, Op. cit., pagg. 27-28
39BARBIERI, LUIGI, Op. cit., pag.191; Il Giornale di Reggio del 7 giugno 1919
40Cfr. Il Giornale di Reggio del 30 luglio 1919; Cfr. La Gazzetta dello sport del 19 settembre 1919
41Cfr. Il Giornale di Reggio del 27 agosto 1919
42Cfr. La Gazzetta dello sport del 18-21 settembre 1919
43Cfr. La Gazzetta dello sport del 24 settembre 1919
44Cfr. Il Giornale di Reggio del 30 settembre 1919
45Cfr. La Gazzetta dello sport del 30 settembre 1919
46Cfr. Il Giornale di Reggio del 2 ottobre 1919
47Cfr. Il Giornale di Reggio del 7 ottobre 1919
48Cfr. Il Giornale di Reggio del 3 ottobre 1919