UN PO' DI ME...

 
Sono nato il 18 febbraio del 1973. Acquario, quindi, e tutti quelli che mi conoscono per più di cinque minuti non hanno nessuna difficoltà a crederlo. Sono sposato con Anna, una santa, insieme abbiamo una micia, Minù e un sogno, spesso confuso, ma che vale la pena accarezzare quando si alza il vento.

Vivo per conoscere nuovi paesi, strade, cieli, persone, sapori e leggende. Scrivo di tutto da più di 30 anni e leggo altrettanto di tutto da molto più tempo. Autori preferiti? Hoeg, Roddy Doyle, William Gibson, Pennac, Backman, Pascoli. Ma più di tutti Buzzati. Non c'è niente di più stimolante che leggere un suo racconto ascoltando la musica di Badalamenti in un autunno che scolora. Vabbè. Poi ascolto anche altro, chiaro.

Nel 1998 ho scritto la prima raccolta di racconti, rimasta prudente nel cassetto di qualche scrivania. L'anno dopo sono salito sul torpedone di Baobab, e racconti e poesie di quel tempo sono presenti in varie antologie reperibili ormai tra le ragnatele di qualche scaffale di librerie di un altro secolo. 
  
Nel 2006 con Stefano Tosi, musicista surrealista, ho scritto 80Remix (BelVedere Editore, prefazione di P.Lion), un atto d'amore in poesia agli anni'80 e alle sue icone, ai suoi riflessi stroboscopici e ai suoi sogni. Immensi. E sempre in quell'anno, sempre con il musicista surrealista Tosi, mi sono imbarcato in un tour con alcune di quelle icone degli anni'80, divertendomi da matti.


Nel 2007 con Andrea Friggeri, dopo cinque anni di lavoro, è nato il romanzo Nueter Forever (Cabila Edizioni): un noir generazionale senza indagine in un continuo alternarsi tra passato e presente alla ricerca di una spiegazione ad un mistero angosciante.


Sul finire del primo decennio del nuovo secolo un mio racconto è stato inserito nella antologia celebrativa per i 10 anni di Baobab e un – definiamolo così – mio “pezzo” è andato ad ingrossare il postcatalogo della rassegna dedicata ai 100 anni del Futurismo. 

Ho amato nel primo decennio dei 2000 salire su un palco e leggere quello che mi passava per la testa, poi quella stessa voglia mi è velocemente sfuggita tra le dita. Forse sto diventando grande, come cantavano i Righeira qualche anno fa.

Nel 2010, sempre con Andrea Friggeri, è nato il secondo romanzo Mi fidavo di Te (Lulu.com) dove abbiamo cercato di raccontare, come nel primo romanzo, una certa quotidianità dell'amicizia e dell'amore negli anni di frontiera con la vita adulta. 
Con Andrea Friggeri c'è un'amicizia coltivata e difesa da più di 30 anni e ne vado davvero orgoglioso. Chi l'avrebbe detto in quei pomeriggi d'ozio del 1991 sotto le piante di un circolo privato cittadino, quando giocavamo a creare poesie a due voci?
  
Ad inaugurare gli anni'10, una nuova avventura, questa volta da solista, un viaggio nella memoria a giocare un football che forse non esiste più, ma che scalda il cuore: Il football dei pionieri uscito nel 2012 per Bradipolibri Editore è un viaggio nella storia del campionato italiano di calcio dalle origini alla Prima Guerra Mondiale.



Nel 2013 esce il terzo romanzo scritto con Andrea Friggeri Quando Arbitro Fischia (Damster Editore), un progetto letterario fuori da ogni schema che in maniera del tutto originale attraverso una serrata successione di documenti (email, Facebook, denunce, diari, blog, sms, articoli, ecc.) propone al lettore un'allegoria lucida e spietata della nostra piccola Itaglia. Una storia in cui etica, legalità, giustizia, movimentismo, senso civico e incapacità rappresentativa delle istituzioni si intrecciano ripetutamente, proponendo da numerose angolazioni un domanda senza tempo: il fine giustifica i mezzi?


L'anno successivo un mio racconto viene scelto per l'antologia del collettivo Scrittori di sport dedicata alla storia dei mondiali di calcio Gol Mondiali (Edizioni InContropiede). Inoltre scrivo la postfazione del Manuale per la gestione dei giovani calciatori (Mursia) di J.C. Cataliotti e L. Sgarbi e scrivo la prefazione al libro si S. Bedeschi dedicato a Platinì, Pane e fois gras.

Più di tutto, però, nel 2014 nasce finalmente il mio blog: www.storiedifootballperduto.blogspot.it



Nel 2015 nuovo libro dedicato al calcio e alla storia. 1915: dal football alle trincee (Bradipolibri Editore) racconta, attraverso l'analisi dei documenti diplomatici italiani e le pagine dei giornali dell'epoca, l'anno di neutralità italiana e il campionato di calcio sino alla dichiarazione di guerra.


Nel 2017 inizia la collaborazione con il sito www.calciomercato.com con la rubrica "La leva calcistica" e un mio saggio - Balilla - compare nel secondo numero della rivista Uno-Due.

Il 2018 è l'anno del primo quaderno del blog, un quaderno interamente dedicato al calcio italiano durante gli anni della Prima guerra mondiale. Il football italiano alla Grande guerra 1915-1918. Un viaggio tra i tornei e le amichevoli che dall'ingresso in guerra dell'Italia nel maggio 1915 arriva sino al Torneo militare "della Vittoria" del novembre 1918, senza dimenticare le amichevoli benefiche giocate dalla Nazionale italiana e ormai dimenticate.


A novembre dello stesso anno esce A-i é gnun ëd pì che noi! (Bradipolibri Editore) la prima storia della Juventus scritta in piemontese da prestigiose firme "juventine" con testo italiano a fronte di Vittoria Minetti: oltre a curare l'intero progetto scrivo il primo capitolo, quello dedicato alle origini della Juventus sino agli anni'20.

Il 2018 si chiude con la premiazione all'Overtime Web Festival per il miglior articolo sport vintage per il mio saggio sul calcio tra identità nazionale e potere politico nel periodo 1890-1934.
Il 2019 è tutto dedicato al centenario della Reggiana, la squadra di calcio della mia città. Per il blog nasce la rubrica Il Secolo Granata, e un racconto pubblicato viene selezionato tra i finalisti di Off the Post Antologia 2019 curata da OFFSide Fest Italia. 
Collaboro con Istoreco di Reggio Emilia - Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia - per il progetto multimediale Livello9 (www.livello9.it), il museo dei luoghi del '900 di Reggio Emilia lavorando su alcuni luoghi della stanza dedicata all'Associazione Calcio Reggiana.
Per finire in bellezza il 2019 divento membro della Società Italiana di Storia dello Sport.

Dopo oltre otto anni con Andrea Friggeri torno a pubblicare un nuovo romanzo. Nell'estate del 2021 esce Klaus (Graphofeel Edizioni) un romanzo in bilico tra il romanzo storico e l'ucronìa nazista, dove l'accurata ricostruzione dell'ascesa al potere di Adolf Hitler si intreccia con un'avventura contemporanea, sviluppata su due piani temporali paralleli. Nell'estate del 1941 Hitler commette un errore decisivo. Un errore che, secondo molti storici, gli costò la vittoria della guerra. 
Cosa potrebbe succedere se qualcuno, dalla nostra epoca, potesse comunicare con lui e impedire quell'errore? Ancora: come e quando questo "contatto" potrebbe accadere? Klaus è un romanzo duro, che non concede niente alla retorica e rifiuta i meccanismi narrativi convenzionali. un viaggio che porterà il lettore dalla Vienna del 1908 alla Germania del 2018, verso un futuro da scrivere e riscrivere e riscrivere...

 
Buona vita e, comunque vada, sempre sulla stessa strada, eh!


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