martedì 26 gennaio 2016

La Biblioteca del football perduto

DALLO SCUDETTO AD AUSCHWITZ  di Matteo Marani (Aliberti Editore)

Chi è stato Arpad Weisz? E per quale motivo uno dei grandi personaggi degli Anni 30 è caduto nell'oblio, al punto da non conoscerne, oggi, neanche il nome? Da queste domande nasce e si sviluppa il viaggio-inchiesta alla scoperta del trainer che ha vinto lo scudetto con l'Inter nel 1929-30 - il primo della Serie A come la conosciamo ora - e di altri tre titoli nazionali col grande Bologna. Oltre al Trofeo delle Esposizioni, la Champions League dell'epoca, conquistato contro i maestri del Chelsea. Non lo sapeva nemmeno Enzo Biagi, bolognese e tifoso del Bologna. "Mi sembra si chiamasse Weisz, era molto bravo ma anche ebreo e chi sa come è finito" ha scritto in "Novant'anni di emozioni".
Era il 26 ottobre 1938 quando il protagonista di questo libro si dimise da tecnico del Bologna che aveva portato a dominare il calcio in Italia. A lui, Arpad Weisz, ebreo purosangue, e ai suoi famigliari, non fu più permesso di vivere in Italia dalle leggi razziali promulgate da Mussolini. Il 10 gennaio 1939, insieme ad altri profughi, si rifugiò in Francia passando dal valico di Bardonecchia. Da Parigi si spostò in Olanda, nella cittadina di Dordrecht, dove per quasi due anni fece l'allenatore prima di essere deportato ad Auschwitz, dove è morto la mattina del 31 gennaio 1944. Il 5 ottobre 1942 erano entrati nella camera a gas sua moglie Elena e i suoi figli Roberto e Clara, dodici e otto anni.
Questa è la risposta, documentata, di Matteo Marani, bolognese, giornalista e storico appassionato. Tre anni di ricerca scrupolosa e insieme ossessiva, perché gli pareva di inseguire un fantasma. Dallo scudetto ad Auschwitz ricostruisce in modo pertinente la storia di Arpad Weisz, vincitore di quattro scudetti tra il 1930 e 1938.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a4b9df26-7e96-46e9-b2de-79ad82d79734.html


lunedì 25 gennaio 2016

COPPA FEDERALE 1916

9. Sesta giornata

 
Mentre in Italia giungeva Re Nicola del Montenegro, di passaggio diretto in Francia, per ilmondo del calcio domenica 23 gennaio segnava la fine della prima fase della Coppa Federale, con l'ultima giornata.
La partita più importante, come detto, era quella in programma a Casale tra i padroni di casa e l'Unione Sportiva Vercellese, incontro decisivo per le sorti del girone. Fu una partita vivace e combattuta, dall'esito molto incerto: risultò vincitore il Casale per 3-2 e questo risultato permise ai nerostellati di raggiungere i vercellesi in testa alla classifica, ma avendo ancora da recuperare la partita contro il Valenza, ora erano i maggior candidati alla qualificazione.

A Milano si giocò la partita, inutile ai fini della classifica, tra Internazionale e U.S. Milanese sul campo di via Goldoni, lo stesso campo dove nella notte del 14 gennaio andò distrutta la tribuna in legno a causa di un incendio. La partita, comunque, fu vinta dai nerazzurri 1-0 grazie alla rete di Aebi nella ripresa.
Tutto secondo pronostico nelle restanti partite: sul campo dello Sterlino il Bologna non ebbe problemi a vincere contro l'Audax segnando ben sette reti, a Genova l'Andrea Doria vinceva facile per 5-1 contro il Savona e a Torino la Juventus liquidava l'Unione Sportiva Torinese per 5-2.



 (Le foto si riferiscono alla partita Andrea Doria - Savona)







Termina così la prima fase della Coppa:
INTERNAZIONALE-U.S.MILANESE 1-0
JUVENTUS-U.S.TORINESE 5-2
CASALE-U.S.VERCELLESE 3-2
BOLOGNA-AUDAX 7-0
ANDREA DORIA-SAVONA 5-1

GRUPPO 1
GRUPPO 2
GRUPPO 3
GRUPPO 4
GRUPPO 5
8 MILAN
8 JUVENTUS
4 U.S. VERCELLESE
8 MODENA
6 GENOA
2 U.S. MILANESE
2 TORINO
4 CASALE
4 BOLOGNA
5 ANDREA DORIA
2 INTERNAZIONALE
0 U.S. TORINESE
2 VALENZA
0 AUDAX MODENA
1 SAVONA




lunedì 18 gennaio 2016

COPPA FEDERALE 1916

8. Quinta giornata


Domenica 16 gennaio a Torino non si giocò, o meglio, al posto dell'incontro in calendario per la quinta giornata della Coppa, Torino e U.S. Torinese disputarono un'amichevole vinta dai granata 3-1. gli unionisti, infatti, non vollero disputare la partita ufficiale pendente ancora il reclamo legato alle vicende legate al proprio campo da gioco, vicende che già la settimana prima avevano creato confusione e polemiche.
Bello, invece, lo spettacolo a Modena, dove complice la giornata primaverile, un folto pubblico riuscì a godere della bella prestazione di entrambe le squadre. Come da pronostico il Modena ebbe la meglio sull'Audax per 3-0 riuscendo così a chiudere il girone con tutte vittorie.
Tempo primaverile anche a Savona dove il Genoa vinse molto agevolmente la partita contro i locali 6-0, ribadendo così la netta supremazia già mostrata nella partita di andata.
A Vercelli i padroni di casa dell'Unione ebbero facilmente la meglio sul Valenza anche se, nonostante la mole di gioco e le numerose occasioni da rete, riuscirono a vincere soltanto per 1-0.
Tante reti anche a Milano, sul campo di via Stelvio, tra l'U.S.Milanese e il Milan: i rossoneri diedero subito sfoggio della propria supremazia portandosi avanti per 3-0, grazie alla doppietta segnata da Cevenini I, poi, sopraggiunta una certa rilassatezza, gli unionisti si fecero sotto segnando negli ultimi minuti della gara due reti, così da fissare il punteggio finale sul 3-2 per il Milan.
Ad una giornata dal termine della prima fase, pertanto, soltanto il gruppo 3 non aveva ancora emanato il proprio verdetto, rimandando il tutto all'ultima e decisiva partita tra Casale e U.S. Vercellese. Per il resto, due squadre su tutte avevano davvero impressionato e si presentavano alla fase finale come favorite: il Milan e il sorprendente Modena.

U.S.MILANESE-MILAN 2-3
U.S.TORINESE-TORINO RINVIATA
U.S.VERCELLESE-VALENZA 1-0
AUDAX-MODENA 0-3
SAVONA-GENOA 0-6

GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3 GRUPPO 4 GRUPPO 5
8 MILAN 6 JUVENTUS 4 U.S. VERCELLESE 8 MODENA 6 GENOA
2 U.S. MILANESE 2 TORINO 2 VALENZA 2 BOLOGNA 3 ANDREA DORIA
0 INTERNAZIONALE 0 U.S. TORINESE 2 CASALE 0 AUDAX MODENA 1 SAVONA







lunedì 11 gennaio 2016

COPPA FEDERALE 1916


7. Quarta giornata
La partita più attesa della prima giornata di ritorno era quella in programma a Genova, tra l'Andrea Doria e il Genoa, divise in classifica soltanto da un punto. Il pubblico delle grandi occasioni si presentò al campo, così come fecero anche le due formazioni: l'unico assente ingiustificato si rivelò essere l'arbitro, non avendo la Federazione provveduto per tempo a designarne uno, così le due società si accordarono di far arbitrare l'incontro al socio genoano Pasteur. Purtroppo però la partita non vide mai la fine poiché al 10° minuto della ripresa, sul punteggio di 1-0 per il Genoa l'arbitro espulse un giocatore dell'Andrea Doria: a quel punto il capitano della Doria, abbastanza inspiegabilmente, decise di ritirare la propria squadra e a nulla valsero le vivaci proteste del pubblico.
Mentre a Valenza la locale squadra non andò oltre un vivace 0-0 contro il Casale, la partita più interessante ed appassionante fu quella di Modena, dove la squadra di casa cercava i due punti decisivi per il passaggio alle finali contro il Bologna. Ad aprire le marcature ci ha pensato Fresia dopo 10 minuti e verso la fine del primo tempo Rampini II portava a 2 le reti per il Modena. Il Bologna non si dava per vinto e nella ripresa accorciava le distanze con Badini II; soltanto verso la fine dell'incontro il Modena riusciva a segnare il terzo punto con Forlivesi, ma ancora il Bologna, all'82° accorciava nuovamente le distanze con Pifferi fissando così il risultato finale sul 3-2 per i padroni di casa, che conquistavano meritatamente il passaggio alle finali.
A Torino la Juventus riuscì a vincere contro il Torino la partita che poteva risultare decisiva per la qualificazione. Passati in vantaggio al termine del primo tempo grazie ad una rete di Novo, i bianconeri si chiusero in difesa e subirono gli attacchi del Torino che riuscì a pareggio nella ripresa. A quel punto la Juventus ricominciò ad attaccare e riuscì a segnare la seconda e decisiva rete vincendo così l'incontro (2-1) e qualificandosi per la fase finale della Coppa.

A Milano il Milan vinse, secondo pronostico, la partita contro l'Internazionale: tutto venne deciso negli ultimi 10 minuti, quando al vantaggio dei nerazzurri rispose Cevenini che con una doppietta regalò la vittoria alla propria squadra consolidando il primato in classifica.
A due giornate dal termine, Juventus e Modena erano già qualificate per il girone finale, mentre grande incertezza regnava nel girone ligure e nel gruppo 3, dove tutte le squadre erano appaiate in classifica.
MILAN-INTERNAZIONALE 2-1
TORINO-JUVENTUS 1-2
VALENZA-CASALE 0-0
MODENA-BOLOGNA 3-2
GENOA-ANDREA DORIA 1-0

GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3 GRUPPO 4 GRUPPO 5
6 MILAN 6 JUVENTUS 2 U.S. VERCELLESE 6 MODENA 4 GENOA
2 U.S. MILANESE 2 TORINO 2 VALENZA 2 BOLOGNA 3 ANDREA DORIA
0 INTERNAZIONALE 0 U.S. TORINESE 2 CASALE 0 AUDAX MODENA 1 SAVONA


lunedì 4 gennaio 2016

COPPA FEDERALE 1916

6. Terza giornata

Un lungo e scrosciante applauso saluta gli alleati al loro apparire sul campo. Essi, che vestono maglia azzurra, calzoni bianchi e calze rosse, ricevono in omaggio dai giocatori di Milano un ricco stendardo.”1
Con queste parole La Stampa raccontò della partita giocata a Milano nel pomeriggio del 1° gennaio 1916 tra l'Internazionale (rafforzata da Fresia e De Vecchi) e una squadra composta da giocatori francesi e belgi reduci dai vari fronti alleati in permesso speciale. Più di 5.000 persone assistettero all'incontro benefico il cui ricavato andò alla Croce Rossa e all'Esercito e che vide il prevalere dei milanesi (6-4 il risultato finale).
 
Il giorno seguente i giocatori alleati furono ospiti della città di Milano e assistettero alla partita, valida per la terza giornata della Coppa Federale, tra U.S. Milanese e Internazionale. Sul campo di via Stelvio si affrontavano quindi le due squadre che avevano perso i rispettivi incontri con il Milan, pertanto era quella una partita molto importante per entrambe: chi avesse perso avrebbe presumibilmente dovuto dire addio al sogno di qualificarsi per la fase finale della competizione. Dopo un primo tempo equilibrato, dove le due squadre segnarono una rete ciascuna, la stanchezza iniziò a farsi sentire nei neroazzurri, reduci dall'incontro giocato appena 24 ore prima, e gli unionisti presero il comando del gioco e riuscirono al 35° della ripresa a segnare la rete decisiva con Giustacchini facendo propria la vittoria per 2-1.
A Vercelli fece il suo debutto il Casale con un pareggio divertente per 2-2 contro l'Unione Vercellese, in un girone che si dimostrava sempre più come quello più equilibrato.
A Savona c'era molta attesa per il debutto casalingo della squadra di casa, reduce dalla pesantissima sconfitta rimediata sette giorni prima a Genova. Andrea Doria e Savona si presentarono entrambe rimaneggiate e non riuscirono a regalare al numeroso pubblico accorso, uno spettacolo di livello, ma almeno il Savona riuscì a bloccare gli ospiti sullo 0-0 e a conquistare così il suo primo punto nel torneo.
A Modena la partita seguì il copione che tutti si aspettavano. Il Bologna chiuse il discorso vittoria contro l'Audax già nel primo tempo, grazie alla rete di Gnudi al 3° minuto e ad un'autorete dei padroni di casa a metà tempo (2-0).
Senza ombra di dubbio la situazione più paradossale si ebbe a Torino, dove era in programma la partita tra Juventus e U.S. Torinese. Alcuni giorni prima l'Autorità militare aveva confiscato, per ragioni logistiche, lo Stadium, dove giocava l'Unione; a quel punto era intervenuto il Torino che aveva offerto agli unionisti di giocare i loro incontri casalinghi sul proprio campo, così l'incontro del 2 gennaio venne programmato sul campo del Torino. Però la Juventus, forte di una delibera della Commissione Tecnica Federale, si presentò sul proprio campo e così le due squadre che dovevano incontrarsi si presentarono – con rispettivi tifosi al seguito – all'orario stabilito ognuna su un campo diverso! Immancabili le polemiche e le discussioni: i dirigenti delle due società discussero animatamente e solo dopo parecchio tempo gli unionisti accettarono di giocare sul campo della Juventus riservandosi di presentare reclamo. Così squadra e tifosi dell'Unione dovettero spostarsi sul campo della Juventus e l'incontro si giocò in un clima molto surriscaldato, dove i tifosi di entrambe le squadre mantennero per tutta la partita un atteggiamento ostile e minaccioso. L'U.S. Torinese si mostrò più brillante e nel primo tempo riuscì ad andare in vantaggio dopo appena 4 minuti; la Juventus, però, non si demoralizzò, si difese con ordine e nella ripresa approfittando della sterilità degli avversari, riuscì a segnare due reti e quindi a far suo l'incontro.
U.S. MILANESE-INTERNAZIONALE 2-1
U.S. TORINESE-JUVENTUS 1-2
U.S. VERCELLESE-CASALE 2-2
AUDAX-BOLOGNA 0-2
SAVONA-ANDREA DORIA 0-0

GRUPPO 1 GRUPPO 2 GRUPPO 3 GRUPPO 4 GRUPPO 5
4 MILAN 4 JUVENTUS 2 U.S. VERCELLESE 4 MODENA 3 ANDREA DORIA
2 U.S. MILANESE 2 TORINO 1 VALENZA 2 BOLOGNA 2 GENOA
0 INTERNAZIONALE 0 U.S. TORINESE 1 CASALE 0 AUDAX MODENA 1 SAVONA


1Cfr. La Stampa del 2 Gennaio 1916