mercoledì 21 aprile 2021

1920, quando i club italiani più ricchi scaricarono quelli più poveri e nacquero due campionati

 


Sai che c'è? Il pallone è mio e se non giochiamo con le mie regole me ne vado

 La grande pandemia, unita alla profonda crisi economica post bellica, accelera processi sociali, economici e politici tanto da stravolgere l'ordine, peraltro traballante, esistente. Mentre l'Italia è squassata da nord a sud da manifestazioni di protesta e rivendicazioni, all'alba di quelli che saranno i “ruggenti” anni'20, il calcio nostrano sta per entrare nella più drammatica crisi della sua storia, una crisi profonda che vede le società ricche da una parte e tutte le altre – compresa la Federazione – dall'altra. 

Abbiamo già trattato l'argomento, oggi ci ritorniamo perché a distanza di 100 anni curiosamente alcune motivazioni sono sovrapponibili con quanto sta accadendo in queste ore.

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