mercoledì 26 marzo 2025

26 marzo 1898: nasce la Federazione Italiana del Football

Se il 6 gennaio 1898 è una data fondamentale per il gioco del football dalle nostre parti, non si deve credere che non siano state giocate partite negli anni precedenti. Per buona parte degli anni '90 del XIX secolo a Genova si gioca a Sampierdarena e a Ponte Carrega; a Torino al Parco del Valentino o in Piazza d'Armi o al Velodromo, e i giornali ne parlano e la gente inizia a fermarsi a guardare questi eccentrici giovanotti correre dietro ad una sfera. E nascono squadre e si gioca, dunque. E Torino è il palcoscenico con più rappresentazioni. Certo, è la città dove ci sono più squadre. E si provano soluzioni ardite. Verso la fine del 1897, mentre alcuni studenti decidono che è giunto il momento di fondare la Juventus, al Velodromo il marchese Ferrero di Ventimiglia, Bosio e il ginnasta Falcheri, con le loro rispettive squadre, si sfidano in un torneo. Rispettivamente il Football Club Torinese, l'Internazionale e la Reale Società Ginnastica – questa con anche la seconda squadra, in sostituzione last minute dell'Unione Pro sport di Alessandria1.

Se a Torino si giocava che era un piacere, a Genova non si era da meno. Non solo Genoa Cricket and Athletic Club: infatti si segnala l'organizzazione da parte della sezione football del Club Pedestre, durante le gare sociali, di alcune rappresentazioni dimostrative di incontri di football. Sempre a Genova, per i festeggiamenti del primo centenario del Tricolore, la Federazione Ginnastica Italiana organizzò il secondo campionato di giochi ginnastici, con inclusione del football. Lo citiamo solo perchè la prima edizione – quella del 1896 – venne vinta dall'Udinese ma fu bellamente ignorata dalla Federazione del football, che da subito volle smarcarsi dal football giocato dai ginnasti.

Questo per dire che se la data d'inizio del calcio italiano viene fatta coincidere con il 1898, non bisogna credere che non si giocasse – e anche tanto – al football negli anni precedenti. A Torino, a Genova. Ma anche a Milano, a Udine, a Palermo e a Villa Borghese, a Roma.

Però il 1898 è davvero un anno decisivo.

Nascono la Federazione e il campionato, anche se di documenti ufficiali non se ne è conservata traccia. Però sappiamo che si iniziò a pensare ad una federazione che avesse lo scopo di regolamentare l'attività delle prime società già durante la gara del 6 gennaio 18982. Si discusse, se ne parlò successivamente in occasione di altre partite e di altre riunioni tra febbraio e marzo, e ancor più durante i lavori di costituzione della Federazione, tra il 15 e il 26 marzo, riunioni alle quali parteciparono i rappresentanti di Reale Società Ginnastica di Torino, International Torino, Football Club Torinese, Genoa, Unione Pro Sport Alessandria, Società Ginnastica Mediolanum e Società Ginnastica Ligure Cristoforo Colombo, come ricorda un trafiletto apparso su La Stampa – Gazzetta Piemontese del 30 marzo 1898:

Presenti i membri del Comitato provvisorio ed iniziatore, i presidenti e rappresentanti di sette società del Football, il giorno 26 corrente venne definitivamente costituita la «Federazione Italiana del Football». (...)”3.

Si giunse così il 26 marzo 1898 alla definitiva costituzione della Federazione Italiana del Football, a Torino nel negozio di Piazza Castello del dirigente dell'Internazionale Torino Jourdan. Primo presidente durante le riunioni costituenti il conte D'Ovidio. Nella documentazione d'epoca egli non compare tra i fondatori della Federazione Italiana del Football e probabilmente ne ricoprì la carica solamente dal 15 al 26 marzo 1898, nel periodo cioè dei lavori di costituzione della Federazione; fu uno dei maggiori studiosi dei numeri binari e tenne la cattedra di geometria analitica dal 1872 al 1918 nell'ateneo piemontese, di cui fu rettore dal 1880 al 1885: fu un personaggio di primo piano nella Torino liberale di fine secolo e poi senatore del Regno dal 1905. Probabilmente a determinarlo ad accettare la carica di presidente della FIF fu un suo antico allievo, il Duca degli Abruzzi, che egli aveva a suo tempo preparato agli esami di matematica dell'Accademia navale. Fu Luigi di Savoia, Duca degli Abruzzi, tra i più autorevoli promotori del football in Italia, che sollecitò il suo maestro a tenere a battesimo il nuovo gioco. Successore di D'Ovidio fu Ezio Vicari, ingegnere non legato ai sodalizi calcistici, che rimase in carica fino al 1905 e che si può legittimamente considerare il primo presidente federale.4


 

La Gazzetta dello Sport ne parla soltanto nel numero del 1° aprile, dove riporta la notizia della “definitiva” costituzione della Federazione:

Il giorno 26 corrente venne definitivamente costituita la Federazione Italiana del «Foot-ball». Vennero eletti membri della Direzione i signori: ing. Vicari, presidente – avv. Ivaldi, vicepresidente – march. A. Ferrero, Ventimiglia, cav. Aymosino, Bertani, Bosio, consiglieri – Jourdan, segretario.

La prima Gara di Campionato nazionale italiano del Foot-ball avrà luogo in Torino il giorno 8 maggio p.v.

Oltre ai premi in medaglie oro e argento vi sarà una coppa d’onore (Challenge-Cup), offerta dai torinesi alla squadra vincitrice del campionato.”5



--------

1ALESSANDRO, BASSI, “Il football dei pionieri. Storia del campionato di calcio in Italia dalle origini alla I Guerra Mondiale, Bradipolibri Editore, Ivrea, 2012, pagg. 18-19

2Cfr. La Gazzetta dello Sport del 10 gennaio 1898, n.3

3 Cfr. La Stampa del 30 marzo 1898

4 ANTONIO, PAPA, GUIDO, PANICO, "Storia sociale del calcio in Italia", Vol.I, Ed. Il Mulino, Bologna 1993, pagg.59-60

5 Cfr. La Gazzetta dello Sport del 1 aprile 1898







1ALESSANDRO, BASSI, “Il football dei pionieri. Storia del campionato di calcio in Italia dalle origini alla I Guerra Mondiale, Bradipolibri Editore, Ivrea, 2012, pagg. 18-19

2Cfr. La Gazzetta dello Sport del 10 gennaio 1898, n.3

3 Cfr. La Stampa del 30 marzo 1898

4 ANTONIO, PAPA, GUIDO, PANICO, "Storia sociale del calcio in Italia", Vol.I, Ed. Il Mulino, Bologna 1993, pagg.59-60

5 Cfr. La Gazzetta dello Sport del 1 aprile 1898

 

 


giovedì 20 marzo 2025

⚽ ITALIA - GERMANIA. MEMORIES.

 

Classica delle classiche internazionali per il calcio azzurro, la sfida tra Italia e Germania ha segnato momenti indelebili nella memoria collettiva, con significati che sono andati ben oltre la mera vittoria di una partita.


⚽ 1982: Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!

È la notte senza tempo di Madrid, apoteosi finale di un Campionato del mondo che era iniziato malissimo per la Nazionale italiana. È la notte di “rossitardellialtobelli”, è la notte di Sandro Pertini, immagine pulita di una politica che capisce il valore sociale di quella vittoria. È la notte che dalle case degli italiani si alza la voce di Nando Martellini che per tre volte ripete lo slogan “campioni del mondo” che segna l'ingresso dell'Italia in quegli anni'80 che saranno bevuti tutto d'un fiato, anche dal nostro sistema-calcio.


1970: La partita del secolo.

L'edizione della Coppa del mondo disputata in Messico nel 1970 è stata quella di Pelè e di un Brasile irresistibile che si porta a casa in via definitiva la Coppa Rimet. Però Mexico'70 è stata anche – soprattutto per noi – l'edizione che ha messo in scena un'intensa semifinale giocata da Italia e Germania. Le due nazionali che danno vita nei tempi supplementari ad uno spettacolo epico ed emozionante che travalica il significato sportivo per diventare manifesto culturale, sociale e identitario di una generazione di italiani.


1923: La prima volta contro i tedeschi.

Dove e quando tutto ebbe inizio. La prima volta che le due Nazionali si affrontano i Paesi di Italia e Germania sono usciti da una manciata di anni dal tritacarne della Grande guerra, prima alleati e poi nemici. Quella vittoria azzurra fu il destro per una parte del giornalismo italiano di esaltare certi sentimenti politici che ancora innervavano pezzi della società.

Se vi va, vi propongo la lettura del mio pezzo scritto per calciomercato.com: https://www.calciomercato.com/news/italia-e-germania-la-prima-volta-a-milano-100-anni-fa-3-1-in-un--76086


 📷 La fotografia.

Si tratta di un Italia – Germania del marzo 1939, nei giorni delle celebrazioni del ventennale del fascismo. Non solo, ma anche durante i mesi caratterizzati dai negoziati tra le due Nazioni che porteranno nel maggio di quell'anno alla stipula dell'accordo politico-militare conosciuto come Patto d'Acciaio.

La Germania, che schierava anche 4 giocatori austriaci – a seguito dell'Anschluss del 1938 – venne sconfitta 3 a 2 grazie alle reti azzurre di Biavati e alla doppietta di Piola.




lunedì 23 dicembre 2024

AUGURI DI BUON NATALE E FELICE 2025!🎄

Storie di football perduto si prende una pausa. Ci ritroveremo nel cuore del 2025 con alcune novità, vi aspetto!

Tantissimi auguri di buon Natale a tutti!

"E così, come augurò Tiny Tim, il Signore ci benedica tutti quanti"

                                                                            (C. Dickens)

        🎄                      🎄                       🎄

giovedì 19 dicembre 2024

LA TREGUA DEL NATALE DI GUERRA DEL 1914

Siamo nel fronte occidentale, nelle Fiandre nei giorni di Natale del 1914. La battaglia che qualche settimana prima si è combattuta a Ypres ha del tutto chiarito che quella guerra non sarà una guerra “lampo” come enfaticamente si era previsto nei mesi estivi1.
 
STILLE NACHT/SILENT NIGHT. La trincea diventa così il destino di migliaia di soldati, l'unico orizzonte di giorni pieni di inverno e freddo, gelo e pensieri rivolti ai propri cari lontani centinaia di chilometri. Nulla, o quasi, ricorda ai soldati che ormai è Natale, se non qualche sparuto regalo recapitato dai famigliari. Spontaneamente qualcuno da dentro una trincea inizia a intonare qualche canto. Ben presto ci si rende conto che lo stesso viene fatto nella trincea opposta. 50 metri più in là, oltre quella “terra di nessuno” cosparsa di cadaveri che non avevano avuto sepoltura. E allora pare naturale alzare il volume, osare un canto più potente, più corale. E dall'altra parte rispondono non con le pallottole, ma ancora con struggenti note di carole natalizie, sino a fondersi in un canto di pace che affratella quelle povere persone costrette lontano da casa in una gelida notte di guerra.
Già La Stampa nel numero del 27 dicembre riportava una corrispondenza del Times secondo il quale i soldati britannici celebrarono il Natale nelle trincee delle Fiandre:
Appena apparve l’alba del giorno santo, alti canti religiosi si levarono sull’immenso campo di battaglia (…). Assai spesso, ai canti dei soldati britannici rispondevano i canti dei tedeschi dalle loro trincee. E più di una volta, assicura il corrispondente, i due canti parvero modulati nella stessa cadenza, benchè i sentimenti e i cuori fossero ben discordi e diversi.2
Poi la storia diventa leggenda, o quasi.
 
IL PALLONE DELLA PACE. Da numerosi racconti di sopravvissuti pare che alla mattina alcuni soldati dei due schieramenti abbiano trovato un accordo per una breve tregua e a suggello di tale accordo così, come d’incanto, pare sia sbucato un pallone. Naturale conseguenza fu di dare vita ad un incontro di calcio in quella “terra di nessuno” che stava tra le due trincee nemiche. Dopo aver dato degna sepoltura ai caduti il pallone iniziò a rotolare tra i cavalli di frisia e il cielo e i soldati dei due schieramenti gli correvano dietro, finalmente liberi, anche se solo per poche ore, di non pensare all'incubo quotidiano.
Con i primi giorni del 1915 alcuni giornali inglesi resero noto ciò che accadde quella notte con la pubblicazione di stralci di lettere di soldati che parlavano anche di quella partita. Il Bolton Chronicle del 2 gennaio, per esempio, riportava uno stralcio di una lettera:
A very interesting letter has been sent by Mr J A Farrell, a Bolton Post Office employee. The letter is sent to the Post Office and reads: ‘…In the afternoon there was a football match played beyond the trenches, right in full view of the enemy’…” 3
Tanti soldati nelle loro lettera ricordano volentieri quei momenti e quella partita: già il Times del 1° gennaio 1915 ne parla e riporta uno stralcio di una lettera di un anonimo soldato inglese dalla quale pare che quella partita sia terminata 3-2 per i tedeschi4.

Tanti cari auguri di buon Natale e felice 2025!






1ALESSANDRO, BASSI, 1915. Dal football alle trincee, Bradipolibri Editore, Ivrea, 2015
2Cfr. La Stampa del 27 dicembre 1914
3Cfr. Bolton Chronicle del 2 gennaio 1915
4Cfr. http://www.christmastruce.co.uk/christmas-truce-football-match/

 

venerdì 13 dicembre 2024

BUON COMPLEANNO MILAN!

 

 

Mercoledì 13 dicembre 1899 a Milano, presso l’Hotel du Nord et des Anglais, viene fondato il Milan Cricket and Foot-Ball Club.

Tra i soci fondatori da ricordare Herbert Kilpin, Samuel Richard Davies e Alfred Edwards.

 

 

sabato 7 dicembre 2024

📷 Album di football perduto

 Torino - Genoa, maggio 1915

 

Incontro valido per il girone finale del settentrione del campionato 1914-15.
Il Torino vince 6 a 1 e scavalcando il Genoa si porta in testa alla classifica.

 

(Fotografia tratta da Lo Sport Illustrato)

giovedì 5 dicembre 2024

IL FOOTBALL DEI PIONIERI DURANTE LE FESTE DI NATALE (Parte I)

 (Il Natale al tempo del football dei pionieri. Iniziamo oggi un viaggio nei giorni festivi trascorsi a dar calci ad un pallone, con una serie di articoli dedicata agli incontri internazionali che si disputavano in Italia nel periodo delle festività di fine anno. )

1.Le origini

Lo sport in generale, e il football sin dalle sue origini, si è spesso legato a manifestazioni di solidarietà e beneficenza. Già sul finire del XIX secolo, infatti, il giornale milanese di orientamento democratico Il Secolo organizza in occasione del Santo Natale Alberi di Natale di raccolte fondi per i bisognosi. Con le festività del 1897 anche La Gazzetta dello Sport aderisce nel sensibilizzare i propri lettori a partecipare all'Albero di Natale de Il Secolo:

    “(...) I nostri lettori, gli sportsmen, sono nella loro maggioranza agiati, prediletti dalla fortuna; ma lo sport, oltre all'irrobustire il corpo, ingentilisce l'animo: i lettori della Gazzetta dello Sport non possono restare indifferenti al pensiero di riuscire a dare la gioia a qualche povera famiglia nel giorno della festa natalizia. (...)”1

Per il Natale del 1900 nel ricco programma di un ormai consolidato binomio sport e beneficenza fa la sua comparsa anche il football con la partita giocata dal Milan contro la Mediolanum2.

Fermandoci – per ciò che ci interessa – al solo gioco del football, ancor prima della fondazione della Federazione calcistica italiana e della disputa della prima edizione del campionato – entrambi datati 18983 - come sappiamo nel nostro Paese si gioca al football in varie città, come abbondantemente testimoniato da notizie – spesso trafiletti – riportate dai quotidiani dell'epoca. Si gioca prevalentemente in primavera, ma non si disdegna di rincorrere il pallone anche in autunno e in inverno. Solo per citare l'evento più famoso, basti qua ricordare il torneo che il 1°novembre del 1897 viene disputato al Velodromo Umberto I di Torino4 e ancor più la partita che giocano sempre a Torino in Piazza d'Armi il Football Club Torinese e l'International Football Club di Torino domenica 26 dicembre.

Questa è la prima partita “natalizia” di cui si ha notizia certa giocata in Italia, La Gazzetta dello Sport ne scrive nel numero del 31 dicembre:

    “Domenica ebbe luogo una partita fra le squadre miste del Club Torinese e del Club Internazionale. Fra i signori Jourdan e avv. Pecco successe un formidabile urto. L'avv. Pecco ebbe rotto il naso ed il Jourdan riportò una non indifferente ferita alla tempia sinistra.

    Furono fatti medicare alla vicina farmacia dopo di che da bravi footballers ritornarono sul campo per terminare la partita. (...)”

A chiosa dell'articolo relativo sempre alla gara del 26 dicembre 1897, La Gazzetta dello Sport accenna ad un nuovo incontro fissato per il giorno dell'Epifania del 1898, incontro che passerà alla storia come la prima partita di football in Italia giocata da squadre di due città diverse:

    “(…) Il giorno 6 gennaio la migliore squadra si reca a Genova per la sfida lanciata dal Genoa Cricket and Athletic Club.”5

Di quell'incontro sappiamo davvero tutto: tanto spazio viene dato dai giornali dell'epoca6, mentre Gianni Brera nella sua Storia critica del calcio in Italia fornisce anche la rendicontazione finanziaria di quella partita7.

Ciò detto per doverosa premessa, per quel che riguarda gli incontri internazionali nel periodo natalizio giocati in Italia occorre attendere qualche anno ancora, più precisamente il 1903, quando in primavera per la prima volta una squadra italiana affronta una squadra estera8.

Il 1903 è anno da cerchiare in rosso perché in dicembre il Genoa mette per la prima volta in palio un trofeo che nel breve volgere sarà destinato a diventare il più ambito tra i molteplici trofei disputati negli anni pionieristici del nostro football: la Palla Dapples9. Basti qua ricordare che il regolamento prevedeva la disputa del trofeo nel periodo dal 1° novembre al 30 aprile di ogni anno10, tanto che molte sfide negli anni andranno a caratterizzare le festività natalizie. Solo per citare le prime partite, già in quel 1903 la primissima sfida lanciata al Genoa è quella dell'Andrea Doria: il 20 dicembre a Ponte Carrega le due squadre pareggiano 1 a 1 e pareggio sarà anche il secondo match giocato il 26 dicembre. Solo alla terza gara, quella del 6 gennaio 1904, una delle due squadre ha la meglio sull'altra, è il Genoa che battendo l'Andrea Doria 6 a 2 si aggiudica il trofeo. Inizia così una storia affascinante di sfide lanciate che si protrarranno sino al 26 dicembre 1909, giorno in cui i riflettori sulla Palla Dapples si spegnerano per sempre con la definitiva conquista del trofeo da parte del Genoa, ma avremo modo di ritornare in argomento nelle prossime puntate.

Chiudiamo la parentesi riguardante la Palla Dapples e restiamo, però, alle feste di fine anno di quel 1903 perché a Genova, Milano e Torino sono in programma incontri internazionali di rilievo.

 


A Genova si gioca una doppia sfida che una squadra mista composta da giocatori del Genoa e dell'Andrea Doria affronta contro gli svizzeri del Club Athletique di Ginevra. Giovedì 1° gennaio 1904 al Velodromo del Bisagno gli svizzeri hanno la meglio per 2 a 1, mentre il 3 gennaio, questa volta a Ponte Carrega, il match finisce in parità, 1 a 111.

Il match in programma sul campo dell'Acquabella a Milano tra il Milan e il Club Lyon Olympique, invece, non viene disputato a causa delle forti nevicate che interessano Milano e la Lombardia12.

Mistero, infine, per quel che concerne l'annunciata partita di Torino.

La Stampa di Torino nel numero del 25 dicembre annuncia per il 3 gennaio il match internazionale tra la Juventus e i francesi del Lione, indicando per questi ultimi il nome “Racing Club”, mentre nel numero del 29 dicembre riporta la notizia della gara prevista a Milano tra il Milan e il Club Olympique di Lione, “che domenica 3 gennaio si misurerà a Torino con i campioni della Juventus”: è evidente l'incongruenza con la notizia del 25 dicembre circa il nome esatto dell'avversario della Juventus13. L'errore ci può stare, siamo pur sempre agli inizi del football in Italia e la conoscenza delle squadre straniere è ancora parecchio approssimativa, comunque sia quel match viene annullato e pertanto non disputato.

Buon Natale e alla prossima!

(Continua - 1)

--------------------------------

1Cfr. La Gazzetta dello Sport del 13 dicembre 1897

2https://storiedifootballperduto.blogspot.com/2020/12/il-football-favore-de-lalbero-di-natale.html

3BASSI, ALESSANDRO, Solo un gioco?:Scritti di storia del calcio, Independently published, 2024

4Cfr. La Stampa del 2 novembre 1897

5Cfr. La Gazzetta dello Sport del 31 dicembre 1897

6A solo titolo di esempio, non esaustivo, basti ricordare gli articoli apparsi su Il Secolo XIX del 6 gennaio 1898: La Gazzetta dello Sport del 7 e 10 gennaio 1898; Il Caffaro del 7 e 8 gennaio 1898.

7BRERA, GIANNI, Storia critica del calcio in Italia, Bompiani, Milano, 1978

8https://storiedifootballperduto.blogspot.com/2024/03/gli-incontri-internazionali-di-pasqua.html

9Per un quadro più esaustivo sul trofeo, si legga il mio articolo scritto per calciomercato.com: https://www.calciomercato.com/news/la-leggenda-della-palla-dapples-un-trofeo-che-valeva-piu-della-s-20753

10Cfr. La Gazzetta dello Sport del 21 dicembre 1903

11Cfr. La Stampa del 2 gennaio 1904; La Gazzetta dello Sport del 4 gennaio 1904; La Stampa Sportiva del 10 gennaio 1904

12Cfr. La Gazzetta dello Sport del 1 gennaio 1904

13Cfr. La Stampa del 25 e 29 dicembre 1903