martedì 26 novembre 2019

Biblioteca di football perduto

"L'impossibilità di essere normali è un bene o un male? Come per molti aspetti della vita, dipende. Specialmente se il giudizio sulla normalità o sul suo contrario arrivano a posteriori, dopo molti anni, e in un contesto completamente diverso dal punto di vista mediatico. Remo Gandolfi va ad esplorare personaggi al limite, spesso oltre il limite, e sono i Mavericks cioè i cavalli pazzi, e quelli che anche senza aver fatto nulla di rivoluzionario sono diventati eroi popolari, calciatori il cui ricordo permane al di là del loro talento. Eroi di culto, sopravvissuti nel ricordo alla fine della loro carriera e in alcuni casi ingigantiti dal tempo oltre i loro meriti: ma quando si ha la passione per un calcio che non esiste più, inghiottito dalla globalizzazione tra le risate di scherno di molti verso chi non si vuole prestare al gioco, è cosa buona e giusta mantenere e incrementare la memoria di chi ha fatto parte di periodi irripetibili della storia del calcio inglese. La domanda che viene posta proprio alla fine del profilo di molte di queste storie è quella che ci poniamo noi: dove sarebbero arrivati questi "cavalli pazzi" se avessero avuto una testa diversa?" (Roberto Gotta).

Prefazione di Sandro Piovani.
Postfazione di Roberto Gotta.
Editore: Gianluca Iuorio Urbone Publishing
Euro 15,00

sabato 23 novembre 2019

ALBUM DI FOOTBALL PERDUTO


TORINO-INTERNAZIONALE, aprile 1915
 
 
 
Per la prima giornata del girone finale del nord del campionato 1914/15 i favoriti alla vittoria finale del Torino vengono fermati in casa sul 2 a 2 dall'Internazionale che riesce a rimontare il doppio svantaggio.
(fotografia tratta da Lo Sport Illustrato)

lunedì 18 novembre 2019

Meisl: arbitro, allenatore, dirigente, inventore delle coppe europee e del mitico Wunderteam


Considerato non a torto uno dei più influenti personaggi del calcio della prima metà del XX secolo, Hugo Meisl ha attraversato l'età pionieristica del football europeo prima da calciatore, poi da arbitro e quindi da allenatore e dirigente. A lui si deve l'invenzione di due coppe europee dell'epoca e la nascita del famoso Wunderteam austriaco. 
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venerdì 8 novembre 2019

Biblioteca di football perduto

DDR,la guerra fredda del football


Lo sport nella DDR costituiva un parametro imprescindibile per stabilire la superiorità del socialismo reale nei confronti del capitalismo. I successi riportati in campo sportivo erano tra i maggiori motivi di vanto del credo politico della Germania Est ed anche il calcio occupò un posto peculiare in quelle priorità prestabilite. Trionfare ai danni delle squadre dell’ovest era un risultato a cui le istituzioni tenevano moltissimo, e che anzi lavoravano ai fini del raggiungimento di quei successi stessi. Vincere poi contro le formazioni della Germania Ovest aveva un significato politico e sociale ancora maggiore. Era la guerra fredda del football, che avrebbe occupato un ruolo di non poco conto nella delicata fase storica delle due Germanie.


Autore VINCENZO PALIOTTO
Edizione Urbone Publishing
Formato:  Libri Cartacei
Pagine:  134
Codice ISBN:  978-88-32230-12-3
Anno di pubblicazione:  2019