Alle 17.15 su TV2 viene trasmessa la semifinale tra Italia e Polonia e tutto lo Stivale si blocca. Spadolini va a riferire in Senato il proprio progetto di modifica della scala mobile e poi tutti davanti ai teleschermi, ma anche in Vaticano l'attesa è alta: il Papa riceve i vescovi polacchi per i dettagli dell'importante viaggio del Pontefice in Polonia e poi insieme guarderanno – come assicura monsignor Josef Glemp, primate di Polonia ed ex lanciatore del martello in gioventù – “almeno una parte sicuramente” della partita. Italia – Polonia viene trasmessa in diretta dalla RAI su TV2, ma anche dalla TV Svizzera e da Capodistria (TMC la trasmetterà in differita alle ore 19).
Fanno ancora discutere, e “paura”, gli striscioni di “Solidarnośc” che appaiono ad ogni incontro della nazionale polacca. In occasione della semifinale, infatti, in Polonia è stato imposto che la telecronaca diretta abbia inizio con tre minuti di ritardo, così che la televisione di Stato possa eliminare le panoramiche iniziali degli spalti.
L'Italia si presenta senza Gentile, che aveva annullato Maradona e Zico, sostituito dal diciottenne Bergomi, la Polonia senza il suo nuovo fuoriclasse Boniek. Gli Azzurri dominano la partita, dando da subito la sensazione di essere superiori agli avversari che iniziano a picchiare duro. Non ce né per nessuno, Rossi si traveste ancora - e per sempre – da “Pablito” e con una doppietta di rapina manda la Polonia ad Alicante per la finalina e regala all'Italia il prestigioso palcoscenico di Madrid per la finalissima.
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