E' il giorno della partita dal più spiccato sapore politico, è la vigilia di Polonia – URSS. Già nei giorni passati un gruppo di tifosi polacchi al seguito della loro nazionale avevano chiesto asilo politico alle autorità spagnole e striscioni di “Solidarnośc” sono comparsi sugli spalti ad ogni partita giocata dalla Polonia. Dal punto di vista geopolitico si temeva a molto un incrocio tra Inghilterra e Argentina, ma subito dopo veniva proprio questa partita tra le più temute. Per quanto riguarda l'aspetto meramente sportivo, entrambe le nazionali sono a 2 punti, ma i polacchi vantano 3 gol all'attivo, contro l'unico segnato dai sovietici, quindi hanno due risultati utili su tre.
Mario Soldati così scrive alla vigilia dell'incontro: “(...) Possiamo, però, se non sapere, sperare di sapere che sarà una bella partita: una partita non tanto di uno contro l'altro, quanto di due contro la Politica, o piuttosto una partita sportiva in favore di un'altra Politica anche se utopica”.
Polonia – URSS non sarà una bella partita, uno 0 a 0 giocato tra decine di striscioni inneggianti “Solidarnośc” che permette ai polacchi di accedere alla semifinale a distanza di otto anni dopo Germania Ovest 1974.
Per un'altra politica sperata da Soldati, occorrerà attendere ancora.
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