Classica delle classiche internazionali per il calcio azzurro, la sfida tra Italia e Germania ha segnato momenti indelebili nella memoria collettiva, con significati che sono andati ben oltre la mera vittoria di una partita.
⚽ 1982: Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!
È la notte senza tempo di Madrid, apoteosi finale di un Campionato del mondo che era iniziato malissimo per la Nazionale italiana. È la notte di “rossitardellialtobelli”, è la notte di Sandro Pertini, immagine pulita di una politica che capisce il valore sociale di quella vittoria. È la notte che dalle case degli italiani si alza la voce di Nando Martellini che per tre volte ripete lo slogan “campioni del mondo” che segna l'ingresso dell'Italia in quegli anni'80 che saranno bevuti tutto d'un fiato, anche dal nostro sistema-calcio.
⚽ 1970: La partita del secolo.
L'edizione della Coppa del mondo disputata in Messico nel 1970 è stata quella di Pelè e di un Brasile irresistibile che si porta a casa in via definitiva la Coppa Rimet. Però Mexico'70 è stata anche – soprattutto per noi – l'edizione che ha messo in scena un'intensa semifinale giocata da Italia e Germania. Le due nazionali che danno vita nei tempi supplementari ad uno spettacolo epico ed emozionante che travalica il significato sportivo per diventare manifesto culturale, sociale e identitario di una generazione di italiani.
⚽ 1923: La prima volta contro i tedeschi.
Dove e quando tutto ebbe inizio. La prima volta che le due Nazionali si affrontano i Paesi di Italia e Germania sono usciti da una manciata di anni dal tritacarne della Grande guerra, prima alleati e poi nemici. Quella vittoria azzurra fu il destro per una parte del giornalismo italiano di esaltare certi sentimenti politici che ancora innervavano pezzi della società.
Se vi va, vi propongo la lettura del mio pezzo scritto per calciomercato.com: https://www.calciomercato.com/news/italia-e-germania-la-prima-volta-a-milano-100-anni-fa-3-1-in-un--76086
📷 La fotografia.
Si tratta di un Italia – Germania del marzo 1939, nei giorni delle celebrazioni del ventennale del fascismo. Non solo, ma anche durante i mesi caratterizzati dai negoziati tra le due Nazioni che porteranno nel maggio di quell'anno alla stipula dell'accordo politico-militare conosciuto come Patto d'Acciaio.
La Germania, che schierava anche 4 giocatori austriaci – a seguito dell'Anschluss del 1938 – venne sconfitta 3 a 2 grazie alle reti azzurre di Biavati e alla doppietta di Piola.
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