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mercoledì 8 maggio 2024

8 maggio 1898: inizia il campionato di calcio in Italia

Quattro squadre partecipanti: Società Ginnastica Torino (maglia blu con striscia rossa orizzontale), Internazionale Torino (maglia a strisce verticali bianconere), Genoa Cricket and Athletic Club (maglia bianca) e Football Club Torinese (maglia a strisce verticali giallonere).
Sono le quattro squadre che in un'unica giornata l'8 maggio del 1898 si giocano la prima edizione del campionato di calcio italiano. In palio la Challenge Cup offerta dal Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo di Savoia, una magnifica “insalatiera” d'argento forgiata dall'orafo Domenico Cravero. Trofeo che ebbe una vita avventurosa, persa durante la guerra, ritrovata a Miami un paio di anni fa e riportata a Genova1.
Genoa 1898 - foto Il Secolo XIX
Ci volevano 25 centesimi quella mattina del 8 maggio per entrare al Velodromo Umberto I, a Torino, per assistere alle eliminatorie, che vedono il prevalere dell'Internazionale sul Football Club Torinese (2-1) e del Genoa sulla Ginnastica Torino (2-0)2.
È la prima finale del primo campionato di calcio italiano e se la giocano il Genoa e l'Internazionale di Torino. Sui giornali dell'epoca quell'8 maggio ha rilievo nazionale non tanto per quanto stava accadendo a Torino, bensì per le manifestazioni di protesta e gli scontri che paralizzano Milano e successivamente altre città, proteste nate contro l'aumento del prezzo del pane e di altri generi di prima necessità. Il 7 maggio con Regio Decreto era stato proclamato lo stato d'assedio in tutta la provincia di Milano ed era stato nominato commissario straordinario il generale Bava Beccaris, comandante del 3° Corpo d'Armata3.

Le cose in città ben presto precipitano tanto che Bava Beccaris non ci pensa due volte a dare l'ordine di sparare ai manifestanti ristabilendo alla fine ad un prezzo altissimo l'ordine4. Mentre a Milano quasi 130 persone che chiedevano lavoro ed un abbassamento del prezzo del pane muoiono sotto le cannonate dell'esercito, a Torino un centinaio di spettatori assiste al battesimo ufficiale del campionato italiano di football, potendo profeticamente dire: “io ci sono”. Con tutta probabilità, però, nessuno lo disse a nessuno, perchè quando è l'inizio di qualcosa non lo si sa mai. Lo si fa e basta. 
Porta Ticinese, Milano - Foto La Cultura Moderna
 
A vincere è il Genoa che batte in finale l'Internazionale per 2-1: nel primo tempo passa in vantaggio la squadra genovese, nel secondo tempo pareggia quella torinese. La partita prosegue tirata sino al fischio dell'arbitro. Una breve sosta e poi via, ancora in campo per decidere chi avrebbe vinto. Nel primo dei due tempi supplementari, Leaver segna la rete decisiva per i genovesi.
Così La Gazzetta dello Sport nell'edizione del 13 maggio racconta ai propri lettori quella giornata:
(...) Viva ed accanita fu la lotta da ambo le parti. Dopo due ore di giuoco le due Società si trovavano ad avere «un punto pari», così che si dovette prolungare la partita per altri venti minuti. I genovesi, quantunque si trovassero con un bravo giuocatore fuori combattimento in causa d'una caduta, riuscirono a vincere un altro punto conquistando la coppa di campionato italiano. L'onore dell'ultimo punto spetta al socio Leaver.”5
Leaver è l'unico marcatore del quale siamo certi, l'unico del quale si è tramandata memoria. La formazione della squadra campione è stata anch'essa oggetto di approfonditi studi da parte dei maggiori studiosi e ricercatori di storia del calcio: Baird; De Galleani, Spensley; Ghiglione, Pasteur I, Ghigliotti; Leaver, Bocciardo, Dapples, Bertollo, Le Pelley.


1 Cfr. Il Secolo XIX del 28 febbraio 2018
2 AA.VV. L'età dei pionieri, Fondazione Genoa 1893, Genova, 2008
3 DDI, Serie III, vol. II, n. 436
4 Cfr. La Stampa del 11 maggio 1898
5 Cfr. La Gazzetta dello Sport del 13 maggio 1898

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