Sarebbe bello poter dire
che tutto ebbe inizio con Amsicora (o Ampsicora, alla punica),
leggendario latifondista sardo che fu alla testa della rivolta di
alcune città costiere dell'isola contro Roma nel 215 a.C., ma non è
così. Per ciò che vogliamo raccontare dobbiamo avvicinarci molto ai
nostri tempi e partire con gli ultimi anni del XIX secolo, quando in
Italia il
calcio venne inserito con sempre maggior frequenza nelle riunioni
ginniche.
In Sardegna il calcio
della Federazione calcistica, come bene sappiamo, arrivò soltanto
dopo la fine della prima guerra mondiale, ma non si deve pensare che
nell'isola non si giocasse al calcio anche prima, anzi. Una delle
prime partite di cui
si ha notizia fu quella giocata domenica 27 aprile 1902 in piazza
d’Armi a Cagliari tra due formazioni di studenti universitari, per
merito di Tullio Zedda il quale una volta apprese le regole del gioco
del calcio in qualche città del continente e tornato sull’isola,
lo diffuse a Cagliari, la sua città. Secondo la stampa dell’epoca,
in particolar modo L’Unione
Sarda,
all’incontro assistette una folla enorme, e tanti altri preferirono
godersi quel nuovo evento dal rondò di Buoncammino anziché dai
bordi del campo. La partita iniziò alle 17.30 e durò un’ora e
mezza, vennero pure giocati i tempi supplementari e il risultato fu
di parità, 2-2, con questo strano scoore riportato dalle cronache: i
rossi un goal e un fallo, gli azzurri con due falli, dove per fallo
si deve presumibilmente intendere il calcio di rigore. La partita
proseguì quindi ad oltranza e alla fine gli azzurri ebbero la meglio
grazie ad un altro fallo. Ai posteri viene consegnata la cronaca
dell’unico goal segnato su azione per opera di Giorgio Ballerini:
“Il
Ballerini dopo una corsa brillantissima, avendo sviato con la palla
tutti gli avversari, la fece entrare dalla porta”.1
Da
quel momento fu amore a prima vista o quasi e le partite – giocate
con regole e modalità proprie della Federazione Ginnastica – si
moltiplicarono non solo a Cagliari ma anche su tutto il territorio
isolano.
E
Amsicora che c'entra?
Nel
1897 a Cagliari venne fondata la Società Ginnastica Amsicora la
quale, dal 1902, aprì anche una sezione dedicata al gioco del
calcio. Angelo Carrus nel suo articolo I
Quattro Mori contro l'Union Jack
riporta alla luce la cronaca di due incontri disputati
dall’Amsicora contro
i marinai del piroscafo inglese Cordova incagliatosi sul fondo
sabbioso del litorale di Giorgino, a Cagliari. La prima partita tra
l’Amsicora e il Cordova si disputò il 22 dicembre del 1907, ed è
una data storica per l’isola, poiché per la prima volta una
squadra inglese disputava una partita contro una squadra della
Sardegna. “La
partita si svolse brillantemente e molto animata”,
come riportano le cronache del tempo e si concluse – alla maniera
molto inglese – con un vermuth per gli ospiti nella sede
dell’Amsicora e con l’invito per un’altra partita. Invito che
fu subito accolto: il 24 vi fu una nuova sfida e di questa seconda
partita si conoscono i capitani, Nino Mannu per i sardi e il capitano
Wood per gli inglesi, e le modalità di svolgimento: cinque tempi di
durata imprecisata e un sesto sospeso per oscurità. Anche per questo
secondo incontro i giornali dell'epoca riportarono una veloce analisi
tecnica, raccontando di come “gli
inglesi si mostrarono bravissimi nel loro gioco preferito e quelli
dell’Amsicora a loro non secondi benché meno pratici”
2.
Un
calcio un po' diverso da quello che si giocava con le regole della
Federazione calcistica nel resto della penisola, ma che comunque
interessava ed appassionava, tanto è vero che a partire dal 1909
venne organizzato un campionato regionale sardo, sotto l'egida della
FNG.
Nel
1910 la sezione calcio della Società Ginnastica Amsicora decise di
mettere in palio una Coppa
Challenge
– alla moda dell'epoca – tra tutti gli istituti scolastici della
città. Aderirono alla contesa sette squadre: tre dell'Istituto
Tecnico, due del Liceo, una del Ginnasio Siotto Pintor e una della
scuola Tecnica. La
Stampa Sportiva
nel numero del 8 maggio ci regala l'intero programma del torneo,
riportando della vittorie nelle eliminatorie della prima squadra del
Istituto sulla scuola Tecnica (2-0), del Liceo contro la terza
squadre del Tecnico (2-0) e ancora della vittoria del Liceo contro il
Ginnasio Siotto Pintor i cui giocatori – come ci racconta
l'articolista – “poveri
piccini, dopo una difesa ferocissima”
vennero sconfitti per 2-0.
Le
finali vennero vinte agevolmente dalla prima squadra dell'Istituto
Tecnico che batté sia la squadra del Liceo (2-0) sia la seconda del
Tecnico.
Nel
1911 l'Amsicora partecipò al concorso ginnastico internazionale di
Torino con la propria squadra di calcio e fu quella la prima volta
che una squadra sarda lasciava l'isola per andare a giocare una
partita di football.
Di
tutto questo calcio e di tutto quello che venne giocato in tante
altre città della Sardegna (Sassari e La Maddalena soltanto per
ricordare le più rilevanti) la Federazione calcistica non ne seppe
mai nulla: occorrerà attendere il 1920, quando vedrà la luce la
squadra destinata a diventare la più rappresentativa dell'isola, il
Cagliari.
1
Il trafiletto è riportato nell'articolo “Quando Cagliari
scoprì il calcio” di Angelo
Carrus che sta in “Almanacco di Cagliari” 1982
cfr. Alessandro, Bassi, “Il football dei pionieri”,
Bradipolibri Editore, Ivrea, 2012, pag.39
2
L’avvenimento è riportato nell’articolo di Angelo Carrus “I
Quattro Mori contro l’Union Jack”,
che sta in Almanacco di Cagliari 1991. in quello stresso articolo
Carrus riporta il commento dei giornali relativo all’incontro del
24 dicembre: “Gli
inglesi si mostrarono bravissimi nel loro gioco preferito e quelli
dell’Amsicora a loro non secondi benché meno pratici.”
cfr. Alessandro,
Bassi, Op.
Cit.,
pag.52
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