La Croazia è davvero un'autentica bestia nera per l'Italia. Gli Azzurri sono riusciti a vincere contro i croati solo una volta, 82 anni fa, in occasione della prima volta tra le due nazionali.
Il Regno di Jugoslavia, “nato”
dagli accordi di Versailles, aveva unito ai regni di Serbia e
Montenegro i territori a maggioranza slovena e croata che sino al
crollo dell'Impero austro-ungarico erano appartenuti alla Duplice
monarchia. Senza voler qui entrare in vicende geopolitiche complesse
e stratificate, in maniera veloce – e non esaustiva – possiamo
sintetizzare che con il 1939 viene quindi creata la Banovina di
Croazia, con ampie autonomie all'interno del Regno, che però ha vita
breve, poiché già nel 1941 – con l'invasione italo-tedesca del
Regno di Jugoslavia – cessa di esistere: nell'aprile del 1941 viene
creato uno Stato Indipendente di Croazia, protettorato italiano, e
nello stesso anno la FIFA, su pressione delle Potenze dell'Asse,
riconosce, tra le altre, – seppur in modo provvisorio – la
Federazione calcistica croata.
Nell'aprile del 1942 la Nazionale di Vittorio Pozzo torna a giocare un incontro amichevole dopo una pausa di 16 mesi dall'ultimo impegno, che era stato contro l'Ungheria. La guerra mondiale, iniziata nel 1939, aveva visto l'ingresso dell'Italia fascista al fianco della Germania nazista nel 1940 e da allora l'isolamento nel quale era precipitato il calcio italiano non aveva permesso altri appuntamenti. Per l'aprile del 1942 il regime suggerisce – per dirla come la disse Vittorio Pozzo – un paio di amichevoli contro due nazionali “amiche”: la Spagna di Franco e la Croazia di Pavelić, Stato nato proprio su iniziativa italiana. Antonio Ghirelli sottolinea come le due partite servissero “al governo per praticare un'iniezione di fiducia al morale piuttosto scosso degli italiani”.
Il 5 aprile 1942 a Genova l'Italia
legittima sportivamente – come rilevato da Nicola Sbetti e Riccardo
Brizzi nel loro “Storia della Coppa del mondo di calcio” - la
Croazia battendola 4 a 0 e quella sarà l'unica vittoria italiana
contro i croati sino ad oggi. Prima dell'incontro, come riportato da
La Stampa, le due squadre hanno reso “omaggio in
mattinata al Sacrario dei Caduto fascisti in Federazione e al
monumento ai Caduti in piazza della Vittoria”.
Da segnalare che proprio in quella partita Pozzo – considerato ormai da molti inadatto al ruolo – fa esordire giovani di valore assoluto come Grezar, Gabetto e la coppia delle meraviglie Loik e Mazzola.
Nessun commento:
Posta un commento