L'estate
calcistica del 1911 è una stagione davvero frizzante per le squadre
italiane: ben due importanti tornei internazionali, infatti, le
vedono protagoniste impegnate a fronteggiare squadre straniere. La
voglia di uscire dai confini nazionali il football l'ha sempre avuta,
sin dalle sue origini.
Nell'età
pionieristica del calcio sono stati numerosi i tornei transnazionali
che hanno visto gareggiare squadre di diverse nazionalità.
Già abbiamo avuto modo di parlare del Torneo dell'Esposizione di Roma di inizio estate del 1911,
sempre in quell'anno, sul finire di agosto, tre squadre italiane
vengono invitate ad un altro importante torneo internazionale.
Torneo
che si disputa nella verde Engadina nella rinomata località di Saint
Moritz, già famosa e ambita stazione sciistica da oltre 40 anni,
cioè da quando nel 1864 il visionario proprietario della pensione
Faller – l'iconico Kulm Hotel – pensò bene di “allargare” la
stagione turistica anche nel periodo invernale. La storia che ha per
protagonisti gli incontri del torneo di calcio del 1911 non è però
una storia d'inverno. La competizione viene organizzata per la fine
di agosto, dal 22 al 25 del mese, aperta a sei squadre: due tedesche,
una svizzera e ben tre italiane. Come inizio di stagione agonistica
anticipata non è affatto male per le squadre italiane. Con l'estate
del 1909 e con l'approvazione del nuovo regolamento organico federale
la stagione calcistica in Italia si dilata: il campionato viene
giocato nell'arco di due stagioni solari con inizio fissato in
autunno e ripresa dell'attività dopo la pausa estiva nella seconda
metà di settembre. La trasferta a Saint Moritz, quindi, è un
piacevole anticipo di, chiamiamola così, preparazione alla nuova
stagione calcistica. Le tre squadre italiane sono l'Unione Sportiva
Milanese, il Torino e l'Internazionale che se la dovranno vedere con
i freschi campioni di Germania del Viktoria Berlino, i blasonati
Phoenix di Karlsruhe e gli elvetici dello Young Boys. La
Gazzetta dello Sport
nel numero del 21 agosto presenta accuratamente le tre compagini
italiane, evidenziandone punti deboli e di forza. Per il giornale
milanese delle tre italiane la più attrezzata è il Torino, mentre i
più deboli dovrebbero essere i bianconeri a scacchi dell'Unione che
si presentano con una formazione di tutti italiani e molti giovani.
La
prima giornata si gioca dunque il 22 agosto.
I
primi a scendere in campo sono proprio i milanesi dell'Unione che
alle 10.15 del mattino vengono sconfitti 5 a 1 dallo Young Boys sotto
una pioggia torrenziale. La pioggia è davvero l'assoluta
protagonista del torneo, il campo diventa da subito fangoso con
enormi pozze d'acqua tranne, a leggere il resoconto dell'inviato de
La Gazzetta dello
Sport,
il settore centrale che presenta una lastra di cemento ricoperto con
un po' di segatura. Comunque sia, gli svizzeri vincono agilmente,
seppur occorre dire che l'U.S. Milanese per quasi tutta la partita ha
dovuto giocare in dieci a causa dell'infortunio patito da Boldorini:
mattatore della partita l'interno sinistro Marschmeyer – rinforzo
proveniente dal San Gallo – autore di tutte le cinque reti degli
elvetici, mentre l'unico gol degli italiani è di Rizzi che ribatte
in rete dopo la respinta del portiere avversario del rigore tirato da
Tonini.
Nel
primo pomeriggio è stata la volta del Torino e i granata non hanno
avuto scampo contro i fortissimi tedeschi del Viktoria che segnano a
raffica, particolare da Otto Dumke che da solo ne infila ben 7:
“(...) il giuoco
esplicato dal Victoria fu leggero, ma al tempo istesso brillantissimo
e cavalleresco. Alle loro combinazioni veloci ed efficacissime nulla
poté la difesa torinese (…). Le combinazioni si svolsero sempre
calme e sicure, la prontezza degli avanti, validamente sostenuti
dalla seconda linea, dominò come volle la difesa italiana (...)”.
Per il Torino è una disastrosa sconfitta per 0 a 9!
A
chiudere il programma e a tentare di salvare l'onore italiano tocca
all'Internazionale che dopo le 16 affronta l'altra compagine tedesca
del Phoenix di Karlsruhe. Ancor prima di dare il calcio d'avvio sorge
un problema: entrambe le squadre hanno maglie molto simili, dunque i
milanesi si fanno prestare le divise dai giocatori del Torino. Così
l'Internazionale in maglia granata affronta i forti tedeschi. Il
primo tempo è molto equilibrato e termina 3 a 2 per il Phoenix, poi
nella ripresa i tedeschi dilagano segnando altre 4 reti contro una
sola dei milanesi.
Al termine della prima giornata il risultato per le italiane è
mortificante: tre partite, tre sconfitte; in complesso 4 reti segnate
e ben 21 subite! Si procede quindi al sorteggio tra le tre italiane
per scegliere la quarta semifinalista: la fortuna arride
all'Internazionale che se la vedrà ancora con il Phoenix, mentre il
Viktoria giocherà contro lo Young Boys.
In
realtà la semifinale tra Internazionale e Phoenix viene trasformata
in amichevole. I milanesi hanno perso ben due giocatori pertanto
sarebbero costretti a giocare la seconda partita in dieci e quindi
chiedono il permesso di poter completare lo schieramento con il
torinese Bachmann I. Per i tedeschi nulla in contrario, a patto però
che l'Internazionale dichiari forfait e che l'incontro venga
derubricato ad amichevole. E così accade. Svestita la casacca
granata e indossata per l'occasione quella celeste prestata loro dal
Viktoria, i giocatori dell'Internazionale danno vita ad un
bell'incontro che portano onorevolmente a termine con un lusinghiero
pareggio per 1 a 1. Nell'altra semifinale troppo forti si rivelano i
tedeschi del Viktoria che eliminano 4 a 2 uno Young Boys “rinforzato”
da giocatori di altre squadre: espediente quello svizzero non molto
gradito dagli avversari tedeschi che hanno più volte lamentato il
fatto che “(...)
essi volevano incontrarsi cogli Young Boys e non colla squadra
nazionale svizzera”.
La
finale è dunque un affare tutto tedesco. Secondo pronostico a
vincere il torneo è il Viktoria che batte non proprio agevolmente i
Phoenix per 2 a 1 sotto le sferzate di un fortissimo vento.