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venerdì 15 aprile 2016

WALKIN'ON THE FOOT-BALL: GIOVANNI GALLINA (II)

Giovanni Oreste Gallina, nato a Casale Monferrato nel 1892, venne definito dalla stampa dell'epoca “uno stilista perfetto del bel giuoco”, un giocatore che cercava sempre di mantenere in tutte le azioni un'eleganza raffinata e concreta.
Ottimo attaccante, contribuì alla vittoria del Casale del campionato 1913/14, formando la famosa e devastante linea d'attacco con Mattea e Varese: il trio in quell'anno segnò ben 65 reti sulle 89 complessive messe a segno dalla squadra nerostellata.
Buon palleggiatore con ottima visione di gioco, il famoso giornalista dell'epoca Emilio Colombo lo vedeva però meglio e lo preferiva quando, agli inizi della carriera, giocava a centrocampo, specialmente sulla sinistra dove era riuscito ad impressionare la critica anche nella fase difensiva, dove con la sua velocità riusciva a contrastare e neutralizzare gli attaccanti avversari.
Gallina II, non va dimenticato, fu anche tra i fondatori proprio del Casale Football Club durante la riunione che si tenne in un'aula dell'Istituto Leardi nel pomeriggio del 18 dicembre 1910. 




Il giornalista e scrittore Luca Rolandi nel suo esaustivo Quando vinceva il quadrilatero riporta il ritratto che Mattea fece del compagno di reparto: Noi del trio (Mattea, Gallina II, Varese) giuocavamo come una persona sola, ci vedevamo e ci sentivamo d’istinto continuamente e di rado accadeva che un passaggio finisse nel vuoto. (…) Egli [Gallina] funzionava da regolatore del gioco, uomo di manovra che imbeccava or l’uno or l’altro secondo la tattica di quei tempi, in certo modo imposta dalla prima legge sul fuorigioco che richiedeva la presenza di tre avversari tra l’uomo che riceveva la palla e la porta opposta……Non bisogna pensare che Gallina fosse lento o temporeggiatore. Nel Casale il gioco si svolgeva sotto il segno della velocità, i movimenti erano istintivi, non si perdeva tempo. Le folle provinciali sono sotto questo aspetto esigenti e guai a dimostrare svogliatezza; non ti saluterebbero nemmeno per strada. Anche Gallina obbediva quindi a questo imperativo di velocità, ciò che manteneva la squadra continuamente in tensione.”
Tutto questo, purtroppo, Gallina II non riuscì a dimostrarlo in Nazionale, dove giocò soltanto due partite senza mai trovare la via della porta.







 

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