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mercoledì 28 gennaio 2015

Bologna Foot Ball Club

Svizzera, Austria-Ungheria, Spagna. Da questi paesi la città emiliana attinge uomini e idee per far nascere la propria squadra di calcio, il Bologna Foot Ball Club, agli inizi dell'autunno del 1909.
Uno degli artefici, infatti, fu il boemo Emil Arnstein che giunse a Bologna nel 1908, dopo aver fondato a Trieste, un paio d'anni prima, il Black Star Football Club. Grande appassionato di football, il boemo. Non appena giunto in terra emiliana cercò un modo per poter praticare anche lì il nuovo gioco e scoprì ben presto che sì, a Bologna già altri davano calci ad una palla. Così racconta la leggenda, un tranviere gli indicò il posto dove cercare, la Piazza d'Armi ai Prati di Caprara, dove conobbe "chi mât chi corren dri 'na bala", un gruppo di scapigliati ragazzi che giocavano furibonde 'partite al pallone. Tra questi alcuni studenti del Collegio di Spagna, uno dei quali aveva un cognome che sarebbe diventato indelebile nella storia mondiale del calcio: Antonio Bernabeu, il fratello di colui che – negli anni a venire – avrebbe fondato nientemeno che il Real Madrid. Arnstein si inserì alla perfezione nel gruppo e alcuni mesi dopo, nell'autunno del 1909 si fece avanti l'idea di creare una squadra a tutti gli effetti. Dopo varie riunioni il giorno dei giorni per quel gruppo di ragazzi fu il 3 ottobre 1909, quando presso la Birreria Ronzani, nacque, come sezione “per le esercitazioni di sport in campo aperto” del Circolo Turistico della città il Bologna F.C., con lo svizzero Louis Rauch primo presidente. Alla Svizzera sono legati anche i colori sociali. Uno dei soci, e primo capitano, Arrigo Gradi, era solito recarsi al campo di gioco con la divisa del collegio svizzero di Schönberg che aveva frequentato: una camicia a larghi scacchi rosso e blu che venne adottata come divisa ufficiale e poi modificata, un anno dopo, con l'abbandono degli scacchi e l'adozione delle righe verticali.
Nel 1910 due avvenimenti importanti. La squadra partecipò al suo primo campionato emiliano di Terza Divisione, disputato in due sole gare giocate, peraltro, tutte nello stesso giorno. Il 20 marzo il Bologna vinse prima contro la Sempre Avanti per 10-0 e successivamente vinse 9-1 contro la Virtus. In maggio, poi, a Bologna venne giocata un'importante amichevole contro i neo campioni d'Italia dell'Internazionale, davanti ad un numeroso pubblico. Il Bologna uscì sconfitto di misura (0-1) e solo nel finale, ma la bella prova permise alla società di potersi iscrivere, l'anno successivo, al suo primo campionato nazionale, partecipando al torneo Veneto-Emiliano di Prima Divisione.
E sino al traumatico campionato 1981/82 non avrebbe più abbandonato il primo campionato nazionale.

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