Svizzera,
Austria-Ungheria, Spagna. Da questi paesi la città emiliana attinge
uomini e idee per far nascere la propria squadra di calcio, il
Bologna Foot Ball Club, agli inizi dell'autunno del 1909.
Uno
degli artefici, infatti, fu il boemo Emil
Arnstein che giunse a Bologna nel 1908, dopo aver fondato a Trieste,
un paio d'anni prima, il Black
Star Football Club.
Grande appassionato di football, il boemo. Non appena giunto in terra
emiliana cercò un modo per poter praticare anche lì il nuovo gioco
e scoprì ben presto che sì, a Bologna già altri davano calci ad
una palla. Così racconta la leggenda, un tranviere gli indicò il
posto dove cercare, la Piazza d'Armi ai Prati di Caprara, dove
conobbe "chi
mât chi corren dri 'na bala", un gruppo di scapigliati ragazzi
che giocavano furibonde 'partite al pallone. Tra questi alcuni
studenti del Collegio di Spagna, uno dei quali aveva un cognome che
sarebbe diventato indelebile nella storia mondiale del calcio:
Antonio Bernabeu, il fratello di colui che – negli anni a venire –
avrebbe fondato nientemeno che il Real Madrid. Arnstein si inserì
alla perfezione nel gruppo e alcuni mesi dopo, nell'autunno del 1909
si fece avanti l'idea di creare una squadra a tutti gli effetti. Dopo
varie riunioni il giorno dei giorni per quel gruppo di ragazzi fu il
3 ottobre 1909, quando presso la Birreria Ronzani, nacque, come
sezione “per le esercitazioni di sport in campo aperto” del
Circolo Turistico della città il Bologna F.C., con lo svizzero Louis
Rauch primo presidente. Alla Svizzera sono legati anche i colori
sociali. Uno dei soci, e primo capitano, Arrigo Gradi, era solito
recarsi al campo di gioco con la divisa del collegio svizzero di
Schönberg che aveva frequentato: una camicia a larghi scacchi rosso
e blu che venne adottata come divisa ufficiale e poi modificata, un
anno dopo, con l'abbandono degli scacchi e l'adozione delle righe
verticali.
Nel
1910 due avvenimenti importanti. La squadra partecipò al suo primo
campionato emiliano di Terza Divisione, disputato in due sole gare
giocate, peraltro, tutte nello stesso giorno. Il 20 marzo il Bologna
vinse prima contro la Sempre Avanti per 10-0 e successivamente vinse
9-1 contro la Virtus. In maggio, poi, a Bologna venne giocata
un'importante amichevole contro i neo campioni d'Italia
dell'Internazionale, davanti ad un numeroso pubblico. Il Bologna uscì
sconfitto di misura (0-1) e solo nel finale, ma la bella prova
permise alla società di potersi iscrivere, l'anno successivo, al suo
primo campionato nazionale, partecipando al torneo Veneto-Emiliano di
Prima Divisione.
E
sino al traumatico campionato 1981/82 non avrebbe più abbandonato il
primo campionato nazionale.
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