17.
Girone finale: settima giornata,
la mano pesante della F.I.G.C.
“In
seguito agli incidenti verificatisi a Torino durante il match
Juventus e Milan, per la Coppa federale la presidenza della
Federazione applicava la squalifica di giorni 30 al giuocatore
Soldera, del Milan a partire dal 31 marzo per ripetute e provate vie
di fatto verso giuocatori juventini Reinaudi, Bergante e Giriodi.
Ai
giuocatori Pizzi e Sala del Milan, Reinaudi e Monti della Juventus
applicava, in via di speciale longanimità l'ammonizione solenne,
oltreché per giuoco falloso, anche per vie di fatto, pur concedendo
loro l'attenuante della provocazione.”
Così,
dunque, le deliberazioni federali a seguito di quanto accadde
quindici giorni prima a Torino e che abbiamo compiutamente raccontato. Nel
contempo si continuava a giocare e nello specifico il Genoa,
finalmente, iniziava a recuperare tutti gli incontri che per un
motivo o per l'altro, come abbiamo visto, non aveva potuto giocare.
Davanti
ad un folto pubblico, ingrossato da numerose persone giunte da Torino
e da Milano, sul proprio campo la squadra genovese affrontava la
Juventus e la partita, favorita da un clima primaverile, fu gradevole
e ben giocata da entrambe. Sin dall'inizio il Genoa cercò con più
insistenza la via del goal, ma la difesa juventina, soprattutto con
la maiuscola prova di Pirovano, fu sempre molto attenta a rintuzzare
tutti gli attacchi, sino a quando Boglietti II riuscì a sbloccare il
risultato portando in vantaggio il Genoa. Ma fu solo un attimo perchè
dopo soli tre minuti la Juventus con Reynaudi riuscì a pareggiare e
contenendo altri assalti del Genoa riuscì a chiudere l'incontro sul
punteggio finale di 1-11.
La
classifica rimane sostanzialmente immutata:
JUVENTUS-GENOA 1-1
CLASSIFICA:
MODENA 10
MILAN
9
JUVENTUS
8
GENOA
5
1Cfr
La Stampa del 27 marzo 1916
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